Libri di Marco Praloran
L'orchestrazione del racconto. Altri scritti cavallereschi
Marco Praloran
Libro: Libro in brossura
editore: Sismel
anno edizione: 2019
pagine: 382
La canzone di Petrarca. Orchestrazione formale e percorsi argomentativi
Marco Praloran
Libro: Libro in brossura
editore: Antenore
anno edizione: 2013
pagine: 196
Il libro di Marco Praloran, linguista di fama europea, che ha contribuito a innovare gli studi sulla tradizione letteraria tra Medioevo e Rinascimento, propone un tentativo di ricerca a largo raggio sulla forma-canzone in Petrarca, intendendola non solo nelle sue strutture metriche ma soprattutto come modello complessivo di organizzazione del discorso e della significazione. Affiancando capitoli di taglio più teorico e metodologico ad altri che offrono delle serrate letture di testi singoli o di gruppi di testi, l'indagine fonde insieme più livelli di analisi: prosodia e rima, sintassi, processi argomentativi, sviluppi tematici. Ne riesce un'immagine assolutamente innovativa della canzone quale forma estrema dello sperimentalismo di Petrarca, luogo in cui la sublime e splendente complessità formale allude alla difficoltà di rappresentazione del mondo interiore, dominato dalle dinamiche del desiderio e sottoposto alla pressione della temporalità.
Metro e ritmo nella poesia italiana. Guida anomala ai fondamenti della versificazione
Marco Praloran
Libro
editore: Sismel
anno edizione: 2011
pagine: VI-101
Qual è la differenza tra metro e ritmo in poesia? Il metro è un insieme di regole-vincoli che si caratterizzano per essere preliminari o più astratti dei fatti linguistici, per precederli e insieme per determinarli, o comunque per costituire il polo di una decisiva interrelazione. Il ritmo è, di fatto, il discorso nella sua enunciazione, realtà linguistica realizzata nel discorso: prosodia (regole dell'accentazione e del sillabismo), sintassi, intonazione dunque, ma appunto visti nelle strutture versificate, cioè in rapporto a strutture prelinguistiche, scheletri formali: una forma metrica, un verso, una sequenza di rime in cui trovano posto. Da una parte quindi un elemento soggettivo e mobile, dall'altra un elemento oggettivo, "dato", sostanzialmente rigido. L'interrelazione tra queste due realtà è un punto nodale per lo studio della poesia. Affrontarlo, sia nell'articolazione prosodica dei principali versi sia nello sviluppo delle forme metriche, è la novità di questo originalissimo mauale, sintesi degli studi di Marco Praloran sulla poesia italiana.
Il poema in ottava. Storia linguistica italiana
Marco Praloran
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2003
pagine: 133
Il volume presenta una scelta di alcune opere della tradizione epico-cavalleresca italiana in ottave. Ad accomunare testi cronologicamente lontani come il Teseida di Boccaccio (1340 ca.) e la Gerusalemme Liberata di Tasso (1581) è proprio la loro appartenenza formale: l'ottava rima, precipuamente collegata alla funzione narrativa. Ogni passo antologizzato e commentato ha un nucleo tematico ricorrente: il duello cavalleresco. A parità di sequenze grosso modo omologhe, si sono volute mettere in luce le analogie e le diversità nelle tecniche di rappresentazione usate dai vari scrittori e si è lasciato ampio spazio all'analisi dello stile di ognuno.