Libri di Umberto Romagnoli
Giuristi del lavoro nel Novecento italiano. Profili
Umberto Romagnoli
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2018
pagine: 334
Per genesi e per costante evolutiva, il nostro diritto sindacale e del lavoro è un prodotto prevalentemente extra-legislativo che si giova non solo dell'autoregolazione sociale costituzionalmente protetta, ma anche del riciclaggio di istituti e categorie di pensiero risalenti a un passato che non vuole passare. Per questo, il suo processo formativo è accompagnato, implementato e continuamente rivisitato dai ceti professionali appartenenti al circuito giudiziario, forense e universitario coi margini di libertà di valutazione consentiti dalla legge non scritta del doppio binario cui ha deciso di attenersi, nel dopo-Costituzione, il nostro legislatore: non-ingerenza e non-indifferenza. In questo volume l'autore analizza lo star system accademico dove generazioni di viandanti bisognosi di lampioni che illuminassero la strada hanno fatto entrare, per sdebitarsi, i pochi giuristi-scrittori capaci di accenderli. Guardarne da vicino le biografie intellettuali servirà sia per farsi un'idea di come ciascuno dei componenti dell'elitario club abbia svolto il ruolo di supplenza legislativa elaborando progetti di sentenza sia per capire se il patrimonio di sapere posseduto gli permettesse di agire con la consapevolezza che il suo modo di interpretare il suo tempo implicava in realtà una scelta tra alternative possibili.
Giuristi del lavoro. Percorsi italiani di politica del diritto
Umberto Romagnoli
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 203
Umberto Romagnoli ricostruisce in questo volume l'itinerario del diritto del lavoro nella storia dell'Italia post-unitaria, ripercorrendone le culture più significative, dall'età liberale al ventennio fascista alla Repubblica: da Ludovico Barassi a Francesco Carnelutti a Luigi Mengoni. Ne scaturisce un quadro fatto di transizioni interminate e precoci disincanti. Chiusa entro le cornici di un esasperato privatismo dapprima, e di una visione statalista-totalitaria dopo, la disciplina stenterà a farsi carico della dirompente progettualità di cui e espressione il diritto del lavoro nel Novecento. È sorprendente come un impianto di grande forza riformatrice, quale quello della nostra costituzione, abbia dovuto conoscere, proprio nel campo della tutela e dei diritti dei lavoratori, una lunga fase di contrasti, prima di potersi affermare. Per garantirsi la sopravvivenza, la Repubblica, "fondata sul lavoro", ha dovuto accettare che, per un periodo non trascurabile, la costituzione fosse accantonata in attesa che maturassero le condizioni favorevoli al dispiegamento dei due capisaldi innovativi di importanza strategica: l'organizzazione sindacale è libera e lo sciopero e un diritto. Le pagine conclusive del volume aprono una finestra sul futuro, che consente di scorgere i lineamenti di un sistema normativo caratterizzato da un solido legame coi principi della nostra carta fondamentale.
I miei primi Primo Maggio. Perché oggi non vado a scuola e la Coop è chiusa?
Maurizio Landini, Umberto Romagnoli
Libro: Libro in brossura
editore: L'Io e il Mondo di TJ
anno edizione: 2015
pagine: 52
Un giuslavorista e un sindacalista provano a raccontare ai più piccoli e alle più piccole cos'è, cosa rappresenta, come è nata e perché tutto il mondo la festeggia (anche stando a casa da scuola) la festa del lavoro e dei lavoratori. Età di lettura: da 9 anni.
Il lavoro in Italia. Un giurista racconta
Umberto Romagnoli
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2001
pagine: 264
Costituzione, lavoro, pluralismo sociale
Luigi Mengoni, Umberto Romagnoli, Gino Giugni
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1998
pagine: 88
Il lavoro in Italia. Un giurista racconta
Umberto Romagnoli
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1995
pagine: 264
Più che una storia del diritto del lavoro, così come si è venuto configurando nei suoi istituti giuridici, il saggio di Romagnoli è una riflessione libera e insofferente degli steccati disciplinari sullo scenario economico e sociale entro cui si sono venute precisando nel tempo le regole che presiedono lo scambio tra lavoro e retribuzione. L'autore si concede libertà letterarie, indulge a divagazioni, colloquia a tu per tu con il lettore su quello che è il vero protagonista di questa storia, Cipputi, il più metaforico e il meno futile dei recenti prodotti dell'iconografia popolare italiana. nelle comunità vegetali di interventi diretti dell'uomo, attraverso l'incendio e la costruzione di strade e ferrovie.