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Libri di Pierpaolo Ascari

Fine di mondo. Dentro al rifugio antiatomico da giardino

Fine di mondo. Dentro al rifugio antiatomico da giardino

Pierpaolo Ascari

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2024

pagine: 96

Con l’invasione dell’Ucraina e la distruzione di Gaza, nei nostri notiziari si è improvvisamente rifatta viva una vecchia conoscenza: la bomba atomica. A nominarla sono adesso ministri e presidenti che ancora una volta potranno poi celebrarne la funzione deterrente. Rischiamo così di ignorare quanto la bomba non abbia mai smesso di svolgere anche un secondo tipo di lavoro. Di questo lavoro, a partire dalla vicenda poco nota dei rifugi antiatomici promossi dall’amministrazione Kennedy nei giorni più frenetici della guerra fredda, il libro rende conto attraverso l’analisi della narrativa e del cinema di fantascienza, le fonti storiche e la cronaca di costume, il fumetto e la riflessione filosofica, per giungere alla conclusione che nonostante il loro fallimento commerciale, proprio quei rifugi avrebbero dato una forma compiuta alle proposte di salvezza che continuano a orientare il mondo sempre più pericolante in cui sopravviviamo. Insomma, ecco qua la storia di un incubo che non ha mai abbandonato le nostre vite.
12,00

Continuità e discontinuità nelle forme della cultura. Ediz. italiana e inglese

Continuità e discontinuità nelle forme della cultura. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Bologna University Press

anno edizione: 2023

pagine: 128

L'ipotesi che sorregge la ricerca è che filosofia, letteratura, scienze umane e sociali del Novecento, soprattutto in ambito tedesco, ma non solo, siano state attraversate da una serie di domande che hanno interrogato le modalità con cui le varie forme della cultura e delle culture predispongono la comprensione del nuovo e il suo mostrarsi attraverso configurazioni precedenti. Formule di pathos e migrazione delle immagini, storia dei motivi letterari, filosofia delle forme simboliche e interpretazione figurale si compongono in una ideale connessione di intenti, intrecci, rimandi e conflitti che hanno nell'impresa di Hans Blumenberg una sorta di termine di comparazione e di centro di irraggiamento nelle diverse soluzioni. Per questo, il volume è racchiuso tra due interventi dedicati alla metacinetica delle metafore (A. Haverkamp) e degli orizzonti di senso epocali in Blumenberg (A. Borsari). Entro questa cornice, il libro esplora due possibili direzioni: le prospezioni sulla continuità e la discontinuità scaturite dall'energetica delle Pathosformel di Aby Warburg (A. Pinotti) e dall'affresco storico sull'unità della civiltà letteraria occidentale nella Toposforschung di Ernst Robert Curtius (F. Bertoni); gli scarti di continuità presenti nell'avvento dell'immagine fotografica secondo Siegfried Kracauer (O. Agard), nell'essere del non ancora di Ernst Bloch (M. Latini) e negli anacronismi di Alfred Sohn-Rethel (P. Ascari), nonché nel progetto di atmosferologia di Hermann Schmitz (T. Griffero).
20,00

I luoghi delle merci

I luoghi delle merci

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2022

pagine: 258

L’analisi di ciò che accade negli spazi deputati all’attività commerciale ci consente di stabilire che il valore si determina in rapporto a un’esperienza estetica, anche dei luoghi. Dal grande magazzino ottocentesco fino ai shopping mall contemporanei, la morfologia di questi luoghi risulta un delicato punto di equilibrio tra la volontà di favorire le prestazioni della merce, la rielaborazione dei repertori formali che si sono sedimentati nella storia dell’architettura e l’esito sempre incerto della loro contingenza, caratterizzata dalle medesime tensioni tra artificio e spontaneità che animano qualunque altro spazio rituale. Alla metafora ormai classica della cattedrale, l’esplorazione proposta da questo volume affianca le immagini altrettanto connotate del purgatorio, dell’apocalisse, dell’Eden o del Nuovo Mondo, con l’intenzione di provare a comprendere quali siano le esperienze che si determinano nella dimensione più prosaica e terrena della vita di ogni giorno.
22,00

Espressioni urbane. Muri sconciati, writing e street art

Espressioni urbane. Muri sconciati, writing e street art

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2022

pagine: 146

Cosa stiamo realmente osservando davanti a un intervento di writing o a un'opera di street art? E qual è il rapporto che questi linguaggi intrattengono con un semplice muro imbrattato? Per tentare di rispondere a queste due domande, abbiamo convocato una serie di ambiti disciplinari che spaziano dagli studi culturali alla criminologia critica e al diritto, dall'educativa di strada all'antropologia, dalla storia dell'arte all'analisi degli stili, con l'obiettivo programmatico di alzare lo sguardo rispetto ai regimi discorsivi che trattengono la rappresentazione della città nel campo delle politiche securitarie e delle strategie di estrazione del valore.
14,00

Oggetti contesi. Le cose nella migrazione

Oggetti contesi. Le cose nella migrazione

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2020

pagine: 198

Per diventare cose, ha scritto una volta Remo Bodei, gli oggetti devono assumere una valenza soggettiva, emergendo dal campo di forze che se ne contendono il significato. Il caso più emblematico di questa emersione rimane probabilmente quello dello smartphone, il cui avvistamento tra le mani di un migrante prelude spesso allo sfogo di retoriche xenofobe e razziste. Al lato opposto della contesa, internet risulta invece il medium diasporico per eccellenza, perché solo nel cyberspazio è possibile accorciare le distanze che separano chi parte da chi rimane e coloro che partono tra di loro, trasformando dispositivi come la parabola satellitare o il telefono in un "frammento di casa". Gli anziani che tengono a portata di mano cellulari, telecomandi, orologi, libri e interruttori riconoscono a tali dispositivi la medesima funzione, attribuendo a determinati oggetti la capacità di preservare un regime di "sicurezza ontologica". Il presente volume, allora, si potrebbe anche intendere come un tentativo di preservare la traccia delle cose occultate dalle gerarchie di classe, di razza e di genere che ne forzano l'oggettivazione.
18,00

Corpi e recinti. Estetica ed economia politica del decoro

Corpi e recinti. Estetica ed economia politica del decoro

Pierpaolo Ascari

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2019

pagine: 134

Le politiche per il decoro occupano da qualche tempo una posizione di punta nelle strategie per il governo dei comportamenti e delle diseguaglianze sociali. Apparentemente il divieto di stendere il bucato alle finestre o di coricarsi sulle panchine di un parco sembrerebbe rinviare al confine tra le prerogative del giudizio estetico e i problemi di ordine morale, ma osservate più da vicino tutte queste proibizioni si rivelano il prolungamento della guerra ai poveri e delle politiche migratorie con altri mezzi. Quelle che il decoro bandisce sono le impronte urbane della classe e della razza, la memoria vivente di una città sufficientemente porosa da lasciar intravvedere gli aspetti meno neutrali del paesaggio connaturato al potenziamento della rendita e del profitto. Delle pessime ragioni della pubblica decenza, dunque, è possibile tratteggiare un'economia politica che attraverso la formazione ottocentesca dei quartieri operai in Inghilterra, l'urbanistica coloniale di Algeri, gli uffici di collocamento nella Berlino degli anni Trenta, l'Italia delle migrazioni interne, gli Stati Uniti della tolleranza zero e i centri deputati allo smistamento dei migranti non ha mai smesso di assegnare allo spazio il compito di molestare e colpevolizzare le vite degli sconfitti. Ma il senso di queste molestie emerge in tutta evidenza attraverso l'analisi di quanto accade sui boulevard del Secondo Impero, dove all'allontanamento dei soggetti sgraditi dovevano innanzitutto corrispondere la produzione dei bisogni, i desideri e l'esperienza corporea dei soggetti conformi. Le politiche per il decoro, allora, si potrebbero definire forme di "recinzione percettiva", misure di intervento sulla realtà percepita che delle vecchie enclosure trattengono la valenza sia predatoria che disciplinare, alimentando la percezione dell'insicurezza.
13,00

Attraverso i confini. Lettura, storia ed esperienza estetica in Stendhal e Flaubert

Attraverso i confini. Lettura, storia ed esperienza estetica in Stendhal e Flaubert

Pierpaolo Ascari

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2018

pagine: 112

Julien Sorel ed Emma Bovary muoiono perché hanno letto certi libri: c'è pochissimo da scherzare! Senza i memoriali di guerra o i romanzi d'amore le loro vite sarebbero state diverse o, per meglio dire, non sarebbero mai esistite. Chi le ha immaginate, quindi, non avrebbe mai sottoscritto le parole con cui Italo Calvino stabiliva che “all'interno dei libri l'esperienza è sempre possibile, ma la sua portata non si estende al di là del margine bianco della pagina”. La fiducia di Stendhal e Flaubert nell'esistenza di un passaggio segreto che conduca il lettore alla scoperta del mondo è incrollabile: per questo l'attraversamento di quel confine si rivela non solo possibile, ma necessario.
12,00

Ebola e le forme

Ebola e le forme

Pierpaolo Ascari

Libro: Copertina morbida

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2016

pagine: 128

Mentre in Africa Occidentale la febbre emorragica uccideva migliaia di persone, in alcuni villaggi della Guinea Forestale e negli slum di Monrovia si diffondeva uno slogan: "Ebola non esiste". Eppure il virus era lì, davanti agli occhi di tutti. Cosa stava accadendo? Si trattava di una storia di altri tempi, come sostenevano in vario modo i commentatori europei, oppure l'inconscio coloniale tendeva a esorcizzare una realtà molto più vicina e contemporanea? Forse si poteva ricavare dalla cronaca l'oggetto per un'inchiesta filosofica, che a partire dal focolaio dell'epidemia conducesse al cuore stesso della modernità, dove il "sogno politico della peste" non ha mai smesso di organizzare uno specifico rapporto tra le tecnologie di governo e le forme di soggettivazione. Attraverso le analisi di Fanon, Foucault, Debord e Derrida, ricorrendo spesso alla rappresentazione letteraria del contagio, questo libro conferisce alla ribellione dell'Africa Occidentale un valore storico, che non investe solo il piano del "nostro modo di fare affari" ma ne interpreta la consistenza politica, accorciando le distanze apparentemente continentali che separano i dannati della terra dai populismi europei, dai loro show e dalla nostra esperienza del tempo.
14,00

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