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Libri di Marco Sorgia

Le Carmelitane di Compiègne. Martiri della Rivoluzione francese

Le Carmelitane di Compiègne. Martiri della Rivoluzione francese

Marco Sorgia

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2023

pagine: 98

Le Carmelitane di Compiègne furono un gruppo di sedici monache carmelitane scalze (undici monache, due converse, due suore esterne addette alla ruota e una novizia) giustiziate nel 1794 per aver rifiutato di rinunciare al loro voto monastico, nel contesto della Rivoluzione francese. Queste donne ci offrono un esempio straordinario di coraggio e dedizione, e attraverso la loro vicenda, cercheremo di comprenderne il significato profondo per la storia della Chiesa e per la lotta per la libertà religiosa. Le Carmelitane di Compiègne furono condannate a morte e ghigliottinate a Parigi nel 1794. Il Sommo Pontefice Pio X, il 24 giugno 1905, promulga il decreto sul martirio delle Carmelitane di Compiègne. La cerimonia della beatificazione si tenne il 27 maggio 1906, fissando la data della festa liturgica per il 17 luglio. Papa Francesco, nel 2022, ha autorizzato il decreto per procedere alla canonizzazione per equipollenza. In Appendice, al presente testo, è presentato l'elenco, con alcune note biografiche, dei martiri della Rivoluzione francese ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa cattolica, 1 santo e 441 beati.
9,90

Beata Pauline-Marie Jaricot

Beata Pauline-Marie Jaricot

Marco Sorgia

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2022

pagine: 84

Pauline-Marie Jaricot, proclamata beata il 22 maggio 2022, è una figura particolarmente importante per la Chiesa francese del XIX secolo, che in anticipo sui tempi, dalla sua intuizione è nato il movimento missionario che, partendo dalla Francia, ha contribuito alla evangelizzazione di una parte significativa del mondo. Protagonista del laicato, a quest'opera ne ha voluto associare un'altra a favore dei lavoratori di Lione e di altre classi svantaggiate della società. Dalla sua intuizione sono nate anche altre opere con le quali preservava prima di tutto la dignità della persona. In lei possiamo riconoscere una pioniera tra i santi sociali che sorsero nella Chiesa. Sicuramente è una figura complessa ma che è certamente un modello attualissimo per la Chiesa di oggi.
10,00

Beata Catherine Jarrige. Terziaria domenicana

Beata Catherine Jarrige. Terziaria domenicana

Marco Sorgia

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2022

pagine: 100

Catherine Jarrige ha vissuto, nella Francia a cavallo dei secoli XVIII e XIX, animata da una certezza, che la sua vita doveva essere un dono al servizio di Dio e del prossimo. Nata in una famiglia di poveri contadini, fin da piccola ha servito nel duro lavoro in campagna. Rimasta orfana, per accudire a una sorella malata, all'età di 24 anni si trasferisce a Mauriac dove inizia a fare la merlettaia. Entra far parte del Terz'Ordine di San Domenico, figlia spirituale di Santa Caterina da Siena ella predicava Cristo e il Vangelo mediante le sue azioni. Con l'avvento del triste periodo della rivoluzione francese, percorre le vallate del Cantal per soccorrere i sacerdoti perseguitati, assistendo i più poveri e i malati nei quali riconosceva il volto di Cristo sofferente. Nel suo operare nei confronti del prossimo, fino a pochi giorni dalla morte, portava a tutti un messaggio di gioia, di amore e di speranza, assistendo i poveri, visitando i prigionieri, accudendo i malati, portando sollievo ai morenti. San Giovanni Paolo II l'ha proclamata Beata il 24 novembre 1996 in una solenne celebrazione che si svolse nella basilica di San Pietro. La sua festa è stata fissata per il 4 luglio.
10,00

Grande nella carità. Santa Germana Cousin

Grande nella carità. Santa Germana Cousin

Marco Sorgia

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2022

pagine: 130

Santa Germana Cousin nasce a Pibrac, a pochi passi da Tolosa nel 1579 da una famiglia di modesta condizione. La piccola rimane ben presto orfana, il padre decide di risposarsi, ma la matrigna non l'accetta, sia perché la ritiene un'incapace a causa di una invalidità alla mano e al braccio sinistro, forse avvenuta al momento della nascita, ma anche perché era affetta da scrofolisi. La matrigna le nega ogni la possibilità di istruzione e di una vita dignitosa, costringendola a stare tutto il giorno fuori di casa per badare al gregge, mentre la notte deve trovare riparo nel granaio, per lei non c'è posto in casa insieme ai fratelli e sorelle nati dal nuovo matrimonio. Il suo destino è pascolare le pecore, ma riesce comunque a frequentare la chiesa parrocchiale. Molti in paese la trattano male, prendendola in giro sia per l'aspetto sia perché la considerano una bigotta. Muore in solitudine, all'età di 22 anni, il 15 giugno 1601. Viene beatificata il 29 maggio 1854 e canonizzata il 29 giugno 1867, dal papa Pio IX.
12,90

L'eremita pellegrino san Benedetto Giuseppe Labre

L'eremita pellegrino san Benedetto Giuseppe Labre

Marco Sorgia

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2022

pagine: 288

I santi ci vengono proposti come esempi da seguire, ma la vita di san Benedetto Giuseppe Labre (Amettes, 1748 - Roma 1783) potrebbe lasciarci perplessi per la sua scelta così radicale, difficile da imitare. Il papa Benedetto XVI in occasione del suo 85° compleanno l'aveva definito come "un santo difficile da emulare". Infatti, questo santo fin dalla giovane età si sentiva chiamato ad una vita particolarmente austera, ma per la sua costituzione gracile nessun ordine monastico lo aveva accolto. Per ispirazione divina segue la sua vocazione di pellegrinare come mendicante, verso i principali santuari italiani ed europei. Vive di quel poco che può raccogliere lungo la strada, non chiede l'elemosina e se qualche volta accetta qualche aiuto è pronto a condividerlo con chi è più bisognoso. Non tutti riescono a capirlo, forse perché non riescono ad andare oltre alla apparenza del mendicante, dello straccione e del pidocchioso. Chi, invece, riusciva a guardare oltre la semplice apparenza, vedeva il santo che si era offerto vittima di propiziazione, implorante la grazia, la misericordia e il perdono per i peccatori. Con la sua scelta di vita aveva voluto essere immagine del Cristo sofferente a causa delle offese fatte a Dio. Certo il suo modo di vivere sarebbe difficile da emulare, ma è comunque un forte richiamo verso l'essenziale, ricordandoci che Dio da solo basta, e che l'essenziale è conoscere Dio ed amarlo. San Benedetto Giuseppe Labre, nelle tante ore trascorse in preghiera, ci insegna che stare con Dio, non ci estranea dal prossimo, ma anzi ci apre ai bisogni di ogni fratello; perché solo nell'amore di Dio i nostri occhi riescono a vedere oltre il nostro limite.
20,90

San Domenico de Guzmán

San Domenico de Guzmán

Marco Sorgia

Libro

editore: Edizioni Segno

anno edizione: 2022

pagine: 272

San Domenico de Guzmán, nato nel 1170 in Castiglia, fondò a Tolosa l'ordine dei Frati Predicatori, basato sulla predicazione itinerante, sulla povertà e sull'elemosina e su una serie di regole di tipo monastico. Durante la permanenza a Tolosa, Domenico ebbe una visione della Vergine Maria che gli indicò il rosario come la preghiera più efficace per combattere le eresie e ciò contribuì notevolmente alla sua diffusione, fino a farne una delle più tradizionali preghiere mariane. Come già era accaduto quando Domenico era ancora in vita, anche dopo la sua morte si verificarono numerosi miracoli per sua intercessione, che lo portarono in breve tempo alla canonizzazione, avvenuta nel 1234. Dal 1267 le reliquie del santo sono venerate a Bologna nella basilica a lui dedicata.
26,00

Con Nicodemo in cammino verso la verità

Con Nicodemo in cammino verso la verità

Marco Sorgia

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2022

pagine: 96

L'evangelista Giovanni presenta il personaggio di Nicodemo, una delle prime figure di credente nel suo cammino interiore. Nicodemo, inizialmente, incontra Gesù di notte, affermando di riconoscere che Gesù è «venuto da Dio come maestro»; nonostante l'avvio sembri promettente l'incontro si conclude con una incomprensione che sembra incolmabile. Qualcosa deve essere rimasto nel cuore e nella mente di Nicodemo, anche se il quarto Vangelo non ce lo dice, sarà stato testimone dei gesti e segni compiuti da Gesù a Gerusalemme. Tutto questo deve averlo talmente impressionato tanto che, quando l'evangelista lo ripresenta nuovamente, lo ritroviamo in un tentativo di difesa di Gesù. è evidente che Nicodemo sta compiendo un cammino di crescita interiore. Ancora una volta possiamo immaginare che Nicodemo sia stato testimone di tutto quello che accade a Gerusalemme fino alla crocifissione, quando Giovanni, unico fra gli evangelisti, presenta Nicodemo che collabora alla sepoltura di Gesù. Nelle tre apparizioni di Nicodemo l'evangelista Giovanni ha voluto mostrare al lettore l'evoluzione del personaggio che, anche se non espressa nei dettagli, il lettore può ugualmente cogliere. Lo stesso cammino che ognuno di noi è chiamato a compiere perché il traguardo finale è l'incontro con la Verità, che determina un radicale cambiamento di vita.
12,00

San Domenico de Guzmán predicatore per la salvezza delle anime

San Domenico de Guzmán predicatore per la salvezza delle anime

Marco Sorgia

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2021

pagine: 256

Il testo ripercorre la vicenda storica di san Domenico de Guzmán, nato e vissuto nel Medioevo, che rimane un modello sempre valido anche ai nostri giorni offrendoci preziosi insegnamenti. Agli inizi del secolo XIII il castigliano Domenico de Guzmán, sacerdote canonico regolare della Cattedrale di Osma, nell'accompagnare il vescovo Diego in una missione in Danimarca per conto del re Alfonso III, nell'attraversare il meridione della Francia, conosce la realtà dell'eresia catara. Questa esperienza gli fece capire la necessità che fosse necessario un nuovo tipo di predicatore. Per affrontare gli eretici era necessario un nuovo metodo di evangelizzazione basato oltre che sulla parola annunciata anche su una pratica di vita che rispecchiava quella degli apostoli. Domenico cerca di convertire gli eretici con la predicazione e con l'esempio di una vita cristiana umile e povera, che risultò essere l'argomento più convincente per riportare quei fratelli alla Chiesa cattolica. Da questa idea nascerà un ordine, quello dei Frati Predicatori che venne riconosciuto valido da papa Onorio III, che ha come fondamento lo studio, la pratica dei precetti evangelici vissuti nella povertà volontaria, con il fine della predicazione per la salvezza delle anime. Un modello di vita attuale e valido ancora oggi dopo 800 anni dalla morte di san Domenico.
18,00

Giuda Iscariota uno di noi?

Giuda Iscariota uno di noi?

Marco Sorgia

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2021

pagine: 92

"La figura di Giuda Iscariota, rimane avvolta da un manto di mistero e ambiguità. Il nome di Giuda suscita tra i cristiani un'istintiva reazione di censura e di condanna. Fin dai primi secoli sono state numerose pagine su quest'uomo che con il passare del tempo si è visto cucire addosso una serie di particolarità sempre più infamanti, oltre che essere il traditore di Gesù, è stato descritto come deforme, un modello da biasimare con un passato di parricida e di scelte incestuose. Nel testo presente non troveranno posto tali descrizioni, ma per delineare un profilo adeguato dell'apostolo Giuda Iscariota, mi limiterò a ciò che le fonti scritturistiche, Vangeli e Atti degli Apostoli, offrono in maniera sufficiente e sicura. Giuda rimane l'apostolo che ha tradito Gesù, ma in esso è possibile trovare la complessità di ogni uomo. Di fronte ad una esistenza come quella di Giuda, così singolare e contraddittoria, l'uomo si pone alcune domande vitali come quella sul rapporto tra la grazia divina e la libertà umana, la condizione dell'uomo e il suo contrasto tra il bene e il male. Ma esiste una domanda alla quale vorremo dare una risposta: Giuda si è salvato o è dannato? Da qui nasce l'interesse per il personaggio, che osservato con attenzione ci sembra sempre più uno di noi, un uomo con il quale e facile identificarsi; e questo, magari, ci aiuta a evitare il suo stesso errore."
10,00

«Dio mi vuole per questa strada» San Benedetto Giuseppe Labre

«Dio mi vuole per questa strada» San Benedetto Giuseppe Labre

Marco Sorgia

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2020

pagine: 210

I santi ci vengono proposti come esempi da seguire, ma la vita di san Benedetto Giuseppe Labre (Amettes, 1748 - Roma 1783) potrebbe lasciarci perplessi per la sua scelta così radicale, difficile da imitare. Infatti, questo santo fin dalla giovane età si sentiva chiamato ad una vita particolarmente austera, ma per la sua costituzione gracile nessun ordine monastico lo aveva accolto. Per ispirazione divina segue la sua vocazione di pellegrinare come mendicante, verso i principali santuari italiani ed europei. Molti non riuscirono a capirlo, forse perché non hanno guardato oltre l'apparenza del mendicante. Chi, invece, andava oltre la semplice apparenza, riusciva a vedere il santo che si era offerto vittima di propiziazione, implorante la grazia, la misericordia e il perdono per i peccatori. Con la sua scelta di vita aveva voluto essere immagine del Cristo sofferente a causa delle offese fatte a Dio. Con il suo modo di vivere ci richiama verso l'essenziale, ricordandoci che Dio da solo basta, e che l'essenziale è conoscere Dio ed amarlo. San Benedetto Giuseppe Labre, nelle tante ore trascorse in preghiera, ci insegna che stare con Dio, non ci estranea dal prossimo, ma anzi ci apre ai bisogni di ogni fratello; perché solo nell'amore di Dio i nostri occhi riescono a vedere oltre il nostro limite.
16,00

La cella della conoscenza di sé negli scritti di Santa Caterina da Siena

La cella della conoscenza di sé negli scritti di Santa Caterina da Siena

Marco Sorgia

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2020

pagine: 90

«L'autore ha approfondito il tema cardine della spiritualità cateriniana: "La conoscenza di sé e di Dio in sé" presentandolo nei capitoli che compongono questo libro (...) Il "duplice cognoscimento" di sé e di Dio in sé, va sempre tenuto insieme per non cadere nella disperazione del proprio nulla, oppure nella presunzione. Pur conoscendo il proprio nulla, l'accento viene messo sulla conoscenza di Dio che è la grande luce che illumina la grande storia della salvezza dell'uomo. Don Marco ha fatto parlare la Santa attraverso i suoi scritti, spiegandone il loro significato al grande pubblico, che potrà così accostarsi a Caterina anche se non ha particolari conoscenze teologiche che permettono di comprenderne appieno il senso della sua dottrina.» (dalla Prefazione di padre Antonio Cocolicchio)
10,00

La misericordia di Dio nel messaggio teologico del libro di Giona

La misericordia di Dio nel messaggio teologico del libro di Giona

Marco Sorgia

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2016

pagine: 158

Il profeta Giona è tra i personaggi biblici più conosciuti che hanno goduto di maggior simpatia popolare nell'ambito della cultura occidentale. Elias J. Birckerman ha giustamente fatto notare che, nonostante il libro sia uno fra i più brevi della Bibbia, essendo composto soltanto da 48 versetti secondo il calcolo degli antichi scribi ebraici, nessun nome di profeta è tanto noto all'uomo della strada quanto quello di Giona. Questa conoscenza, però, spesso si limita al fatto che impressiona di più la fantasia del lettore: la "balena" che inghiotte Giona e lo riporta sulla spiaggia vivo dopo tre giorni. Secondo Alonso Schökel, Giona è uno dei libri dell'Antico Testamento più studiati e commentati, anche se non si è arrivati a una interpretazione che trovi d'accordo tutti gli autori. Pochi personaggi dell'AT sono tanto noti e tanto male interpretati quanto Giona. La sua conclusione è amara e afferma che: "Per la maggior parte dei cristiani, egli non giunse a Ninive, né lottò con Dio. Continua a stare nel ventre della "balena", come se tutto il libro puntasse a questo momento e avesse qui il suo vertice".
15,00

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