Libri di Stelvio Di Spigno
Minimo umano
Stelvio Di Spigno
Libro: Copertina morbida
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2020
pagine: 224
Sin dagli esordi, la poesia di Stelvio Di Spigno si è alimentata di forti tensioni interne. In questi anni è cresciuta tenendo insieme, in un tenace equilibrio, riflessione esistenziale, senso del distacco da un passato fatalmente perduto e consapevolezza storica, che come un'ossessione, certifica l'inadeguatezza dei nostri tempi. Giunto al quinto libro organico, queste direttrici sembrano esplodere e giungere al lettore in tutta la loro drammaticità. "Minimo umano" è insieme un libro sulla perdita e sulla fine, sulla sconfitta e la vecchiaia, che mescola fedeltà alle cose e doloroso rimpianto per chi è scomparso, vicende di vite spezzate e commozione per la fragilità umana. Ma quando tutto sembra avviarsi verso un cupio dissolvi senza redenzione, ecco affacciarsi la possibilità di una salvezza mai intravista nei lavori precedenti di Di Spigno. Questa è la vera novità di quest'opera: una luce radiosa che conduce alla certezza di una rinascita e di un riscatto dalla sofferenza con uno stile scultoreo, potente, forte di quella fiducia che sgorga dalle sorgenti stesse della vita.
Fermata del tempo
Stelvio Di Spigno
Libro: Copertina morbida
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2015
pagine: 112
"La musa di Di Spigno è, classicamente, figlia della memoria. Il suo sforzo è quello di frenare o addirittura di arrestare il flusso del tempo, di illuminarne una fermata, appunto, per chiarire un'identità che rischia di perdersi, travolta dal corso caotico e inconcludente dei giorni. L'io lirico non si astrae, non si sublima: è nell'ordinario della vita e degli affetti che cerca le proprie 'radici sepolte'. Ecco ; allora i nonni, le prozie, la madre, una Napoli intima, sobria, mai convenzionale, mai trasfigurata. Ambienti e personaggi si presterebbero a un gioco crepuscolare; ma qui non c'è gioco, non c'è ironia, non c'è compiacimento: c'è invece una dolentissima serietà, che fa pensare a volte allo Sbarbaro di Pianissimo, soprattutto alle poesie dedicate al padre e alla sorella. Come Sbarbaro, Di Spigno non bara, non ammanta di letterarietà il suo personale rovello; è capace di nominare le cose senza cercare di straniarle o di nobilitarle coi magheggi e coi fiocchi del 'poetico'. Tutto il. libro è percorso da una religiosità mai esibita, ma anche da una collera trattenuta: collera contro il mondo inautentico, la sciatta iniquità, la banalità, la falsità corrente. Ma la collera - per quanto sacrosanta - non riesce a prevalere: alla fine, la speranza si riaffaccia" (Umberto Fiori).
Formazione del bianco
Stelvio Di Spigno
Libro: Copertina morbida
editore: Manni
anno edizione: 2007
pagine: 88
In queste poesie il punto d'arrivo e di partenza è il bianco: un po' avvertito, in negativo, come già presente, un po' presentito e auspicato, in positivo, come condizione veniente. Bisogna fare il bianco, bisogna fare piazza pulita del sé anteriore, bisogna che "l'immagine del mondo in noi scompaia" perché una rinascita sia possibile.
Le memorie della mia vita di G. Leopardi. Analisi cognitivo-comportamentale dei disegni letterari e delle fonti autobiografiche della tradizione
Stelvio Di Spigno
Libro: Copertina morbida
editore: L'Orientale Editrice
anno edizione: 2007
pagine: 203
Contraddizioni
Giacomo Leopardi
Libro: Libro rilegato
editore: Taut
anno edizione: 2023
pagine: 80
Prose scelte di Giacomo Leopardi.