Libri di Matteo Giovanni Brega
Simulacri e impostura. Bestie, Beaubourg, apparenze e altri oggetti
Jean Baudrillard
Libro: Libro in brossura
editore: Pgreco
anno edizione: 2025
pagine: 130
Non è più il tempo della favola di Borges in cui i cartografi dell'Impero disegnano una carta così dettagliata che finisce per coprire con la massima precisione il territorio... e, se si dovesse riprendere la favola, oggi sono piuttosto i brandelli del territorio che imputridiscono lentamente sull'estensione della carta. Qui e là sono vestigia del reale che sussistono, e non della carta, nei deserti che non sono più quelli dell'Impero, ma il nostro. II deserto del reale stesso. Il grande evento di questo periodo, il grande trauma, è questa agonia dei referenti forti, l'agonia del reale e del razionale, che introduce a un'era della simulazione. Oggi si ha invece l'impressione che la storia si sia ritirata, lasciando dietro di sé una nebulosa indifferente. In questo vuoto, rifluiscono i fantasmi di una storia passata, la panoplia degli eventi, delle ideologie... leucemia della storia e della simulazione. Da oggi, la sola vera pratica culturale, quella delle masse, la nostra (più differenza) è una pratica manipolatoria, aleatoria: labirinto di segni, che non ha più senso... il simulacro puro e semplice della seduzione circola dovunque e, invece di essere l'incubo del discorso e portargli via la sua verità, serve semplicemente a lubrificarne i contorni.
Simulacri e impostura. Bestie, Beaubourg, apparenze e altri oggetti
Jean Baudrillard
Libro: Libro in brossura
editore: Pgreco
anno edizione: 2022
pagine: 130
Non è più il tempo della favola di Borges in cui i cartografi dell'Impero disegnano una carta così dettagliata che finisce per coprire con la massima precisione il territorio... e, se si dovesse riprendere la favola, oggi sono piuttosto i brandelli del territorio che imputridiscono lentamente sull'estensione della carta. Qui e là sono vestigia del reale che sussistono, e non della carta, nei deserti che non sono più quelli dell'Impero, ma il nostro. II deserto del reale stesso. Il grande evento di questo periodo, il grande trauma, è questa agonia dei referenti forti, l'agonia del reale e del razionale, che introduce a un'era della simulazione. Oggi si ha invece l'impressione che la storia si sia ritirata, lasciando dietro di sé una nebulosa indifferente. In questo vuoto, rifluiscono i fantasmi di una storia passata, la panoplia degli eventi, delle ideologie... leucemia della storia e della simulazione. Da oggi, la sola vera pratica culturale, quella delle masse, la nostra (più differenza) è una pratica manipolatoria, aleatoria: labirinto di segni, che non ha più senso... il simulacro puro e semplice della seduzione circola dovunque e, invece di essere l'incubo del discorso e portargli via la sua verità, serve semplicemente a lubrificarne i contorni.
Icona e simulacro
Tito Lucrezio Caro, Bruno Moroncini, Matteo Giovanni Brega, David Le Breton, Federico Tiezzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Grenelle
anno edizione: 2020
Partendo da alcuni versi dal quarto libro del "De rerum natura" di Lucrezio questo libro indaga i concetti di icona e di simulacro, tentando di capire come il simulacro attualizza un'irrappresentabile e l'icona spersonalizza ed eterna la vita. Tali questioni sembrano una specie di precondizione ontologica del lavoro intellettuale e artistico. Attingendo ad un approccio pluridisciplinare, grazie ai contributi di filosofi, antropologi e registi, viene approfondito il tema della crisi dell'idea di rappresentazione, una funzione che per secoli ha consentito all'uomo di entrare in un certo rapporto con il mondo, e si riflette sullo sgretolamento del rapporto con il reale e sulla perdita di senso della parola "virtuale" prefigurati da Baudrillard, Klossowski e Deleuze ed oggi pienamente realizzati.
Multimedialità digitale e fruizione parcellizzata. Estetica e forme d'arte del Novecento
Matteo Giovanni Brega
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 210
L'estetizzazione del quotidiano. Dall'arts and crafts all'art design
Matteo Giovanni Brega
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 170
Il «destino» di un incontro. Salvador Dalì e Walt Disney
Francesca Adamo, Caterina Pennestrì
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: 109
Nel 1946 Salvador Dalì e Walt Disney si incontrano per lavorare alla realizzazione di un cortometraggio ispirato alla ballata del compositore Armando Dominguez dal titolo "Destino". Due personaggi in apparenza così lontani fra loro sono in realtà legati da un intento che segna la loro vita: rendere concreti i sogni. Questa è la storia di due uomini e di un incontro che ha dato inizio a un progetto destinato a essere concluso, e conosciuto, solo dopo molti anni dalla sua ideazione.
Lo specchio attraversato. I media e la restituzione del simbolo
Matteo Giovanni Brega
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2005
pagine: 144
La definitiva imposizione del digitale in tutti gli aspetti della cultura di massa, dell'arte di massa e dell'uso individuale dei mezzi di espressione impone riflessioni basate sull'incidenza e sul ruolo dei nuovi codici culturali. Ipotizzando un percorso d'indagine che colloca la propria origine nelle avanguardie novecentesche, e segnatamente nel Surrealismo, i concetti di "arte di massa" e di "cultura di massa" acquistano ricchezza di significato se messi a confronto con gli intenti programmatici surrealisti. I nuovi supporti multimediali hanno realizzato quell'"accelerazione fruitiva" che si configura come motivo centrale dell'attualità.
Simulacri e impostura. Bestie, Beaubourg, apparenze e altri oggetti
Jean Baudrillard
Libro
editore: Pgreco
anno edizione: 2008
pagine: 126
Non è più il tempo della favola di Borges in cui i cartografi dell'Impero disegnano una carta così dettagliata che finisce per coprire con la massima precisione il territorio... e, se si dovesse riprendere la favola, oggi sono piuttosto i brandelli del territorio che imputridiscono lentamente sull'estensione della carta. Qui e là sono vestigia del reale che sussistono, e non della carta, nei deserti che non sono più quelli dell'Impero, ma il nostro. II deserto del reale stesso. Il grande evento di questo periodo, il grande trauma, è questa agonia dei referenti forti, l'agonia del reale e del razionale, che introduce a un'era della simulazione. Oggi si ha invece l'impressione che la storia si sia ritirata, lasciando dietro di sé una nebulosa indifferente. In questo vuoto, rifluiscono i fantasmi di una storia passata, la panoplia degli eventi, delle ideologie... leucemia della storia e della simulazione. Da oggi, la sola vera pratica culturale, quella delle masse, la nostra (più differenza) è una pratica manipolatoria, aleatoria: labirinto di segni, che non ha più senso... il simulacro puro e semplice della seduzione circola dovunque e, invece di essere l'incubo del discorso e portargli via la sua verità, serve semplicemente a lubrificarne i contorni.