Libri di Rosalia Peluso
Humanity. Tra paradigmi perduti e nuove traiettorie. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2023
pagine: 368
Umano, postumano, transumano, antropocene, animalità, relazione mente-corpo, intelligenza artificiale, diritti umani e inclusione, humanitas e umanesimo: queste le aree tematiche di indagine dei saggi che compongono il secondo dei due volumi di Humanity. L’analisi che ne deriva fotografa un’umanità che – dalla modernità alla contemporaneità – si trova in continuo transito tra paradigmi perduti e nuove traiettorie. Le attuali emergenze umanitarie, i frequenti disastri ambientali, le non più avveniristiche ibridazioni tra umano e tecnica impongono un costante e rinnovato ripensamento delle condizioni e dei limiti a cui è esposta la nostra esistenza. La riflessione filosofica ed etico-politica sull’umano si situa, oggi, in una complessa e articolata scena di mondo: qui essa incontra il versante dell’arte o, più in generale, dell’estetico. Proprio risalendo alle origini del moderno, si possono trarre spunti per un rilancio critico del progetto umano, di un nuovo umanesimo finalmente depurato da retaggi ideologici e ipoteche metafisiche.
Poesia e filosofia all'ombra della shoah
Vittorio Calef
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2022
pagine: 120
In una prosa intitolata Per collezionisti poveri, Walter Benjamin ha scritto che esistono libri che non occupano più di due centimetri nello scaffale di una libreria e, ciò nonostante, hanno saputo rappresentare il loro tempo meglio di monumentali “opere complete”. È questo genere di “collezionismo povero” che a suo giudizio andrebbe promosso: la riscoperta di «libri invecchiati» «che attendono inermi il collezionista che dia loro asilo». In questo tipo di collezionismo, assunto come principio metodologico e teorico, si inserisce la produzione in versi e in prosa di Vittorio Calef (1919-1964). I “due centimetri” di Calef hanno avuto un titolo: L’acqua e le foglie, una raccolta poetica uscita nel 1947, pubblicata in duecentocinquanta esemplari numerati, con disegni di Leonor Fini e Renato Guttuso. Si tratta di un’autentica meditazione poetica sulla ebraicità, «suggello della scabrosa, talvolta sgradevole imperfezione del nostro tempo». La maggior parte delle poesie qui ristampate sono tratte da questa raccolta, dove compaiono anche due prose “metafisiche”, una delle quali, Il diluvio, è un intenso dialogo interiore con Giovanni Gentile sul senso della storia. Col filosofo dell’attualismo Calef si era laureato nell’anno accademico 1940/41 su Aspetti della polemica esistenzialistica contro l’hegelismo (Kierkegaard, Heidegger, Jaspers). La tesi, riprodotta in appendice al presente volume, entra nel vivo del dibattito sull’esistenzialismo allora nascente in Italia. Calef è stato inoltre assistente di Gentile all’Istituto di Filosofia di Roma, collaboratore all’Enciclopedia Italiana, alle edizioni delle opere di Leonardo da Vinci e di Giuseppe Pitrè, redattore del «Giornale critico della filosofia italiana»: tutto ciò nell’ombra, a causa della sua origine ebraica. Dopo la guerra si dedica alla politica e al giornalismo e fonda il giornale «Il Punto», organo in contatto con le più prestigiose testate internazionali e fautore della riunificazione dei socialismi e del dialogo tra la Sinistra e il cattolicesimo.
Rosa Luxemburg
Hannah Arendt
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 138
Nata in una famiglia di socialisti ed ebrei assimilati, Hannah Arendt crebbe nel culto di Rosa Luxemburg. La stesura del suo capolavoro, Le origini del totalitarismo (1951), e del saggio Sulla rivoluzione (1963) fu l'occasione per avviare un confronto inedito con l'opera di Rosa Luxemburg, che le rivelò tasselli sconosciuti della sua poliedrica personalità. Lo scritto arendtiano, qui riproposto in una nuova traduzione, evidenzia la relazione tra le idee di queste due "donne in tempi bui": la diffidenza nei confronti dei movimenti di emancipazione femminile, i limiti dell'internazionalismo di fronte all'emergere della questione nazionale, il maniacale bisogno di protezione della sfera intima, l'esigenza di stabilire metri di equità nel mondo, la necessità di confrontarsi con Marx, l'ansia di preservare l'autentico spirito rivoluzionario insieme al dovere storico e politico di indicare limiti e criticità della prassi rivoluzionaria del XX secolo.
Scritti per «Criterio»
Raffaello Franchini
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2021
pagine: 488
Il libro raccoglie gli articoli pubblicati da Raffaello Franchini sulla rivista «Criterio», da lui diretta tra il 1983 e il 1990. Sotto la sua direzione la testata fondata da Carlo Ludovico Ragghianti nel 1957 si tramuta da "mensile di cultura, politica e società" in una rivista di filosofia. I diversi contributi, editoriali, recensioni, relazioni a congressi, sono spesso legati a dibattiti in corso - risuona in queste pagine la polemica di Franchini contro il "pensiero debole" e le "filosofie di successo" - ma non mancano interventi più speculativi, spesso scritti paralleli a volumi già editi o altri in gestazione. Il lettore avrà modo di penetrare nel laboratorio teoretico dell'ultimo Franchini, dove, ad esempio, è ripresa e ulteriormente approfondita l'idea di progresso, articolata nel contesto di una "teoria della previsione" per meglio esaminare le istanze prospettiche della conoscenza in quanto giudizio storico. Anche gli "Scritti per «Criterio»" collaborano a comporre, assieme ad altri più noti titoli dell'autore, quel mosaico di esercizi di teoresi che per Franchini è stata l'idea di logica filosofica, chiamata a dar prova di sé sugli incerti territori della storia.
Humanity. Tra paradigmi perduti e nuove traiettorie. Volume Vol. 1
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 463
Umano, postumano, transumano, antropocene, animalità, relazione mente-corpo, intelligenza artificiale, diritti umani e inclusione, humanitas e umanesimo: queste le aree tematiche di indagine dei saggi che compongono il primo dei due volumi di Humanity. L’analisi che ne deriva fotografa un’umanità che – dalla modernità alla contemporaneità – si trova in continuo transito tra paradigmi perduti e nuove traiettorie. Le attuali emergenze umanitarie, i frequenti disastri ambientali, le non più avveniristiche ibridazioni tra umano e tecnica impongono un costante e rinnovato ripensamento delle condizioni e dei limiti a cui è esposta la nostra esistenza. La riflessione filosofica ed etico-politica sull’umano si situa, oggi, in una complessa e articolata scena di mondo: qui essa incontra il versante dell’arte o, più in generale, dell’estetico. Proprio risalendo alle origini del moderno, si possono trarre spunti per un rilancio critico del progetto umano, di un nuovo umanesimo finalmente depurato da retaggi ideologici e ipoteche metafisiche. Con saggi di Agostino Cera, Danielle Cohen-Levinas, Carmelo Colangelo, Marco Di Capua, Viviana Farina, Giusi Furnari Luvarà, Fabiana Gambardella, Gianluca Giannini, Giuseppe Giordano, Antonello Giugliano, Jérôme Lèbre, Manuela Macelloni, Paola Martino, Valentina Mascia, Paolo Augusto Masullo, Eugenio Mazzarella, Fabrizio Meroi, Paolo Piccari, Anna Pia Ruoppo, Marco Russo, Salvatore Tedesco, Luca Vanzago, Massimo Villani, Renata Viti Cavaliere, Andrea Zanella.
La religione della libertà e altre conferenze americane su Europa e umanismo
Lauro De Bosis
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2020
pagine: 140
Il volume raccoglie alcuni scritti saggistici di Lauro de Bosis (1901-1931), già tradotti e pubblicati nel 1948 da Gaetano Salvemini, con note di Mario Vinciguerra, per la collana “Biblioteca Leone Ginzburg (Documenti e studi per la storia contemporanea)” dell’editore De Silva di Torino. È arricchito inoltre da un’appendice con le lettere finora inedite indirizzate da de Bosis a Benedetto Croce tra il 1924 e il 1930. Il titolo del libro riproduce quello scelto da Lauro per una delle sue conferenze americane, chiaramente ispirato alla “Storia d’Europa nel secolo decimonono” di Croce, che de Bosis fece in tempo a leggere negli Atti della Accademia di Scienze Morali e Politiche dove apparvero nella primavera del ’31 alcune anticipazioni, e in modo particolare il primo capitolo dell’opera:” La religione della libertà”. Si intende in questo modo richiamare l’attenzione su una straordinaria figura di antifascista prossima a scivolare nell’oblio, sulla sua leggendaria fama di violatore del cielo fascista di Roma, sulle idealità e sulla filosofia in cui metteva radici la sua azione, sulla sua matura statura di oppositore ad ogni forma di totalitarismo – di destra e di sinistra –, sulla sua lodevole funzione di ambasciatore della “civiltà italiana” negli Stati Uniti, sulla sua lungimirante intelligenza cosmopolitica e internazionalistica, anticipatrice per molti versi del futuro europeismo. Prose lucide e vibranti, realistiche e epiche al tempo stesso, a testimonianza del valore ideale della “civiltà italiana” ancora oggi tutelata dalla Lauro de Bosis Postdoctoral Fellowship istituita presso la Harvard University.
19 domande su Benedetto Croce. Idealismo e altre idee
Rosalia Peluso, Valeria Noli
Libro: Libro in brossura
editore: Società Dante Alighieri
anno edizione: 2017
Intervista a Rosalia Peluso.