Libri di Marcello Flores
Le parole hanno una storia. Apartheid, colonialismo, crimini di guerra, genocidio, pogrom, sionismo
Marcello Flores
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2025
pagine: 144
«La cultura dei diritti umani ha bisogno, in questa fase storica, di fare un salto di qualità analogo a quello che è avvenuto dopo il 1945, per uscire da un tunnel di violenza che sembra inarrestabile. La corretta definizione delle parole è uno degli strumenti fondamentali di analisi e confronto, di formazione e acquisizione del sapere e, in ultima istanza, di tutela della democrazia e della convivenza civile». Quando pronunciamo parole come apartheid, colonialismo, crimini di guerra, genocidio, pogrom, sionismo, sappiamo esattamente a cosa ci riferiamo? Ne comprendiamo appieno il significato, la storia, le implicazioni? Le parole non sono solo uno strumento per comunicare, ma innanzitutto una classificazione e una riorganizzazione dell’esperienza sensibile, in relazione a conoscenze, competenze, valori. Questo è vero ancora di più quando ci inoltriamo nella sfera dei diritti umani, cui ci riconduce il piccolo vocabolario selezionato per questo volume da Marcello Flores. È bene entrare in questo ambito con cautela, senza approssimazioni né banalizzazioni, maneggiando con cura concetti che hanno alle spalle una storia ben precisa. La Dichiarazione universale dei diritti umani, la Convenzione sul genocidio, le quattro Convenzioni di Ginevra sulla protezione dei feriti, sui prigionieri di guerra, sulla protezione dei civili e delle donne sono alcuni dei testi fondamentali che, elaborati dopo la fine della seconda guerra mondiale, diventano punti di riferimento per la società civile e democratica. Una rivoluzione, nata dalla convinzione che occorre limitare il ruolo degli Stati, legandoli a valori che appartengono all’umanità, che vanno oltre le differenze storiche, culturali, religiose e politiche. Ma che ne è oggi dei diritti umani? Quali misure sono prese per prevenire o interrompere possibili genocidi? A cosa si deve la ripresa del razzismo e dell’antisemitismo, perfino in Europa? Non è facile essere ottimisti, ma è proprio in una situazione di questo tipo che il ruolo dell’opinione pubblica e delle organizzazioni non governative diventa fondamentale per una nuova offensiva della cultura dei diritti umani, ormai diventata puro discorso retorico. È in quest’ottica che si rivela cruciale recuperare la solidità e la concretezza di parole e concetti chiave. L’obiettivo di questo lavoro è consentire un confronto di idee lucido, impedire paragoni discutibili, favorire giudizi meno arbitrari: le parole hanno una storia, e solo se adoperate con questa consapevolezza si fanno vero motore di cambiamento, lo strumento più prezioso e potente anche per fare la storia.
Stupri di guerra. La violenza di massa contro le donne nel Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 256
Il 22 febbraio 2001 tre soldati serbo-bosniaci vengono ritenuti colpevoli di crimini contro l'umanità dal Tribunale Internazionale per i crimini dell'ex Jugoslavia; il loro capo di imputazione è quello di stupro. Per la prima volta lo stupro viene quindi rubricato come crimine contro l'umanità, cancellando la convinzione, viva per l'intero ventesimo secolo, secondo cui la violenza contro le donne in tempo di guerra era una conseguenza incresciosa ma in qualche modo ineliminabile della guerra stessa. Frutto di una ricerca durata oltre tre anni, il volume ripercorre gli stupri di massa che hanno segnato le guerre e i conflitti del Novecento. Studiosi delle Università di Roma La Sapienza, Roma Tre, Siena, Urbino, Venezia esaminano le due guerre mondiali, le esperienze delle dittature latinoamericane e dei conflitti in Bosnia e Rwanda coniugando analisi storiografica e riflessioni di carattere teorico e metodologico. Grazie a documenti militari, memorie, atti processuali, resoconti giornalistici, interventi di rappresentanti delle organizzazioni femminili, riflessioni successive emerge un quadro articolato e complesso di una realtà da sempre sottovalutata, taciuta, nascosta con motivazioni politiche e morali, ideologiche e giuridiche che solo a fatica è riuscita a emergere come una verità che nessuno può più evitare di affrontare.
Ettore Troilo, brigata Maiella e nascita delle Repubblica
Marcello Flores, Felice Costantino, Giovanna Tosatti
Libro: Libro in brossura
editore: Menabò
anno edizione: 2015
pagine: 304
Il volume è composto da dieci saggi che approfondiscono i diversi aspetti della figura e della storia di Ettore Troilo, il cui nome resta indissolubilmente legato a quello della Brigata Maiella di cui fu fondatore e comandante, ma anche alla sua esperienza di Prefetto a Milano, in un periodo così complesso, come quello dell'immediato dopoguerra. La sua figura si impone pertanto come una delle personalità più importanti per la liberazione della Patria e la nascita della Repubblica. Il libro studia anche le specificità della nascita e dell'attività (compresa quella del dopoguerra) della Brigata Maiella, unica formazione partigiana ad uscire dal territorio regionale e ad arrivare fino all'Altopiano di Asiago.
Traditori. Una storia politica e culturale
Marcello Flores
Libro: Libro rilegato
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 555
In ogni epoca il tradimento è stato considerato il crimine peggiore. Questo libro ricostruisce la storia del tradimento "moderno", quello che s'impone attorno alla metà del Settecento e si diffonde con le rivoluzioni americana e francese, quando si perfeziona una concezione del tradimento politico come rottura del patto che unisce tutti i cittadini alla propria patria. Ma chi è davvero un traditore quando si combatte per l'indipendenza del proprio paese o quando si vuole rovesciare un governo e cambiare radicalmente lo stato? Dalla rivoluzione americana alla Grande Guerra, un'affollata galleria di casi, tratti sia dalla storia europea sia da quella di Stati Uniti, Giappone, Argentina, Messico, sia dalla storia della colonizzazione in Cina, Sudafrica, India.
Il secolo dei genocidi
Bernard Bruneteau
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2006
pagine: 299
Il Novecento rimarrà come il secolo dei genocidi. Non che stermini di massa non ci siano sempre stati, ma solo nel Novecento la miscela avvelenata di razionalità totalitaria, nazionalismo e modernità ha generato la sanguinosa "specialità" del genocidio. Dopo aver fatto il punto del problema, ancora molto controverso, di come sia esattamente definibile come genocidio, Bruneteau spiega le origini ideologiche e storiche del comportamento genocida, che affondano nei massacri delle guerre di conquista coloniale, nella diffusione di un malinteso darwinismo sociale, nella pedagogia della violenza estrema nella Grande Guerra, e dedica un capitolo a raccontare ognuno dei grandi genocidi del secolo.
Storia d'Italia dal dopoguerra a oggi
Paul Ginsborg
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: XII-622
I momenti cruciali della Resistenza, la nascita della Repubblica sotto il dominio della Democrazia cristiana, il miracolo economico, il centrosinistra e il Sessantotto, le lotte politiche e sindacali degli anni Settanta, il terrorismo: un affresco storiografico ricco di suggestioni e spunti critici che sottolinea il drammatico passaggio da un Paese fascista distrutto dalla guerra a una grande e opulenta nazione democratica. Nella complessa architettura del libro fatti politici, dati economici e analisi della famiglia e della società si intersecano, dando vita a un quadro globale dell'Italia contemporanea. Attingendo a metodi e fonti diversificate - dalla storia orale, alle analisi sociologiche, alle commissioni parlamentari - Storia d'Italia dal dopoguerra a oggi ricostruisce il tessuto più quotidiano della vita degli italiani in una narrazione di grande leggibilità e rigore storico, il lavoro di Paul Ginsborg, pubblicato per la prima volta nel 1989, ha suscitato immediatamente un acceso dibattito, e ha assunto un posto di grande rilievo nella storiografia dedicata all'Italia repubblicana.
Il secolo-mondo. Storia del Novecento. Volume Vol. 2
Marcello Flores
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2005
pagine: VI-311-XXXVII
Organizzato secondo una partizione che individua nel Cinquecento e nel Settecento - rispettivamente - il momento culminante delle spinte economiche, politiche, sociali e culturali che costituiranno l'anima della modernità, e il loro punto di maturazione, il volume intende delineare le tappe che hanno scandito questo "tempo forte" della traiettoria percorsa dalla civiltà europea. L'autore traccia i contorni dei grandi mutamenti politico-economico-demografici dell'Occidente europeo a partire da una attenta sensibilità storiografica non solo per le strutture del potere, ma anche per le realizzazioni culturali, artistiche, scientifiche, e per le "mentalità" di cui sono state espressione.
Il secolo mondo. Storia del Novecento. Volume 1
Marcello Flores
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2005
pagine: 323
Marcello Flores dedica un'attenzione speciale al mondo extraeuropeo, alle dinamiche tra centri e periferie del globo, agli eventi che unificano sotto i medesimi processi paesi diversi e lontani. La novità di questa storia risiede principalmente in uno sguardo spiazzante che sa rendere evidente come il Novecento sia un secolo a dimensione globale: un secolo mondo appunto. Una narrazione concreta e densa di fatti in cui accanto all'evoluzione economica e sociale trovano posto i mutamenti della mentalità, la storia dei paesi e la storia degli uomini, secondo un tracciato che va, in questo primo volume, dalla guerra dei boxer alla seconda guerra mondiale.
Il Friuli. Storia e società
Marcello Flores
Libro
editore: Ist. Friulano Mov. Liberazione
anno edizione: 1998
pagine: 194
Il secolo dei tradimenti. Da Mata Hari a Snowden 1914-2014
Marcello Flores
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2017
pagine: 323
Nella Grande Guerra chi non si schiera con il suo paese è un traditore: sono traditori e condannati a morte il patriota italiano ma cittadino austriaco Cesare Battisti, il patriota irlandese Roger Casement impiccato dagli inglesi, la ballerina più famosa dell'epoca, Mata Hari, fucilata come spia. Per fascismo, nazismo e comunismo saranno traditori tutti coloro che li combattono: migliaia se non milioni di persone. Nella seconda guerra il tradimento riguarderà soprattutto le spie, mentre nel corso della guerra fredda il clima di paura e sospetto farà diventare traditore chiunque non si dichiari leale al proprio governo. Dai collaborazionisti (Pétain in Francia, Quisling in Norvegia, gli scrittori Brasillach, Celine, Pound, Hamsun) alle spie atomiche vere o presunte (Sorge, Fuchs, i coniugi Rosenberg), dai ribelli sudafricani (Mandela) alle lotte intestine dentro i movimenti di liberazione, il concetto di tradimento si trasforma e si amplia fino a diventare sinonimo di spia e a connotare chi combatte per la trasparenza e l'informazione condivisa, come in anni recenti i casi Assange e Snowden.
1917. La Rivoluzione
Marcello Flores
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: 139
Il processo rivoluzionario avviato in Russia nel 1917 occupa uno spazio del tutto particolare all'interno degli eventi che hanno configurato la storia del Ventesimo secolo. Alla caduta degli zar del febbraio seguirono i primi governi provvisori che sfociarono con la presa del potere da parte dei bolscevichi nell'ottobre del 1917. La rivoluzione ebbe tra le conseguenze immediate l'uscita dalla guerra mondiale, la guerra civile interna e il terrore. Dopo la grande discussione storiografica sullo stalinismo e il comunismo sovietico, dopo il crollo dell'URSS e l'apertura degli archivi, Marcello Flores torna su questo evento-simbolo del Novecento con una riflessione storico-interpretativa che intende ragionare senza paraocchi ideologici sul senso di uno spartiacque della storia contemporanea.