Libri di Stefano Ercolino
Empatia negativa. Il punto di vista del male
Stefano Ercolino, Massimo Fusillo
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2022
pagine: 400
La storia delle arti è ricca di personaggi, figure, performance, oggetti e spazi connotati negativamente con cui i fruitori stabiliscono un tipo di relazione empatica ambivalente e destabilizzante, fatta di attrazione e di repulsione: l’empatia negativa. Da Medea al carnefice di san Matteo dipinto da Caravaggio e dalla fotografia di Mapplethorpe, fino ai Sette Palazzi Celesti di Kiefer e al Joker folle e derelitto di Phillips, c’è qualcosa, nel punto di vista del male, che ci conquista e ci obbliga a interrogarci su noi stessi molto più di quanto siano in grado di fare espressioni artistiche edificanti. Questa ampia e affascinante ricerca, che spazia dalla letteratura al cinema, dal teatro alle arti figurative, indaga il cuore nero dell’empatia.
L'inverosimile realistico e le coincidenze impossibili. Quando il racconto diventa immotivato, incoerente, improbabile
Piero Toffano, Alessandro Grilli, Marco Caratozzolo, Francesco De Cristofaro, Jacques-David Ebguy, Stefano Ercolino, Daniele Giglioli, Camilla Miglio, Attilio Scuderi, Sara Sullam
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2022
pagine: 272
«Gli studi raccolti in questo volume sono il frutto del XXXII Colloquio Malatestiano di Letteratura, dal titolo “L’inverosimile realistico e le coincidenze impossibili. Quando il racconto diventa immotivato, incoerente, improbabile” (Santarcangelo di Romagna, 28-29 maggio 2021). Pur riconoscendo il ruolo cruciale dell’inverosimile per lo statuto del meraviglioso, gli organizzatori hanno orientato le riflessioni dei partecipanti verso le forzature della verosimiglianza che caratterizzano i testi in cui “la sfida mimetica è il principale obiettivo di chi racconta”. Alla base di questa proposta c’è un assunto di cui sono anch’io profondamente convinto: lo studio dell’inverosimile realistico “verte sui nodi essenziali che consentono di definire romanzesco un testo e può fornire delle risposte anche a questioni fondative che riguardano la natura stessa delle finzioni”. La natura paradossale del concetto traspare nella tensione ossimorica tra “inverosimile” e “realistico”: “Il romanziere realista si trova [...] sempre tra questi due poli: il verosimile che si richiama all’esperienza del lettore e al suo orizzonte d’attesa e il romanzesco che per appassionarlo deve eccederlo”. Come è possibile che nella narrativa realistica abbiano tanto spazio due forze così polarizzate? E soprattutto, in cosa consiste lo specifico dei due estremi?…» (Alessandro Grilli)
Critica sperimentale. Franco Moretti e la letteratura
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 284
Sin da quel classico della comparatistica che è Il romanzo di formazione, il gesto critico di Franco Moretti si è distinto per l’originalità, la vastità di orizzonti, la duttilità metodologica, la tensione teorica e lo stile di scrittura, chiaro e icastico. Il volume mira non solo a restituire, attraverso la voce di autorevoli studiosi, la ricchezza e la cifra sperimentale della produzione dell’autore di "Opere mondo" e del "Borghese", ma anche a rilanciare la discussione sui modelli concettuali e operativi della teoria letteraria a partire proprio dai suoi testi. A tale scopo, propone dapprima una storia intellettuale di Moretti dagli anni Settanta a oggi, e offre, poi, un’ampia e polifonica ricognizione delle questioni cruciali della sua critica: dal formalismo alla sociologia della letteratura, dalla storiografia al saggismo, dalla tensione tra close e distant reading alla Weltliteratur, dalla teoria dell’evoluzione alle Digital Humanities. Un affondo conclusivo è dedicato a uno degli oggetti di ricerca a lui più cari: il romanzo. Il libro si arricchisce, infine, di tre saggi inediti dello stesso Moretti.
Il romanzo-saggio
Stefano Ercolino
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2017
pagine: 304
Il romanzo-saggio emerse in Francia nell'ultimo quarto dell'Ottocento e raggiunse la piena maturità in Austria e Germania nel periodo tra le due guerre. Discutendo autori come Dostoevskij, Tolstoj, Zola, Huysmans, Strindberg, Proust, Mann, Musil e Broch, Stefano Ercolino inquadra l'emergenza del romanzo-saggio nell'ambito della crisi ideologica che si abbatté sull'apparato simbolico della modernità negli ultimi decenni dell'Ottocento e che raggiunse il culmine a seguito dei disastri della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. Genere cruciale per una rinnovata comprensione della storia letteraria europea e della varietà dello spettro morfologico del modernismo, il romanzo-saggio costituisce l'ultimo e decisivo capitolo del discorso letterario sulla modernità.
Il romanzo massimalista
Stefano Ercolino
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2015
pagine: 290
Il romanzo massimalista è un nuovo genere della narrativa contemporanea, nato al crocevia tra l'estetica modernista e quella postmoderna. È una forma letteraria che si è sviluppata negli Stati Uniti a partire dai primi anni '70 del XX secolo e si è diffusa in Europa all'alba del XXI, illuminata da autori come Thomas Pynchon, David Foster Wallace, Don DeLillo, Zadie Smith, Jonathan Franzen, Roberto Bolaño e Babette Factory. Stefano Ercolino propone una mappa per muoversi in questo territorio, individuando dieci elementi che definiscono il romanzo massimalista come il genere che ha rivoluzionato la letteratura degli ultimi quarant'anni.