Libri di Stefano Vinci
Il Codex Piscatorius Tarentinus fra età moderna e contemporanea. La disciplina della pesca nella città dei due mari
Stefano Vinci
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 256
Genuzio Bentini (1874-1943). Un maestro di eloquenza tra politica e diritto con un'antologia degli scritti minori
Stefano Vinci
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2022
pagine: 320
Frutto di approfondite ricerche archivistiche e bibliografiche, il volume ricostruisce la biografia di Genuzio Bentini, avvocato penalista e uomo politico, che - dopo aver professato ideali anarchici in gioventù - fu tra i protagonisti della storia del socialismo italiano tra XIX e XX secolo. Difensore del giovane Mussolini in due processi penali, non aderì mai agli ideali del regime, subendo le persecuzioni delle squadre fasciste che lo indussero ad abbandonare l'impegno politico per dedicarsi appieno all'attività professionale. Autore di numerosi scritti politici e forensi, introdusse un innovativo modello di «eloquenza sincopata» che, in linea con il rinnovamento formale e tematico dello stile letterario del Novecento, ripudiava il rigido schematismo classico e si caratterizzava per concisione e rapidità espositiva. Il libro si conclude con un'ampia appendice delle opere minori di Bentini, suddivisa in scritti politici, discorsi parlamentari e saggi di letteratura forense.
Avvocati e giuristi illustri salentini dal XVI al XX secolo
Libro: Libro rilegato
editore: Grifo (Cavallino)
anno edizione: 2022
pagine: 256
La giustizia penale nelle sentenze della Cassazione napoletana (1809-1861)
Stefano Vinci
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2019
pagine: 466
Il volume presenta una ricerca svolta sulle sentenze penale emesse dalla Gran Corte di Cassazione di Napoli (1809-1816) e dalla Suprema Corte di Giustizia di Napoli (1817-1861), attraverso le quali l’Autore ha cercato di offrire una lettura “interna” della storia della giustizia criminale del Regno. L’angolo visuale della casistica giudiziaria ha consentito, infatti, di esaminare le diverse problematiche, sviluppatesi nel corso del tempo, relative agli eccessi di arbitrio perpetrati dalle corti di merito, alle difficoltà interpretative, agli orientamenti ricorrenti, ai contrasti giurisprudenziali ed ai dubbi di legge portati al vaglio del governo. Tale ricostruzione ha permesso, inoltre, di condurre uno studio sull’organo supremo di giustizia di Napoli, che nel decennio francese e nel quinquennio della Restaurazione assunse un ruolo di primo piano nella guida delle corti inferiori verso l’applicazione dei nuovi codici e l’uniformazione del diritto e che, dopo la crisi degli anni Venti, avrebbe gradualmente conquistato la posizione di vertice indiscusso della piramide giudiziaria, con il consolidamento di orientamenti giurisprudenziali di legittimità.
Il dibattito sul giudice unico in Italia tra Ottocento e Novecento. Processo civile, prcesso penale e ordinamento giudiziario
Stefano Vinci
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2016
pagine: 292
Il volume raccoglie i risultati di studi e ricerche svolte dall’Autore su fonti bibliografiche ed archivistiche, aventi ad oggetto l’acceso dibattito scientifico, forense e parlamentare che ha riguardato l’istituzione del giudice unico in Italia tra 1800 e 1900. Il problema ebbe risonanza a partire dalla rivoluzione francese, quando si fece strada l’idea che il giudizio collegiale avrebbe costituito una maggiore garanzia dall’arbitrio dei giudici di antico regime. Sulla base di tale principio, gli ordinamenti giudiziari italiani, istituiti durante il decennio francese, adottarono il modello collegiale napoleonico, lasciando soltanto alle magistrature inferiori il giudice unico, spesso accompagnato da alcuni assessori, al fine di mitigare il potere monocratico. Dopo la Restaurazione, invece, si fece strada l’idea di un maggiore favore per il sistema monocratico sulla scorta di studi comparatistica delle legislazioni europee che portarono, dopo l’Unità, all’introduzione dei pretori con competenza limitata in materia civile e correzionale. Le successive esigenze di ridurre la spesa pubblica in materia di giustizia e le pressanti richieste da parte dei magistrati di migliorare le loro condizioni economiche portarono, fin dagli inizi del Novecento, alla formulazione di numerosi progetti sulla giustizia monocratica di prima istanza in materia civile e penale, che furono oggetto di dotte discussioni tenutesi alla Camera ed al Senato, poi sfociate nella legge sul giudice unico del 1990.
Regimento et guberno. Amministrazione e finanza nei comuni di Terra d'Otranto tra antico e nuovo regime
Stefano Vinci
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2013
pagine: 366
Il presente volume raccoglie i risultati di un lungo percorso di ricerca effettuato dall'autore su un vasto materiale archivistico consultato negli Archivi di Stato di Taranto, Lecce, Napoli e Parigi. Attraverso la disamina di tale copiosa documentazione Stefano Vinci ha indagato dall'interno il sistema amministrativo e finanziario vigente nei comuni di Terra d'Otranto tra XVIII e XIX secolo, ponendo particolare attenzione ai mutamenti determinati dalle riforme francesi ed agli effetti che queste ebbero a livello periferico. Nello specifico vengono esaminati, a cavallo tra due secoli, i problemi connessi all'organizzazione dei corpi municipali, all'evoluzione del parlamento cittadino, alle ingerenze ed usurpazioni del baronaggio ed alle conseguenti liti intentate presso la capitale del Regno, allo stato delle finanze ed agli spazi di autonomia degli organismi periferici rispetto a quelli centrali.