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Libri di Maria Pia De Paulis

La rivolta di Caporetto, il confino, l’Europa. Storia e scrittura in Curzio Malaparte

La rivolta di Caporetto, il confino, l’Europa. Storia e scrittura in Curzio Malaparte

Maria Pia De Paulis

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 290

Tre momenti della vita e della scrittura di Curzio Malaparte vengono affrontati in questo volume. La rivolta di Caporetto del 1917, inserita nel trauma della Grande Guerra; il confino a Lipari, Ischia e Forte dei Marmi cui lo scrittore viene condannato tra il 1933 e il 1935; il soggiorno a Parigi tra il 1947 e il 1949: lo scrittore vi matura la sua riflessione sul divenire dell’Italia e della Francia con, sullo sfondo, le poste in gioco per la nuova configurazione politica e culturale dell’Europa postbellica. La scrittura giornalistica e narrativa, alcuni materiali inediti sul confino, i carteggi con amici e collaboratori consentono di ricostruire una originale biografia intellettuale. Si studia qui soprattutto un’opera che, mediante strategie stilistiche ricercate, intreccia l’esperienza degli eventi e la loro trasformazione immaginaria. I tre momenti scelti fanno emergere un destino personale e una creazione letteraria in continua dialettica con la Storia della prima metà del Novecento e con la tradizione letteraria.
32,00

Curzio Malaparte e la cultura europea. Cartografia dei palinsesti letterari

Curzio Malaparte e la cultura europea. Cartografia dei palinsesti letterari

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2023

pagine: 524

Curzio Malaparte è una delle personalità della cultura italiana più contestate ma anche più apprezzate del Novecento. Protagonista e osservatore dei grandi capovolgimenti storici del suo tempo, è soprattutto uno scrittore il cui universo immaginario è permeato dalla secolare e stratificata cultura europea. Questo volume intende studiare una scrittura palinsesto, fortemente intertestuale, nella quale Malaparte, autore e personaggio, gioca con modelli letterari, filosofici, politici e artistici. Invita a ritrovarne le tracce nei saggi, nei racconti, nei grandi romanzi, nei reportages e nelle pièces di teatro. Si delinea così uno spazio geografico, reale e immaginario, in cui lo scrittore affronta i nodi irrisolti del suo rapporto all’Europa e riflette sulla creazione letteraria. Capire l’idea che Malaparte si faceva dell’Europa costituisce la prima tappa di un percorso critico volto a ricostruire l’arte del citare e del riscrivere, in modo esplicito o dissimulato, tante opere della cultura europea sin dall’antichità. Questo volume interroga il senso e le forme della sua riappropriazione di archetipi e miti, della sua percezione di scelte politiche e di visioni filosofiche grazie alle quali Malaparte osserva l’Europa e nel contempo costruisce la sua identità di europeo e di toscano.
45,00

L'universo narrativo di Helena Janeczek tra impegno e invenzione. Storia, memoria e tempo presente

L'universo narrativo di Helena Janeczek tra impegno e invenzione. Storia, memoria e tempo presente

Maria Pia De Paulis, Adelia Lucattini, Ketty Zanforlini

Libro: Copertina morbida

editore: Cesati

anno edizione: 2022

pagine: 166

Voce tra le più lucide e impegnate della letteratura italiana contemporanea, Helena Janeczek interpella il lettore con una scrittura dove l'autobiografia dal sapore autofinzionale, che prende origine dalla propria storia personale di figlia di ebrei polacchi sopravvissuti alla deportazione nei lager nazisti, si iscrive in una dimensione romanzesca più ampia e epica della storia novecentesca. Il lascito postmemoriale della tragedia familiare della scrittrice solleva le questioni dell'identità e dell'eredità di un vissuto traumatico comune a tutta una generazione di europei. Oltre alla famiglia e alla comunità ebraica, nei suoi romanzi rivivono numerosi personaggi, anch'essi storici, che hanno lottato contro il nazismo e che acquistano un'aura quasi mitica. L'interesse per la Storia e la questione della post-memoria vanno di pari passo con l'attenzione per il presente che prende la forma di un impegno politico e civile in un'intensa attività editorialistica. La riflessione sul proprio tempo si nutre della conoscenza oltre che degli eventi tragici del secolo scorso anche di fenomeni sociali più recenti. La creazione narrativa, che si interroga sulla natura e sul funzionamento della memoria personale e collettiva, è precisa nei suoi risvolti storici, ammaliante nella sua orchestrazione e nella pluralità delle voci in campo. Essa oltrepassa i limiti della ricostruzione storiografica offrendo una verità testuale dall'impianto poliglotta che ricompone, sublimandole, le sofferenze di milioni di persone.
22,00

Luce d'Eramo. Un’opera plurale crocevia dei saperi

Luce d'Eramo. Un’opera plurale crocevia dei saperi

Libro: Libro in brossura

editore: Università La Sapienza

anno edizione: 2020

pagine: 416

«Ho sempre amato e studiato gli scrittori che, in ogni epoca, hanno raccontato storie del proprio tempo. Così ho tentato di fare anch’io nei miei romanzi. M’interessano le situazioni estreme, la gente nei lager in "Deviazione", i sovversivi in rotta con la società in "Nucleo Zero", alcuni ospiti extraterrestri clandestini in "Partiranno", i vecchi parcheggiati nelle case di riposo in "Ultima luna", i ragazzi che si difendono aspirando alla chiusura mentale e affettiva in "Si prega di non disturbare". In "Una strana fortuna", una donna lotta contro la propria pazzia con animo vittorioso, fino a sentirsi normale ed essere così sconfitta. Dunque mi calamita la diversità, quello che non è riconducibile a comportamenti accettati da tutti, ‘conformi’. Questa è la spinta di fondo delle storie che racconto». (Luce d’Eramo, "Io sono un’aliena", Roma, Edizioni Lavoro, 1999, p. 27)
30,00

1918-2018. Cento anni della Grande Guerra in Italia

1918-2018. Cento anni della Grande Guerra in Italia

Libro

editore: Accademia University Press

anno edizione: 2020

pagine: 368

A due anni dalla fine del Centenario della Prima guerra mondiale, questo volume si interroga sull'eredità del primo trauma storico del Novecento, momento integrante di una memoria collettiva costruitasi nel corso degli ultimi cento anni, nonché evento fondatore della storia italiana ed europea. Sul piano storico, la questione della mitizzazione della Grande Guerra e della sua strumentalizzazione in alcuni momenti cruciali della storia nazionale viene vagliata alla luce del recupero del suo valore ideologico e immaginario, funzionale ad un racconto condiviso. Espressione del sacrificio e del dovere di patria, la Grande Guerra pone ancora oggi la questione del nesso fra la storiografia e una "politica della memoria" che ha spesso inficiato la rivisitazione dell'evento. Sul piano culturale, letterario e artistico, le testimonianze, le riscritture o le creazioni sulla Grande Guerra invitano a riflettere sul senso veicolato dalle forme - memorie, romanzi, poesia, arti visive - scelte per reinterpretare quello scontro che è stato anche un'occasione di coesione sociale e di elaborazione dell'identità nazionale. Questo volume affronta le questioni più scottanti dell'immediato dopoguerra, la memoria lunga del conflitto tra eredità e distanza critica, le rivisitazioni delle ragioni del conflitto o dell'esperienza del fronte e infine la costruzione delle numerose memorie politiche e celebrative. La Grande Guerra riletta come cartina di tornasole della storia patria e del suo divenire.
28,00

Récit. Per Albert Camus

Récit. Per Albert Camus

Ludovica Cantarutti

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2019

pagine: 128

Un omaggio a Camus, alla sua etica e al suo straordinario pensiero. Nel capitolo Rècit l'autrice riporta, alla maniera de La caduta, un ipotetico colloquio con Camus e ripercorre alcuni fondamentali argomenti del maestro. Nel capitolo Carnet, invece, sono sviluppati argomenti assolutamente particolari trattati da Camus, come la casbah di Algeri, il burnus, Caligola e altri. Attraverso i diversi tipi di esposizione, l'autrice spiega le motivazioni che la legano a Camus e alcuni aspetti finora inesplorati dello scrittore franco-algerino.
11,00

Curzio Malaparte. Il trauma infinito della Grande Guerra

Curzio Malaparte. Il trauma infinito della Grande Guerra

Maria Pia De Paulis

Libro: Copertina morbida

editore: Cesati

anno edizione: 2019

pagine: 163

Garibaldino di sentimenti repubblicani, tra il 1915 e il 1918, Kurt Erich Suckert (Prato, 9 giugno 1898 - Roma, 19 luglio 1957), più noto con il nome di Curzio Malaparte, vive l'esperienza traumatica del primo conflitto mondiale. Partito volontario come tanti giovani della sua generazione, partecipa a terribili battaglie (sul Col di Lana, sulla Marmolada) rimaste tristemente famose. Nell'aprile 1918, viene inviato con il 2° Corpo d'Armata sul fronte della Champagne; sopravvissuto per miracolo all'avvelenamento ai polmoni causato dal gas respirato durante la battaglia di Bligny nel luglio 1918, egli riscriverà per tutta la sua vita questo battesimo del sangue e della morte di massa sperimentato sul fronte italiano e francese. La scrittura testimoniale - giornalistica, poetica o narrativa - diventa il luogo di un attraversamento complesso e terapeutico grazie al quale ossessioni e ricordi legati al trauma fisico e psichico prendono forma, esprimendo anche una denuncia della Grande Guerra e dei suoi risvolti politici e sociali. In questo volume si studia l'esperienza bellica di Kurt Suckert dal focus del "trauma" e della sua complessa resa linguistica e letteraria.
17,00

Il trauma di Caporetto. Storia, letteratura e arti

Il trauma di Caporetto. Storia, letteratura e arti

Libro

editore: Accademia University Press

anno edizione: 2018

pagine: 352

La battaglia di Caporetto (24 ottobre - 9 novembre 1917) ha rappresentato un trauma nella storia italiana del Novecento. Ancor oggi, nel linguaggio comune, la parola Caporetto è sinonimo di disastro. In quella battaglia i soldati della 2a Armata vengono respinti dagli austriaci e dai tedeschi al di qua dell'Isonzo e del Tagliamento fino al Piave, mentre i Comandi militari li accusano di diserzione e tradimento. Cento anni dopo, questo volume affronta, in un'ottica pluridisciplinare e interdisciplinare, e alla luce della nozione di "trauma", gli aspetti storici, politici e militari della disfatta. Esso fa largo spazio anche alle testimonianze dei soldati-scrittori la cui esperienza di quei giorni acquista senso se inserita in una dimensione collettiva e storica. Le stratificazioni temporali - relative tanto alla lettura storiografica, militare e politica quanto agli scritti memoriali e letterari - costituiscono un fattore importante per la riappropriazione di un evento che tocca la storia e l'identità italiane.
26,00

Dire i traumi dell'Italia del Novecento. Dall'esperienza alla creazione letteraria e artistica

Dire i traumi dell'Italia del Novecento. Dall'esperienza alla creazione letteraria e artistica

Libro

editore: Cesati

anno edizione: 2020

pagine: 382

Il Novecento è stato «il secolo del trauma» e nel volume si intende verificare, con i dovuti distinguo, se e in quale misura nella produzione culturale dell'Italia novecentesca si può individuare un percorso in virtù del quale quella produzione può essere letta come il racconto di alcuni dei maggiori avvenimenti storici. Così le sezioni del volume si dividono in : "Soldati e scrittori: il trauma della Grande Guerra" – dove vengono studiate le opere poetiche e figurative di tre nomi celebri della letteratura italiana; "Le scritture-testimonianza. Il trauma del fascismo e della Seconda guerra mondiale" – dove viene affrontato un largo spettro di problematiche e di autori nel periodo che va dagli anni Venti-Trenta alla Seconda guerra mondiale. In "Mediazioni terapeutiche del trauma. Resilienza e tabù" si presentano varie forme di scrittura e trasmissione del trauma: testimonianze orali dei deportati ebrei romani; memorie (affidate a taccuini e diari) scritte nel campo di Gusen; ricordi di numerosi sopravvissuti ai bombardamenti in Toscana durante la Seconda guerra mondiale; dialoghi e spazializzazione teatrale di esperienze indirette della Shoah; rielaborazioni letterarie delle violenze commesse sui civili; ricostruzioni storiche delle "Marocchinate". Fra mediazione terapeutica assicurata dalla parola e silenzio legato alla vergogna di fatti inconfessabili, si affrontano qui alcune delle situazioni più drammatiche della Seconda guerra mondiale e dei campi di concentramento.
35,00

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