Libri di Sigfrido Ranucci
Il labirinto del Mostro di Firenze
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 616
Diciassette anni di omicidi, più di cinquanta di indagini: il caso del Mostro di Firenze continua a essere un enigma che inquieta e intriga. Nonostante le sentenze della giustizia italiana, la vicenda rimane solo parzialmente risolta e lascia aperti quesiti cruciali e terribili. In questo volume corale, storici, scienziati, giuristi, inquirenti e ricercatori indipendenti si uniscono per affrontare le questioni ancora insolute: come si è realmente giunti al collegamento con il delitto del ’68? Ci sono segreti nascosti nelle indagini di Perugia? È davvero possibile, con le tecnologie attuali e attraverso analisi genetiche mai tentate prima, scoprire pezzi mancanti di verità? E ancora, conosciamo davvero la turbolenta vita di Pietro Pacciani, il contadino che è stato al centro dell’immaginario collettivo, dipinto ora come brutale assassino, ora come perfetto capro espiatorio di una storia di sangue più grande di lui? Questo libro, come un prezioso filo di Arianna, guiderà il lettore attraverso i meandri più oscuri del “Labirinto del Mostro di Firenze”. Un viaggio cupo e avvincente in cui si fondono scienza e indagini, esoterismo e vita rurale toscana, voyeurismo ed eversione nera, offrendo una chiave per esplorare gli insondabili misteri che ancora avvolgono la saga criminale più controversa della storia italiana.
La scelta
Sigfrido Ranucci
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 324
Sigfrido Ranucci è uno di quegli uomini che coincidono in modo assoluto con il lavoro che si sono scelti. Insieme alla sua équipe di Report – programma televisivo amatissimo e odiato, uno dei baluardi del giornalismo d'inchiesta in Italia – ogni giorno si dedica a vagliare informazioni, collegare eventi, ascoltare voci per decidere come raccontare le notizie che qualcuno vorrebbe rimanessero sotto silenzio. La forza di Report è nella semplicità della scelta: offrire ai cittadini il romanzo crudo dei fatti attraverso un rigoroso lavoro di ricerca, anche quando la strada è irta di pericoli che toccano le vite personali dei giornalisti. Per la prima volta Ranucci racconta il cammino che lo ha condotto sin qui; lo fa scegliendo alcune inchieste fondamentali di cui svela i retroscena, ma anche evocando figure – come suo padre, atleta e finanziere di grande carisma, e il suo maestro Roberto Morrione, fondatore di Rai News 24 – che hanno forgiato in lui la capacità di portare fino in fondo ogni scelta: perché fare giornalismo sul campo significa prendere decisioni che cambiano per sempre il corso delle cose, in senso intimo e collettivo. Da queste pagine emerge l'autoritratto coraggioso di un uomo che, nonostante la pressione costante della realtà nei suoi aspetti più duri, non cede al cinismo, non smette di chiedersi e di chiederci: “Qual è la scelta giusta?”. E di trovare ogni volta la risposta, per rispettare la promessa che lo lega a un pubblico che ha ancora a cuore la legalità e la giustizia sociale.
La grande inchiesta di Report sugli antibiotici. Perché non funzionano più
Giulio Valesini, Cataldo Ciccolella
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2023
pagine: 272
Dopo lo scoop sul piano pandemico vecchio di quasi vent'anni e mai aggiornato, che ha segnato tragicamente la risposta italiana al Covid-19, la squadra di Sigfrido Ranucci, grazie al lavoro investigativo dei giornalisti Cataldo Ciccolella e Giulio Valesini, scoperchia un tema gigantesco che rischia di ipotecare il nostro futuro: l'antibiotico-resistenza, ovvero il fatto che i batteri stanno diventando sempre più forti. A causa dei nostri comportamenti, gli antibiotici non funzionano più. “Se perdiamo l'efficacia degli antibiotici, perdiamo buona parte della medicina moderna” mette in guardia nel libro Evelina Tacconelli, fra i massimi esperti in Italia. Ed è esattamente quello che sta succedendo e che questo libro rivela con documenti inediti, testimonianze preziose di esperti italiani e internazionali, ma anche storie dolorose e incredibili di persone comuni, che ci riguardano perché potrebbero essere quelle di ognuno di noi. “Siamo di fronte a una nuova pandemia, colpevolmente trascurata” sottolinea Sigfrido Ranucci nell'introduzione. Nel frattempo le multinazionali farmaceutiche, con azioni di lobbying sempre più invasive, cercano di orientare la nuova legislazione europea sui farmaci. Tutto in nome del profitto. Sta accadendo proprio in questi mesi e nel silenzio generale. Il libro lo racconta portandoci nelle stanze più riservate in cui si prendono le decisioni che interessano noi e il nostro futuro. Un'inchiesta importante, ricca di informazioni e carica di passione, che onora il giornalismo investigativo. Introduzione di Sigfrido Ranucci.
Il patto. La trattativa Stato e mafia nel racconto inedito di un infiltrato
Nicola Biondo, Sigfrido Ranucci
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2022
pagine: 368
Luigi Ilardo è per tutti un boss temuto e rispettato, Michele Riccio un colonnello dei carabinieri con un nome di copertura. Si incontrano come due fantasmi, soprattutto di notte, tra il 1994 e il 1996. La loro missione è la cattura di Bernardo Provenzano. Per farlo cadere nella rete organizzano summit, scambiano lettere, pianificano strategie. Ma il boss è imprendibile, ha alle spalle mastini potenti che lo informeranno del doppio gioco. Sembra un film ma è una storia vera. Un infiltrato dentro Cosa nostra negli anni delle stragi e all'inizio della Seconda repubblica. Un libro che fa toccare con mano il disegno ignobile della trattativa.
La grande inchiesta di Report sulla pandemia
Cataldo Ciccolella, Giulio Valesini
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 350
Questo libro è il risultato di un lavoro investigativo durato circa due anni, ora finalmente a disposizione dei lettori, con dettagli esclusivi, testimonianze inedite e un racconto incalzante che somiglia in molti passaggi alla sceneggiatura di un film, tra fonti coperte, e-mail che nessuno avrebbe dovuto scoprire, dossier misteriosamente scomparsi, manovre diversive e colpi di scena. Report è da sempre la trasmissione che non piace al potere, l'inchiesta sulla pandemia fotografa alla perfezione il perché. Quattro puntate, alcune delle quali hanno fatto il giro del mondo finendo sulle prime pagine dei principali giornali internazionali e rivelando un groviglio di interessi, complicità, negligenze e coperture istituzionali di altissimo livello. La grande inchiesta di Report sulla pandemia restituisce anche il fuoriscena dell'indagine, gli appostamenti, le interviste negate, le tecniche investigative e la determinazione degli autori, insieme a Sigfrido Ranucci, nel non mollare mai, seguendo fino in fondo la pista del piano pandemico, l'intuizione da cui tutto ha avuto inizio. In questa storia si muovono colletti bianchi, dirigenti ministeriali, alti funzionari dell'Oms, ricercatori sconosciuti che improvvisamente, grazie a Report, hanno loro malgrado una vasta esposizione mediatica, magistrati impegnati a cercare le responsabilità nella gestione della pandemia ma anche personaggi in prima linea nella grande partita dei vaccini, che nasconde conflitti d'interessi che non possono essere taciuti. Ampio spazio è dedicato all'oggi, al nuovissimo piano pandemico allestito in fretta e furia dai dirigenti della Salute. Un occhio è puntato alle lezioni apprese per prepararci al futuro, sempre grazie a un lavoro investigativo sul campo e al racconto di quella che a tutti gli effetti è un'altra emergenza sanitaria mondiale, l'antibiotico-resistenza. Non possiamo, di nuovo, farci trovare impreparati. Prefazione di Sigfrido Ranucci.
Trilogia dei vinti:L'innaffiatore del cervello di Passannante-Petrolio-FIATo sul collo
Ulderico Pesce
Libro: Libro rilegato
editore: Lilitbooks
anno edizione: 2022
Prefazione di Sigfrido Ranucci.
I padroni del vaccino. Chi vince e chi perde nella lotta contro il Covid-19
Manuele Bonaccorsi, Claudio Marciano
Libro: Libro rilegato
editore: Piemme
anno edizione: 2022
pagine: 313
Molti leader mondiali hanno definito i vaccini anti-Covid «un bene comune», spesso aggiungendo i termini «accessibile, equo, economico». Il risultato è che oggi il vaccino non è accessibile, non è diffuso equamente, non è economico. E, soprattutto, non è pubblico. No vax, sì vax: l'intero dibattito italiano si è concentrato su questa alternativa secca, che esclude ogni dubbio, domanda, confronto. Certo i vaccini stanno salvando milioni di vite, ma quali vaccini, controllati da chi e distribuiti secondo quali criteri? Chi vince e chi perde nella lotta al Covid-19? Il giornalista di Report Manuele Bonaccorsi e il sociologo Claudio Marciano rispondono a queste domande, indagando a fondo contratti, brevetti e trial, e rintracciando le origini di AstraZeneca, Pfizer, BioNTech e Moderna, ma anche di Sputnik e dei vaccini proteici di Novavax e di Cuba. Grazie a un'impressionante mole di dati e documenti dimostrano come gli Stati nazionali, la finanza globale, i conflitti geopolitici e il sistema di regolazione sorto intorno alla "sacra" difesa della proprietà intellettuale stiano rallentando la lotta contro il Covid. Il sistema attuale, basato sui brevetti e sulla centralità delle case farmaceutiche private (spesso finanziate da ingenti fondi pubblici), crea immense disuguaglianze nell'accesso ai farmaci, limita la capacità produttiva dell'industria vaccinale globale e blocca il libero interscambio della conoscenza scientifica, il tutto per salvaguardare gli interessi di una ristretta élite. È ormai chiaro che la campagna di vaccinazione dovrà proseguire negli anni. I vaccini rappresenteranno per molto tempo un bene fondamentale, come il grano nell'Ottocento, il petrolio nel Novecento, i dati nel nuovo millennio. La differenza è che i vaccini non sono una materia grezza da estrarre, ma il prodotto di un complesso processo di innovazione, che coinvolge scienza, industria e politica. La proprietà e il controllo di queste innovazioni saranno decisivi per il futuro dell'umanità.
Il patto. La trattativa fra Stato e mafia nel racconto inedito di un infiltrato
Nicola Biondo, Sigfrido Ranucci
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2014
pagine: XXV-368
Molti attentati addebitati a Cosa nostra non sono stati commessi da noi ma dallo Stato. Voi lo sapete benissimo. Luigi Ilardo, l'infiltrato. Le sue rivelazioni sono alla base del processo in corso a Palermo a carico dell'ex capo del Sisde e del Ros, generale Mario Mori, per la mancata cattura di Provenzano nel 1995 Luigi Ilardo è per tutti un boss temuto e rispettato, Michele Riccio un colonnello dei carabinieri con un nome di copertura. Si incontrano come due fantasmi, soprattutto di notte, tra il 1994 e il 1996. La loro missione è la cattura di Bernardo Provenzano. Per farlo cadere nella rete organizzano summit, scambiano lettere, pianificano strategie. Ma il boss è imprendibile, ha alle spalle mastini potenti che lo informeranno del doppio gioco. Sembra un film ma è una storia vera. Un infiltrato dentro Cosa nostra negli anni delle stragi e all'inizio della Seconda repubblica. Un libro che fa toccare con mano il disegno ignobile della trattativa. Prefazione di Marco Travaglio.
Il patto. Da Ciancimino a Dell'Utri. La trattativa Stato e mafia nel racconto inedito di un infiltrato
Nicola Biondo, Sigfrido Ranucci
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2010
pagine: XXI-338
Sembra un film ma è una storia vera, e inedita, di cui pochissimo si è scritto e parlato. Un infiltrato dentro Cosa nostra negli anni delle stragi e all'inizio della Seconda repubblica. Un uomo d'onore al servizio dello Stato. Oggi le rivelazioni di Ilardo - raccolte dal colonnello Michele Riccio - sono alla base di un processo in corso a Palermo che vede come principale imputato il generale Mario Mori. Ilardo parla di patti e di arresti di capimafia ("In Sicilia i capi o muoiono o si vendono"). Fa i nomi. Cita Marcello Dell'Utri, "un esponente insospettabile di alto livello appartenente all'entourage di Berlusconi". Sembra una storia sudamericana, ma accade in Italia. Meno di venti anni fa. E oggi, dopo le rivelazioni del figlio di Vito Ciancimino, molti all'improvviso parlano. Ilardo nel 1994 nessuno lo ascolta - a parte il colonnello Riccio, che registra tutto. Ed è incredibile perché proprio l'infiltrato porterà gli uomini del Ros nel casolare di Provenzano. Perché il boss non fu arrestato? Dice Mori ai magistrati di Palermo: "Non ricordo... tenga presente che io ero responsabile di una struttura quindi avevo una serie di problematiche...". E il suo vice Mauro Obinu: "Abbiamo localizzato il casale... (va considerata) la difficoltà tecnica di entrare, in quanto era costantemente occupato da pastori, mucche e pecore". Risultato? Provenzano continuerà a trattare con i nuovi referenti politici della Seconda repubblica. Prefazione di Marco Travaglio.