Libri di Lucio Saviani
Della menzogna. Per una storia
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2025
pagine: 96
Questo è il testo di una conferenza di Jacques Derrida tenuta a Roma nel 1996. “Mentire è voler ingannare l’altro, talvolta anche dicendo la verità. Si può dire il falso senza mentire, ma si può anche dire la verità con lo scopo di trarre in inganno, cioè mentendo. Ma non si mente se si crede a ciò che si dice, anche se è falso”. Derrida affronta il problema della verità, tema filosofico per eccellenza, attraverso lo “spettro” della menzogna. Da una sorta di “storia” della menzogna – della quale il filosofo discute innanzitutto la possibilità stessa – emerge il tema, anch’esso fondamentale per la filosofia, del rapporto tra verità e politica. Al centro del discorso ci sono le posizioni di Koyré e di Hannah Arendt, ma Derrida fa partire la sua “storia” da Nietzsche e, attraverso Platone, Sant’Agostino, San Paolo, Kant, Hegel e Heidegger, arriva fino alle guerre d’Algeria, del Golfo, del Ruanda e dell’ex Jugoslavia. Nel suo denso saggio di commento Lucio Saviani fa emergere molti temi nascosti tra le pieghe del discorso di Derrida chiarendone tutta l’attualità, a distanza di anni, per il nostro tempo di fake news, A.I., propaganda politica e comunicazione in tempo di guerra.
Naso o delle cattive letture, delle scritture impure
Pasquale Panella
Libro: Libro in brossura
editore: Fefè Editore
anno edizione: 2018
pagine: 144
Questo Naso non è 'sul naso' come un occhiale per letture critiche, storiche, anatomiche, estetiche, filosofiche, misteriche, metaforiche, metamorfiche, allegoriche... né corregge miopie e presbiopie psico-fìsio-socio-eto-eco-bio-pato-logiche. Questo Naso non ha sottoposto a maltrattamenti o restrizioni gli animali citati, non ha effettuato ricerche in rete per usi o fini sperimentali o tradizionali. Questo Naso è solo un titolo, è solo un naso. Insomma, si potrebbe dire che è il Naso in persona. E tutto accadde a quel tempo, come dire in questo, perché anche questo sarà quel tempo.
Ermeneutica del gioco. Dal gioco come simbolo alla decostruzione come gioco
Lucio Saviani
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1998
pagine: XL-192
Sull'Athos. Tracce di una via filosofica
Lucio Saviani
Libro: Libro rilegato
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2003
pagine: 107
Necessità della filosofia
Lucio Saviani
Libro
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2007
pagine: 103
Voci di confine. Il limite e la scrittura
Lucio Saviani
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2011
pagine: 109
"A Delfi, quando Apollo si rivolge a colui che visita il suo tempio intimandogli: "Conosci te stesso!", ciò significa: considera che sei un uomo e non dimenticare i limiti imposti al genere umano. Ed è proprio a questi limiti - e alle loro figure e alle loro traduzioni - che Lucio Saviani dedica "Voci di confine". Le figure del limite (la soglia, il labirinto, lo specchio, lo sguardo, la trasparenza, l'altro, la definizione...) e le sue traduzioni (l'intervallo, l'intermittenza, la sospensione, la crisi, la frattura, il confine...) si richiamano vicendevolmente in questo libro attraverso le "voci" di una scrittura di confine che si muove tra diversi stili e generi, incrocia più discipline, si espone a gradi diversi di lettura. Pensare, scrivere, vivere al limite significa confrontarsi col senso dell'impossibile, rappresentare ciò che non può essere rappresentato: l'essere uomo dell'uomo. Pensare, scrivere, vivere al limite. Siamo qui: proprio dove finisce l'apporto della coscienza. Siamo nell'inabitualità. Qui, le frasi che lo straniero pronuncia rivolgendosi a noi non sono pronunciate per noi. Dev'esserne profondamente consapevole Saviani se nell'incipit che pone alla fine dell'opera scrive: "Pronunciata, la frase non pronuncia che i suoi limiti, e in questo limite del suo dire non può essere detta. Io mi sono già tradito." (dal saggio di Flavio Ermini)
Ludus mundi. Idea della filosofia. Con un poemetto di Pasquale Panella
Lucio Saviani
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2017
pagine: 219
Il gioco: il più eversivo dei pensieri. Da sempre esorcizzato dalla metafisica, l'abissale pensiero del gioco innesca una carica esplosiva sotto concetti cardine della filosofia come il fondamento, la verità, l'apparenza, il mondo. A vacillare è soprattutto la "realtà". Nel mondo del gioco, realtà e irrealtà trapassano una nell'altra. Dal fulmine "che tutto governa" di Eraclito a La tempesta di Giorgione, dal terribile Chronos al "gioco come simbolo del mondo" di Fink, dal "fanciullo che gioca" di Nietzsche ai giocattoli di Baudelaire, da Amleto al gioco ermeneutico di Gadamer e di Heidegger, dalle bambole di Rilke al non-so-che di Jankélévitch, fino alla "scacchiera infinita" di Derrida sul tavolo di Duchamp. Attraversando il labirintico, enigmatico pensiero del gioco, Lucio Saviani lascia emergere una potente idea della filosofia. In un tempo di crisi dei fondamenti, ma anche di fondamentalismi identitari, la filosofia si fa pratica del limite ed esercizio di radicale finitezza, costante vigilanza e indisponibilità a ogni potere. Una filosofia che libera il suo originario spirito anarchico nel pensare il nostro essere al mondo, nel tempo della fuga degli dèi e dell'infinità dei mondi.
Mani. La più antica delle invenzioni
Lucio Saviani
Libro: Libro in brossura
editore: Fefè Editore
anno edizione: 2017
pagine: 115
Le Mani sono la prima di una serie di protesi e tecnologie che ci hanno permesso di comunicare con gli altri e col mondo. L’invenzione delle Mani è anche la nascita dell’industria culturale. Questo libro ci porta per mano in un grande viaggio nella storia del pensiero e delle arti. Tra le pagine che filosofi e scrittori hanno dedicato alle Mani (da Anassagora a Focillon e a Derrida, da Heidegger a Valéry e a Merleau-Ponty…), nelle opere d’arte dall’antichità ai nostri giorni (le mani nelle grotte di Lescaux, i codici miniati, Caravaggio, Man Ray, fino a Studio Azzurro...), passando per Re taumaturghi, riti di omaggio feudale e imposizione di mani nelle Sacre Scritture. La mano che unisce le cose visibili e le cose invisibili, che regge come due sfere il mondo reale e il mondo virtuale. Con un poemetto di Pasquale Panella.
Monte Athos. Il cielo in terra. Esperienze della filosofia
Lucio Saviani
Libro: Copertina morbida
editore: Luca Sossella Editore
anno edizione: 2018
pagine: 128
Monte Athos un luogo che a nominarlo evoca pace, silenzio, solitudine; un luogo accessibile a pochi, una vita condotta al limite dell'incomprensibile. Una penisola nell'Egeo, quaranta chilometri di silenzio. Solo suoni sacri - come le campane di legno -, oppure naturali come le cicale, il vento e il mare. Da secoli il Monte Athos, con i suoi monaci, è soprattutto il cuore del cristianesimo d'oriente. Con un'introduzione di Predrag Matvejevic e un saggio sul corso, ancora inedito, che Roland Barthes dedicò al Monte Athos nel suo ultimo seminario al Collège de France.
Dardano e l’albero della vita
Gionata De Vico
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2025
pagine: 104
Questo libro è l’appassionato invito a riappropriarsi di un’antica filosofia della cura. La medicina monastica teneva insieme Corpo, Anima e Spirito: la guarigione non era solo merito della “medicina”, ma soprattutto di un ritrovato equilibrio mentale e spirituale. Molto dobbiamo alla medicina praticata nel Medioevo nei monasteri benedettini: a loro va il merito della conservazione e della trasmissione dei testi più antichi di medicina (Dioscoride, Ippocrate, Galeno) e probabilmente la stessa sperimentazione di nuove metodologie cliniche e diagnostiche. Il racconto, ambientato intorno all’anno mille nella Contea longobarda di Capua, narra le esperienze del monaco Dardano, per il quale la medicina è soprattutto la faticosa riscoperta dei frammenti del biblico “Albero della Vita”, le cui proprietà curative, un tempo concentrate in un’unica pianta, Dio avrebbe redistribuito, dopo la caduta di Adamo, nelle migliaia di specie vegetali rimaste a disposizione dell’uomo e degli animali per nutrirsi e per curarsi. Nel racconto si intrecciano la vita di un disilluso docente universitario e quella del monaco vissuto mille anni prima. L’incontro tra questi due personaggi ridà energia al professore, e nuova vita allo spirito di Dardano, alla saggezza di un antico approccio alla professione medica, a un ritrovato senso di meraviglia dinanzi a ciò che la natura ci offre, alla necessità di recuperare un rapporto più equilibrato con la conoscenza.
Le esistenze minori
David Lapoujade
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2020
pagine: 108
“Esistenza e realtà coincidono?”. Per rispondere a questa precisa quanto oscura domanda David Lapoujade chiama a raccolta diverse voci: da Pessoa a Hofmannsthal, da Kafka a Beckett, da Henry e William James a Bergson. Ma una voce si rivela in tutto e per tutto decisiva: quella del filosofo Étienne Souriau (1892-1979), autore centrale nella filosofia francese del Novecento, per quanto oggi dimenticato, anche in Italia, e che questo libro ha l’ambizione di rileggere e riscoprire collocandolo a pieno titolo nel dibattito filosofico contemporaneo. Nel 1938 Souriau scrisse un breve testo programmatico: I differenti modi di esistenza; in esso venivano analizzate e descritte, con incomparabile abilità, molte maniere di esistere: dalla labilità dei fenomeni alla solidità delle cose, dalla fantasmagoria degli immaginari al modo che unisce e divide ogni altro modo: il virtuale. Il virtuale è inesistente e tuttavia reale. Una “densa nube di virtuali” avvolge le nostre esistenze, ma affinché questa nube diventi “cosmo” è necessaria un’“arte”, uno “scavo sperimentale”. Lapoujade ricostruisce il percorso intellettuale di Souriau, dall’“ontologia modale” alla filosofia come “instaurazione cosmica”, ma al tempo stesso lo spinge verso confini inesplorati: l’artista e il filosofo diventano così “avvocati” di esistenze deboli, e l’atto di creazione si trasforma nell’arringa in difesa di nuove forme di esistenza. Con una Introduzione di Lucio Saviani.
Intorno al centro
Lucio Saviani
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2021
pagine: 62
Il kentron fu in origine pungiglione, ma anche una puntura. Solo più tardi avrebbe indicato la punta di un compasso, il punto fermo che intacca una superficie originando una circonferenza o periphereia. Sembra essere una puntuale riproposizione del gesto gerarchizzante delle classiche opposizioni concettuali: contenuto/forma, eterno/ temporale, anima/corpo, stabilità/transitorietà. Il primo termine è sempre in una posizione superiore, mentre il secondo ne rappresenta puntualmente una sorta di complicazione, di accidente. Lo scenario del contemporaneo offre invece repentine incursioni della periferia nel centro, segnali di industrializzazioni che sono già archeologia, impreviste frontiere tra nord e sud del mondo che attraversano ogni città. I repentini attraversamenti, le incessanti ridefinizioni del rapporto tra centri e periferie richiedono invece l’impegno di risposte strategiche inedite.

