Libri di Roberta Valtorta
Europa Europa
Marco Zanta, Roberta Valtorta
Libro
editore: Vianello Libri
anno edizione: 2004
pagine: 80
Mappa-mondo. Fotografie di dieci paesi in Sicilia-Photographs of ten sicilian towns
Libro: Libro rilegato
editore: Dario Cimorelli Editore
anno edizione: 2024
pagine: 152
Il volume e il progetto, tra i vincitori di Strategia Fotografia 2023 - progetto promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per acquisizione, produzione, conservazione e valorizzazione della fotografia e del patrimonio fotografico italiano - presentano un’inedita relazione tra la collezione dell’Accademia di Belle Arti di Palermo e la fotografia. Dieci mappe antiche, conservate a Palazzo Butera (Palermo), dialogano con le fotografie realizzate da Giorgio Barrera, Martina Della Valle, Sebastiano Raimondo, Moira Ricci, Sandro Scalia, Maria Vittoria Trovato, accompagnate dai testi di Claudio Gulli, Monica Maffioli e Roberta Valtorta.
Il pensiero dei fotografi. Un percorso nella storia della fotografia dalle origini a oggi
Roberta Valtorta
Libro
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: 308
Il volume è un percorso storico-critico attraverso le molte trasformazioni che l'idea di fotografia e la pratica della fotografia, talvolta coincidenti con veri e propri movimenti, hanno vissuto dalle origini ottocentesche fino all'attuale svolta digitale. Il libro trova il suo punto di forza in un'impostazione agile e intende porsi come testo di orientamento e di riferimento nello stabilire una possibile periodizzazione della storia della fotografia e delle sue idee. Ciascun capitolo non indugia in descrizioni ed elencazioni di nomi o dati, non "racconta" la storia della fotografia, ma analizza criticamente un momento storico nel quale si manifesta e prende forma un prevalente concetto di fotografia attraverso le produzioni degli autori più rilevanti, in connessione con gli sviluppi sociali e culturali che caratterizzano il momento. Ogni capitolo è completato da una sintetica antologia di scritti di fotografi, esperti della disciplina o intellettuali che ne hanno trattato, le cui idee hanno caratterizzato il periodo preso in esame. Così che le diverse idee e riflessioni sulla fotografia possano essere ascoltate dalla voce stessa dei protagonisti. Con una forte attenzione alla contemporaneità, lungo tutto lo svolgersi del discorso l'accento è posto sulla fotografia come forma d'arte, poiché l'assunto del testo è che la fotografia sia una forma d'arte in fieri.
Cesare Colombo-Milano. Veduta interna. Fotografie (1953-1990)
C. Stajano, Roberta Valtorta
Libro: Copertina morbida
editore: Alinari IDEA
anno edizione: 2010
pagine: 160
Joachim Schmid e le fotografie degli altri
Roberta Valtorta
Libro
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2012
pagine: 80
Joachim Schmid (Balingen, 1955), paradossalmente soprannominato “il fotografo che non fotografa”, lavora con la fotografia dai primi anni ottanta senza produrre alcuna immagine propria. «Nessuna nuova fotografia finché non siano state utilizzate quelle già esistenti!» ha infatti dichiarato nel 1989 in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’invenzione di questo mezzo espressivo, un principio a cui è rimasto fedele fino a oggi. In un’odierna “civiltà dell’immagine” caratterizzata da una crescente proliferazione di fotografie, ai limiti dell’assuefazione e del non-senso, Schmid ha deciso di sospendere la produzione e di limitarsi a cercare, raccogliere e riutilizzare fotografie già esistenti e scattate da altri. Un materiale sconfinato che include anche figurine, inviti di mostre, manifesti, cartoline, immagini trovate ai mercatini delle pulci o negli archivi, immagini scaricate da siti Internet e social network. L’artista tedesco le preleva dal grande flusso della comunicazione contemporanea, le archivia, se ne appropria, le associa tra loro, talvolta manipolandole, in cerca di nuovi possibili significati. Collezionista, entusiasta del riciclaggio, catalogatore ed ecologista piuttosto che fotografo, dunque, Schmid ha lasciato il segno nel dibattito teorico in merito a questo mezzo espressivo fondendo nella sua posizione due temi fondamentali dell’arte contemporanea: da un lato l’idea del readymade duchampiano, dall’altra quella della “morte dell’autore” formulata da Roland Barthes. Avendo indagato tutte le pratiche fotografiche diffuse a livello di massa e tutti i diversi linguaggi a esse connessi, Joachim Schmid è probabilmente la persona che negli ultimi decenni ha visto, ma soprattutto utilizzato, più immagini di ogni altro uomo al mondo. E così il suo nuovo, ironico motto oggi è: «Per favore non smettete di fotografare».
Storia di un viaggiatore
Roberto Salbitani
Libro: Libro in brossura
editore: Postcart Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 216
Mimmo Jodice
Roberta Valtorta
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2013
pagine: 224
Mimmo Jodice (Napoli, 1934) è uno dei fotografi italiani più noti a livello internazionale. Dalle sperimentazioni degli anni sessanta-settanta all'indagine della realtà sociale napoletana, dalla rivisitazione in chiave metafisica dell'ambiente urbano alla riflessione sull'arte, l'architettura classica e l'antica cultura del Mediterraneo, dalla lettura delle grandi metropoli del mondo alla recente ricerca del vuoto e dell'attesa nel paesaggio marino, la sua opera è tra le più intense e profonde del panorama contemporaneo.
Cambia menti. Quattro storie contemporanee
Roberta Valtorta
Libro
editore: Museo Fotografia Contemporanea
anno edizione: 2015
pagine: 48
Il Museo di Fotografia Contemporanea presenta una mostra dedicata al tema diversità/inclusione attraverso quattro ricerche del collettivo di fotografi indipendenti Cesura. L'iniziativa è organizzata in collaborazione con RS Components, un'azienda che ha fatto della responsabilità sociale d'impresa un tratto distintivo della propria identità. Le quattro storie raccontate da Arianna Arcara, Gabriele Micalizzi, Alessandro Sala, Luca Santese, del collettivo Cesura, sono profondamente attuali, toccano problemi importanti della nostra complessa società contemporanea, affrontano il tema delicato della capacità di cambiare se stessi e il mondo che ci circonda attraverso scelte precise e comportamenti improntati alla civiltà e al rispetto degli altri.
Paolo Gioli. Transfer di volti dell'arte. Ediz. italiana e inglese
Roberta Valtorta
Libro: Libro in brossura
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2018
pagine: 80
Nella prima metà degli anni Ottanta Paolo Gioli (Sarzano di Rovigo, 1942) dedica una serie di opere ad alcuni pittori del Rinascimento (dal Pollaiolo a Cranach, da Signorelli a Mantegna, da Piero della Francesca a Dürer, da Caravaggio a Raffaello a Donatello). Utilizza a questo scopo la Polaroid, declinata nei suoi molteplici e inattesi aspetti materici e cromatici. La Polaroid infatti, nota soprattutto per il suo attraente effetto di unicità-istantaneità, presenta una grande versatilità tecnica e una complessità chimica profonda e quasi misteriosa. Catalogo dell'omonima mostra al Museo Poldi Pezzoli, Milano 2018.
Giostre. Storie, immagini, giochi. Catalogo della mostra (Rovigo, 23 marzo-30 giugno 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 200
Il volume racconta - attraverso la fotografia, la pittura, la grafica e i giocattoli - il fascino immediato e intramontabile delle giostre. Le diverse interpretazioni visive sono giocose e anche malinconiche, e ci conducono in una dimensione della memoria che parla dell'infanzia, del tempo che passa, del nostro destino. Le giostre affondano le radici negli antichi giochi rituali delle società contadine, che una lunga evoluzione ha trasformato nelle moderne attrazioni ipertecnologiche. Insieme alla Commedia dell'Arte, al teatro dei burattini e delle marionette, e al circo, il luna park è uno degli spettacoli popolari itineranti la cui storia inizia con le antiche fiere. Queste - luoghi di commercio ma anche di divertimento, movimentati da artisti ambulanti, indovini, acrobati - con la Rivoluzione industriale di fine Settecento e poi, con il clima del Positivismo, mutano aspetto, utilizzando sempre di più la tecnologia per attrarre e coinvolgere il pubblico. Le grandi Esposizioni universali di fine Ottocento, nate per presentare le novità dell'industria, si tramutano in veri e propri parchi di divertimento: con uno scatto tecnologico appaiono i giochi meccanici, le altalene, le giostre. Nel corso del Novecento i parchi di divertimento diventano "luna park" - dal nome del parco di Coney Island (1903) - completamente meccanizzati e, successivamente, informatizzati.
Vincenzo e Francesco Radino. Dialogo familiare
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2021
pagine: 184
Questo volume riunisce l'opera pittorica di Vincenzo Radino (Rapolla, Potenza, 1914, Milano 1988), un pittore appassionato e sapiente, quasi sconosciuto al pubblico, e l'opera fotografica di Francesco Radino (Bagno a Ripoli, Firenze, 1947), suo figlio, uno dei più noti e stimati fotografi italiani contemporanei. Scrive Francesco Radino: “Andavo spesso a trovare mio padre nello studio dove si rinchiudeva in silenzio la sera ed era bello osservare il suo lavoro tenace e malinconico, il suo comporre – su tele spaventosamente vuote – immagini che via via prendevano forma attraverso un rito magico e sorprendente. Erano nature morte, paesaggi, corpi di donna, che nascevano per incanto dai misteriosi sentieri della fantasia per poi riemergere, attraverso i suoi occhi socchiusi, in forme insolite e a volte incomprensibili al mio sguardo. [...] Da lui ho appreso dell'esistenza delle molteplici forme sovente nascoste e in attesa di essere svelate”. Pittura e fotografia sono strumenti di lavoro diversi e grande è stato il dibattito sulle influenze reciproche tra le due arti. Questo volume non intende creare un confronto tra pittura e fotografia ma mettere in luce alcuni momenti di vicinanza tra Vincenzo e Francesco Radino, come il forte legame con la terra, l'amore per la natura, l'attitudine a osservare le forme e le materie del mondo per penetrarne la complessità e i significati.