Libri di Marta Maddalon
Il mio Galles. Piccola antologia sentimentale di poeti gallesi. Ediz. italiana, gallese e inglese
Marta Maddalon
Libro
editore: ilfilorosso
anno edizione: 2023
pagine: 104
"Il mio Galles" ripercorre, in una silloge personale selezionata dall'autrice, una storia letteraria della lontana terra di origine celta. Il libro curato dalla glottologa dell’Università della Calabria si chiude, infatti, con i Mabinogi, un insieme di testi tra i più antichi non solo della letteratura gallese ma europea, che sono alla base anche del ciclo cavalleresco bretone. La traduzione è stata certo la parte più complessa del lavoro, soprattutto tenendo conto del doppio registro linguistico, gallese e inglese, con cui si sono formati i diversi poeti presenti nell’antologia. I poeti contemporanei scelti sono, oltre a Davies, Dannie Absie e R.S. Thomas. Ovviamente non poteva mancare il gigante della letteratura britannica, il gallese Dylan Thomas, che in molti scambiano per inglese. Leggendo "Il mio Galles" il lettore curioso penetrerà in un mondo lontano ed emozionante che per molti aspetti è anche il suo. Il nostro mondo. O bydded i’r hen iaith barhau (Possa l’antica lingua durare per sempre) Pierluigi Pedretti
Le parole dei mâschéri. Una lingua nascosta musicata e cantata dal Collettivo Dedalus
John B. Trumper, Marta Maddalon, Franco Araniti, Franco Michele Greco
Libro
editore: ilfilorosso
anno edizione: 2022
pagine: 248
La ri-conoscenza di aspetti che appartengono ad un passato non ancora archeologico, ma recuperabile su basi diverse, uno studio delle origini, non un ritorno alle origini, è alla base delle sperimentazioni spesso riuscitissime, come questa. Ecco allora che il gergo antico dei mestieranti, divenuto identitario per tutto il paese di Dipignano (in provincia di Cosenza), tenuto stretto dai vecchi come i ricordi, perso per strada dai giovani, ritorna indietro come poesia e musica per tutti! Le parole dei mâschéri è un lavoro nato dalla collaborazione tra i musicisti del Collettivo Dedalus, che hanno curato la musica e gli arrangiamenti delle undici canzoni presenti nel volume e incise sul cd che si trova all'interno, e il poeta Franco Araniti, che ha scritto i testi in ammâscânte e li ha tradotti. Il tutto è stato supervisionato dal professor John B. Trumper, che ha compilato un dizionario ragionato che riporta i termini legati alla tradizione degli antichi mâschéri. Il racconto della tradizione e del territorio è toccato alle penne di Marta Maddalon e Franco Michele Greco. All'interno foto del webdesigner e fotografo Franco Scarpino.
I fidelizzati. Analisi etnolinguistica di un fenomeno criminale
Marta Maddalon
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2016
pagine: 178
"Fidelizzati costituisce una ripresa, in senso complessivo, della ricerca sulle manifestazioni linguistiche e sul ruolo dei codici, scritti, della ’Ndrangheta. L’aspetto folkloristico e la sottovalutazione del fenomeno, da un lato, o l’eccessivo sforzo interpretativo che li allontana dalla loro reale ragione di esistenza e dalla loro vera natura, dall'altro, sono i maggiori rischi che queste produzioni corrono quando vengono sottoposte ad analisi non appropriate. I metodi dell’etnolinguistica si rivelano molto proficui sia nell'inquadrare queste produzioni come una particolare tipologia testuale, sia per analizzarne la struttura e le modalità linguistiche. Solo comprendendone le ragioni, la forma e la vera sostanza si potrà definirne il ruolo, non solo nel momento della loro nascita ma anche nell'attualità."
20.000 leghe. Immersione negli usi linguistici dei movimenti politici dell'Italia contemporanea
Marta Maddalon
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2012
pagine: 112
Il problema principale della lingua dei politici del passato sembrava essere l'oscurità semantica, ottenuta col ricorso all'antilingua calviniana, ai funambolismi sulle parallele convergenti di Moro o dando fondo alle riserve dei brogliacci ministeriali. Poi, sono venuti i politici rappresentanti dei partiti-movimento, quelli che non facevano i politici di mestiere, quelli che parlavano come noi. Ma noi chi! Quanti di 'noi' usano un livello informale anche parlando di argomenti tecnici, in situazioni ufficiali, con perfetti sconosciuti? Chi di noi fa battute scurrili durante le riunioni di lavoro o con stranieri che vede per la prima volta? Qualcuno, forse più di qualcuno, sa l'inglese un po' meglio dei bagnini dei film che abbordano le straniere. Ciò non di meno, questi amministratori della cosa pubblica hanno dato vita ad una nuova stagione della comunicazione ed è meglio studiarli per bene perché, studiando il loro linguaggio, studiamo la cultura e la visione del mondo che li ha prodotti e legittimati. Visione del mondo da cui sarebbe estremamente paradossale sentirsi esclusi.