Libri di V. Bodini
Lazarillo de Tormes
Anonimo
Libro: Copertina morbida
editore: Besa muci
anno edizione: 2022
pagine: 80
Fotografia della crisi economica e dei disagi sociali della Spagna di Carlo V, "Lazarillo de Tormes" ha dato il via alla tradizione dei romanzi picareschi. Il giovane Lazarillo è un vagabondo che si serve di mille espedienti per procurarsi da vivere; sempre in viaggio, sempre amato, non disdegna di servirsi di mezzi illeciti pur di tirare avanti. Presta i suoi servizi a un cieco, a uno scudiero, a un frate che commercia bolle papali, a un pittore di strada, alla fine a un arciprete, per il quale fa il banditore di vini. Sagace satira della società del tempo, quest'opera è uno dei testi fondamentali della letteratura spagnola.
Don Chisciotte della Mancia
Miguel de Cervantes
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2005
pagine: 1212
Nel quarto centenario del "Don Chisciotte" viene riproposta la traduzione, ormai classica, che Vittorio Bodini realizzò per i "Millenni" Einaudi nel 1957. Una traduzione lineare, limpida, e al tempo stesso arguta per la resa dei bisticci, delle battute e dei proverbi. Questa edizione comprende, oltre all'introduzione di Bodini, una biografia dell'autore e una bibliografia essenziale degli studi sul "Don Chisciotte" in Italia e all'estero, un'originale interpretazione di Erich Auerbach e un commento "per immagini" di Gustave Doré.
Roma, pericolo per i viandanti. Testo spagnolo a fronte
Rafael Alberti
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2004
pagine: 155
Dopo la vittoria dei franchismi e la caduta della repubblica, Rafael Alberti lasciò la Spagna, rifugiandosi prima a Parigi e poi in Argentina. Nel 1963 si trasferì a Roma, dove visse a lungo, legandosi all'ambiente letterario e artistico della capitale. E a Roma, alla Roma popolare del Belli, alla città più segreta e affascinante, antiufficiale e antimonumentale, sono dedicate le poesie di 'Roma, peligro para caminantes', uscite per la prima volta nel 1972, poco dopo la scomparsa di un altro grande artefice di questa raccolta, Vittorio Bodini, che a Rafael Alberti fu particolarmente legato ed al quale il poeta spagnolo volle testimoniare la sua riconoscenza nel prologo da lui stesso scritto per l'edizione italiana.
Roma, pericolo per i viandanti. Testo spagnolo a fronte
Rafael Alberti
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2000
pagine: 155
Poeta e pittore, Rafael Alberti (Puerto Santa Maria di Cadice, 1902-1999) è stato l'ultimo dei grandi poeti spagnoli della cosiddetta generazione del '27, la generazione di alcuni dei maggiori protagonisti della poesia del Novecento - da Federico García Lorca a Pedro Salinas, da Vicente Aleixandre a Jorge Guillén, da Luis Cernuda a León Felipe - che restò segnata in maniera indelebile dalla tragedia della guerra civile. Dopo la vittoria dei franchisti e la caduta della repubblica, Alberti lasciò infatti la Spagna, rifugiandosi prima a Parigi e poi in Argentina. Nel 1963 si trasferi a Roma, dove visse a lungo, legandosi all'ambiente letterario e artistico della capitale. E a Roma, alla Roma popolare del Belli, alla città più segreta e affascinante, antiufficiale e antimonumentale, sono dedicate le poesie di Roma, peligro para caminantes, uscite per la prima volta nel 1972, poco dopo la scomparsa di un altro grande artefice di questa raccolta, Vittorio Bodini, che a Rafael Alberti fu particolarmente legato ed al quale il poeta spagnolo volle testimoniare la sua riconoscenza nel prologo da lui stesso scritto per l'edizione italiana: "Ora, in queste poesie, sento il respiro di Vittorio, il caldo palpito del suo profondo sangue di poeta. Fu questo forse uno degli lavori della sua vita. Sta qui la sua parola italiana a fronte della mia parola spagnola, che si guardano, si abbracciano, sul bianco volubile d'ogni pagina...".