Libri di Mori
Estate giapponese
Giusi Quarenghi, Mori
Libro: Libro rilegato
editore: Kira Kira
anno edizione: 2022
pagine: 28
Un album di ricordi d'estate, ogni pagina è poesia. Età di lettura: da 5 anni.
Mettersi al mondo. Educazione al paesaggio per le nuove generazioni
Cepollaro, Mori
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 139
La transizione del concetto di paesaggio da sfondo e decoro a spazio di vita, con il conseguente passaggio dalla centralità del vedere a quella dell’agire e del percepire con tutti i sensi, ci introduce in un campo di straordinario interesse in termini educativi, all’interno del quale connettere temi rilevanti per comprendere il passato, interpretare il presente e progettare il futuro, avendo come principale riferimento la tensione verso una buona vivibilità. Ciò è possibile perché attorno al paesaggio convergono molti temi urgenti della contemporaneità, dalla gestione delle risorse naturali alla qualità degli spazi costruiti, dalla cura del patrimonio culturale al cambiamento climatico. Questo volume è pensato come una guida e come un repertorio di idee per un’educazione al paesaggio all’altezza delle sfide del nostro tempo. La prima parte presenta un quadro teorico e un’ipotesi concettuale di riferimento, che insiste sulla centralità dell’esperienza nei processi di apprendimento e sull’opportunità di superare gli approcci tradizionali al tema, muovendo verso metodi e modelli di lavoro basati sull’esperienza, interdisciplinari, intergenerazionali e interculturali. La seconda parte presenta poi molte attività didattiche, progettate in particolare per le scuole primarie e secondarie di primo grado, utilizzabili sia in classe sia in contesti extrascolastici per riflettere sulle complesse relazioni tra esseri umani e paesaggio.
Le tracce della verità. Metodo scientifico e retorica digressiva nell'età di Francis Bacon
Mori
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2017
pagine: 350
Alla linearità della deduzione aristotelica l'epoca barocca preferisce il modello narrativo e gnoseologico della digressione, dove l'oggetto di analisi è colto con un avvicinamento progressivo e indiretto, servendosi dell'analogia o della metafora. Nel Seicento britannico, pur non mancando espressioni nel campo del romanzo, la digressione si sviluppa in un metodo generale applicabile ad ambiti diversi: una vera e propria temperie culturale di cui l'induzione baconiana è l'esempio più illustre. Se per Bacon il «metodo digressivo» serve all'analisi delle cose (le «res» contrapposte ai «verba»), Thomas Browne applica gli stessi criteri alle singole opinioni («doxa»), riscoprendo l'intrinseca unità di scienza e religione, mentre Robert Burton ordina grazie a un principio egualmente digressivo la storia delle «opinioni» (ossia la tradizione) riguardo alla nozione di malinconia. Raggiunto il suo apice nel pieno Seicento, il metodo digressivo applicato all'ordine della natura cede successivamente il passo al razionalismo illuministico e alla scienza newtoniana. Anziché essere del tutto abbandonato, però, esso diviene un elemento essenziale nella nuova concezione della mente umana. Il metodo digressivo continua così a vivere in Lawrence Sterne, originale interprete della filosofia lockiana e humiana.