Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Paolo Piva

L'abbazia di san Benedetto in Polirone. Un percorso nella storia (1007-1797)

L'abbazia di san Benedetto in Polirone. Un percorso nella storia (1007-1797)

Paolo Piva

Libro: Copertina morbida

editore: Publi Paolini

anno edizione: 2007

pagine: 104

20,00

Arte e architettura medievale

Arte e architettura medievale

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Jaca Book

anno edizione: 2010

pagine: 576

L'opera è composta di due volumi: "Arte medievale. Le vie dello spazio liturgico" e "Architettura medievale. La pietra e la figura".
196,00

Il principio di effettività della tutela giurisprudenziale del diritto dell'Unione europea
28,00

Chiese ad absidi opposte nell'Italia medievale (secoli XI-XII)

Chiese ad absidi opposte nell'Italia medievale (secoli XI-XII)

Paolo Piva

Libro: Libro in brossura

editore: Società Archeologica

anno edizione: 2013

pagine: 116

24,00

L'arte medievale nel contesto 300-1300. Funzioni, iconografia, tecniche

L'arte medievale nel contesto 300-1300. Funzioni, iconografia, tecniche

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2015

pagine: 552

Con un taglio di lettura che analizza funzioni, soggetti e tecniche, e non prevede discussioni su personalità artistiche, cronologie e stile, i contributi del volume fanno emergere il forte radicamento storico dell'arte medievale, cioè il suo contesto. Pur senza carattere di rigida sistematicità, il volume - che non è rivolto a una tipologia di lettore in particolare, ma insieme a studenti, studiosi e cultori della materia - costituisce un ampio sguardo scientifico sul millennio medievale in Occidente.
46,00

Giudice nazionale e aiuti alle imprese fra «public» e «private enforcement»

Giudice nazionale e aiuti alle imprese fra «public» e «private enforcement»

Paolo Piva

Libro: Libro in brossura

editore: Cacucci

anno edizione: 2018

pagine: 272

“Ho cominciato ad occuparmi di aiuti di Stato molto tempo fa, ancora durante la mia tesi di dottorato il cui titolo era, per l’appunto, 'La diretta efficacia delle norme comunitarie in materia di aiuti di Stato'. Ricordo che, all'epoca, le pronunce sul tema potevano contarsi sulle dita di una mano e non erano molto frequenti neppure le pronunce sugli aiuti di Stato in generale, caratterizzate per lo più da un contenzioso intermittente fra la Commissione e gli Stati membri sulla nozione di aiuto, sulle forme di interventi statuali qualificabili come tali e sull'obbligo di cooperazione leale fra l’istituzione comunitaria e gli Stati membri in ‘subiecta materia’, cooperazione basata sostanzialmente sull’art. 4.3 TUE (in allora art. 5 CEE e poi art. 10 CE...” (Dall'introduzione)
30,00

Arte medievale. Le vie dello spazio liturgico

Arte medievale. Le vie dello spazio liturgico

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2019

pagine: 287

Funzioni e «segni» sono elementi interpretativi indispensabili per la lettura storico-artistica di un monumento. Leggendo l'arte medievale, in stretto rapporto con il contesto culturale che l'ha prodotta, questo libro interpreta al meglio la nuova stagione che la storia dell'arte sta vivendo. Senza la relazione con il contesto le chiese medievali, dal tardo-antico al Gotico, rischiano infatti di non essere colte nel loro pieno significato. Nel caso specifico questo contesto è costituito da spazi liturgici che ne svelano orientamento, percorsi, complessi scultorei e pittorici. La funzione più importante di una chiesa, sia questa una costruzione dedicata ad un martire o una grande cattedrale metropolitana, è infatti il culto. Prendendo le mosse dagli studi di De Blaauw sulle prime tre Basiliche Romane, si giunge con questo volume, sontuosamente illustrato da una campagna fotografica realizzata appositamente, cui hanno collaborato insigni studiosi della disciplina, a dare un quadro interpretativo a tutto tondo dell'arte medievale. Se l'orientamento della basilica paleocristiana è spesso quello in direzione dell'altare, come suggeriscono le figure musive di Sant'Apollinare a Ravenna, ancora prima i pavimenti delle aule teodoriane della cattedrale di Aquileia rimandano a direzioni diversificate e a diverse fruizioni degli spazi, che rendono così l'interpretazione complessa e multisfaccettata. Allo stesso modo, lo sguardo delle chiese-santuario non può prescindere dalla ricostruzione del percorso alla tomba del santo, itinerario che sarà gradualmente enfatizzato, attraverso il costruirsi delle cripte a corridoio, specificamente ideate per la visita alle reliquie, fino alla comparsa, in età romanica, delle cripte ad oratorio e dei grandi santuari monumentali. Da questo punto di vista assumono diverso significato anche gli apparati decorativi: dai mosaici, alle sequenze di pitture murali giunte fino a noi, alle sculture di epoca romanica, fino alle vetrate del Gotico. Lungi dall'essere esclusivamente dei messaggi rivolti ai fedeli laici, essi costituiscono il completamento iconografico della funzione liturgica per cui l'edificio è stato costruito. Così, ad esempio, i capitelli istoriati e figurati di epoca romanica, non sono più soltanto dei moniti per i fedeli laici ma, posti anche là dove l'accesso ai laici non era concesso, costituiscono un riferimento alla liturgia e agli atti rituali che vi venivano celebrati, uno specchio dunque de «le vie dello spazio liturgico».
100,00

Pittura murale del Medioevo lombardo. Ricerche iconografiche (Secoli XI-XIII)

Pittura murale del Medioevo lombardo. Ricerche iconografiche (Secoli XI-XIII)

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2019

pagine: 207

Questo libro presenta una raccolta di saggi innovativi sul piano storico-artistico, dedicati ai più importanti cicli di pittura murale dell'alta Lombardia (nei territori di Como, Lecco e Bergamo) fra l'anno Mille e il Duecento. Si tratta di episodi fondamentali della pittura protoromanica e romanica, qui affrontati con un taglio principalmente iconografico, volto a identificare i rapporti fra i soggetti, la liturgia e la committenza. Ciò permette di evidenziare in modo chiaro quanto i soggetti delle pitture interagiscano sempre con l'edificio e la sua funzione e ne costituiscano la «necessaria» integrazione. Questa prospettiva, centrale per un nuovo modo di fare storia dell'arte, è destinata ad affiancare la lettura stilistica, a correggerne gli errori cronologici, per giungere a una strategia d'indagine «globale» che sappia cogliere la novità dell'opera d'arte e il suo contesto, lo stile e le sue ragioni. Nel saggio introduttivo sono esaminati esemplarmente elementi iconografici di «lungo periodo» nella pittura medievale lombarda, individuandone anche le relazioni a «largo raggio» fra Oriente e Occidente. Per la prima volta è indicato il «programma» sotteso alla famosa parete absidale di San Vincenzo a Galliano (Cantù): un'orazione funebre di Ariberto d'Intimiano tradotta in pittura. I non meno noti e fondamentali cicli delle chiese di Civate (Lecco), da leggere in modo coordinato, sono interpretati sulla base del rapporto con lo spazio liturgico e la funzione del Santuario (San Pietro al Monte), ma anche dell'esegesi biblica collegata alle istanze della riforma gregoriana (San Calocero). Fra i ritrovamenti più recenti è annoverato lo studio degli affreschi bergamaschi di San Michele al Pozzo Bianco. Sorprendente è il riferimento ai mosaici delle cupole di San Marco a Venezia nella chiesa castrense o plebana di San Salvatore di Barzanò (Lecco), così come la «trascrizione» in figura dei santi le cui reliquie erano contenute negli altari in San Giorgio in Borgo Vico (Como): una nuova serie di indizi contribuisce a datare gli affreschi di quest'ultima chiesa al xiii secolo e a ricostruirne l'intero programma iconografico.
25,00

Architettura medievale. La pietra e la figura

Architettura medievale. La pietra e la figura

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2023

pagine: 288

Il volume Architettura medievale presenta la storia dell’arte medievale con un approccio innovativo, incentrato sulle origini culturali, sul contesto storico e sui presupposti tecnici delle opere artistiche e architettoniche. L’obbiettivo è quello di restituire il più fedelmente possibile le intenzioni di costruttori, artisti e committenti delle grandi cattedrali, il loro retroterra culturale, il loro orizzonte di significato, le condizioni materiali che definivano il loro agire. L’ideatore del volume, Paolo Piva, ha coinvolto eminenti studiosi italiani e tedeschi che condividono il medesimo approccio metodologico. Ne è risultato un libro capace di offrire illuminanti chiavi di lettura al millenario percorso dell’architettura medievale dal 300 al 1300.
19,90

Marche romaniche

Marche romaniche

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2024

pagine: 288

Le Marche sono formate da una serie di vallate quasi parallele che dalla dorsale appenninica raggiungono l'Adriatico. Il volume percorre le Marche da Nord a Sud, vallata per vallata, città comprese, descrivendo le costruzioni romaniche. Prima viene tracciata la storia del monumento, poi si prosegue con l'analisi dell'architettura e di sculture e affreschi, laddove presenti. Dalla Cattedrale di San Leo, oggi amministrativamente in Emilia Romagna, ad Ascoli Piceno, passando per capolavori assoluti come l'Abbazia di Por-tonovo sul Mare o la Cattedrale di San Ciriaco ad Ancona. Attraverso la campagna fotografica diretta dall'autore, il lettore può ammirare la ricchezza architettonica e artistica del romanico marchigiano, sviluppatosi nell'XI e XII secolo. Un patrimonio non sempre largamente conosciuto, di enorme fascino e di grande impatto paesaggistico: parrocchiali, chiese e abbazie punteggiano il territorio, come Chiaravalle a Fiastra, San Claudio a Chieti e San Pietro sul Monte Conero, e per molti lettori saranno una vera scoperta.
29,90

Lombardia romanica

Lombardia romanica

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2024

pagine: 290

29,90

Lombardia romanica. Volume Vol. 1

Lombardia romanica. Volume Vol. 1

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2017

pagine: 284

Come è noto, la nozione di romanico "lombardo" supera largamente i confini amministrativi dell'attuale Lombardia, a marcare uno dei centri propulsori a raggio europeo del rinnovamento architettonico e artistico dopo l'Anno Mille. Al punto che quasi un secolo fa un grande storico dell'arte americano, Arthur Kingsley Porter, tentando con una monumentale catalogazione sinora insuperata di censirne i monumenti conosciuti, inglobava nel concetto l'intera Italia centro-settentrionale. Per non parlare della diffusione di formule architettoniche e soluzioni decorative, come quella degli archetti pensili, che ne proiettano anche a grande distanza i presunti effetti. Essa ne individua comunque il baricentro, che nella triangolazione tra Milano, Como e Pavia segna i raggiungimenti più alti del fenomeno, oltre a registrare la fitta trama di esperienze diffuse nel territorio, con densità e coerenza non comuni. Quale sia la ragione di tale situazione privilegiata è difficile dire. Si è fatto appello, non impropriamente, alla lunga tradizione di maestranze specializzate nella lavorazione della pietra (estratta dalle vicine cave prealpine) che si è voluta far risalire ai "magistri comacini" di età longobarda (ma si discute ancora sulla corretta etimologia del nome), o meglio ai maestri intelvesi e poi campionesi, che percorsero le strade dell'Italia centro-settentrionale tra il XII e il XIV secolo.
75,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.