Libri di Samir Kassir
Primavere. Per una Siria democratica e un Libano indipendente
Samir Kassir
Libro: Libro in brossura
editore: Mesogea
anno edizione: 2006
pagine: 264
Si tratta della traduzione di un volume, pubblicato nel giugno 2004, in cui, attraverso la raccolta di parte dei pungenti editoriali che scriveva regolarmente sulla prima pagina di «al-Nahar», Samir Kassir sviluppa la sua lunga riflessione sulle complesse relazioni tra Siria e Libano e delinea un approccio democratico alle problematiche del mondo arabo contemporaneo. "Kassir, a differenza di molti, non si concede dietrologie o vittimismi" scrive Gabriele Romagnoli su "Repubblica" il giorno dopo l'assassinio dell'autore, "Non è in affari con nessuno. Non punta a una carriera politica. Scrive quello che pensa."
L'infelicità araba
Samir Kassir
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: IX-91
La riflessione di Kassir sulla condizione araba muove dalla necessità che siano gli stessi arabi ad assumere consapevolezza del proprio declino: un declino prima di tutto civile e culturale, risultato di una reazione sbagliata all'irruzione della modernità in quel mondo. Occorre reagire all'immobilismo dello spirito civile, guardando senza nostalgia ai momenti più vitali della storia araba e assumendo pienamente la sfida della modernizzazione e della democrazia. Kassir è stato assassinato il 2 giugno 2005 da un commando terrorista a Beirut, dove viveva e lavorava come giornalista del quotidiano «An Nahar».
Beirut. Storia di una città
Samir Kassir
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 697
Da sempre Beirut, tra i bagliori di una città aperta - orientale e occidentalizzata, cristiana e musulmana, moderna ma profondamente radicata in una storia che ha visto passare Pompeo, Saladino, i Pascià Jazzar e Ibrahim e gli incubi di un luogo esposto di continuo alla guerra, con i suoi abitanti di svariata provenienza, i suoi scrittori e artisti, i suoi contrasti ed eccessi, continua ad alimentare l'immaginario più variegato. Restituendo alla città i mille volti della sua storia, Kassir racconta le grandi contraddizioni della prima metropoli del mondo arabo. Spesso idealizzata in passato per lo scenario felice e la natura lussureggiante, nella seconda metà del Novecento Beirut vive la sua età dell'oro, ponendosi al centro di interessi economici che superano i confini della piccola Repubblica Libanese. Al proprio potere di attrazione la città sottomette i vicini arabi: Beirut con la sua dolce vita rappresenta l'Occidente più vicino. Ed è allo stesso tempo luogo di ritrovo di esuli e intellettuali, fucina di idee e crogiolo di lingue e di culture. Tutto questo subirà una prima battuta d'arresto nel 1967 con la guerra dei sei giorni, per spegnersi del tutto nel 1975, quando il nome Beirut diventa sinonimo di guerra civile. Quindici anni di bombe e sangue che squarciano i muri e gli animi e riempiono i giornali, orfani della guerra del Vietnam. Estroversa e cosmopolita nella prosperità, la città lo sarà anche nella rovina, diventando il teatro della prima guerra evento televisivo.

