Libri di Michele Rago
Pagine di diario (1951-1996)
Michele Rago
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 160
«Il segreto è dato dall’intreccio fra letteratura e vita – solo definendo in modo poetico o attivo questo intreccio o questo rapporto si può stabilire qualcosa o si ha comunque letteratura». Di politica, letteratura e giornalismo, cioè di scrittura come strumento della ragione individuale e sociale, parla ai lettori Michele Rago, il cui diario rappresenta l’indissolubile legame tra pubblico e privato che ne ha sempre segnato vita e pensiero. Molti sono gli eventi storici del Novecento di respiro italiano, europeo ed extra-europeo, spesso delicati e scarsamente sondati, che studiosi e curiosi potranno approfondire attraverso queste memorie intellettuali e grazie alla presenza di documenti epistolari d’inedito interesse storico e culturale. Le Pagine di diario di Michele Rago conducono dentro una ricerca di senso, intima eppure comune, lunga un’intera vita.
Quando ero fotografo
Félix Nadar
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2021
pagine: 256
"Signore, sono così spaventato del risultato che abbiamo ottenuto che sono a pregarvi nei termini più insistenti e che sollecito come un favore, di distruggere tanto le prove che potete avere come la lastra. Non ho bisogno di dirvi come sarei dispiaciuto nel sapere che una sola di quelle tristi effigi potesse essere nota. Sono ancora sofferente e spero d'essere in migliore stato fra qualche giorno: ma in nome del cielo, non lasciate sussistere, per amicizia per me, il risultato di quel momento. [...]" (Lettera di Eugène Delacroix a Nadar, 9 luglio 1858)
Quando ero fotografo
Félix Nadar
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2015
pagine: 252
"Signore, sono così spaventato del risultato che abbiamo ottenuto che sono a pregarvi nei termini più insistenti e che sollecito come un favore, di distruggere tanto le prove che potete avere come la lastra. Non ho bisogno di dirvi come sarei dispiaciuto nel sapere che una sola di quelle tristi effigi potesse essere nota. Sono ancora sofferente e spero d'essere in migliore stato fra qualche giorno: ma in nome del cielo, non lasciate sussistere, per amicizia per me, il risultato di quel momento. [...]" (Lettera di Eugène Delacroix a Nadar, 9 luglio 1858)
Quando ero fotografo
Félix Nadar
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2010
pagine: 253
"Signore, sono così spaventato del risultato che abbiamo ottenuto che sono a pregarvi nei termini più insistenti e che sollecito come un favore, di distruggere tanto le prove che potete avere come la lastra. Non ho bisogno di dirvi come sarei dispiaciuto nel sapere che una sola di quelle tristi effigi potesse essere nota. Sono ancora sofferente e spero d'essere in migliore stato fra qualche giorno: ma in nome del cielo, non lasciate sussistere, per amicizia per me, il risultato di quel momento. [...]" (Lettera di Eugène Delacroix a Nadar, 9 luglio 1858)