Libri di Valentina Cardella
Libro blu
Ludwig Wittgenstein
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 168
Tradizionalmente considerata un’opera cruciale per il passaggio dal Wittgenstein del Tractatus logico-philosophicus a quello delle Ricerche filosofiche, il Libro blu raccoglie una serie di osservazioni filosofiche sulla natura del linguaggio, a partire da concetti cardine come significato e intenzione, e sul rapporto tra filosofia e scienza. È un esempio tipico della concezione wittgensteiniana della filosofia, intesa essenzialmente come un metodo per liberare l’uomo dai “crampi mentali” e dissolvere la nebbia che avvolge l’uso comune del linguaggio.
La logica della follia. Razionalità e irrazionalità nella psicopatologia
Valentina Cardella, Amelia Gangemi
Libro: Libro rilegato
editore: CORISCO
anno edizione: 2018
pagine: 164
La malattia mentale è stata classicamente vista come una sorta di scacco della ragione, come il regno del non senso, o l’abbandono senza controllo agli istinti e alle emozioni. Questo libro dimostra che l’immagine che comunemente si ha del disturbo mentale come fallimento della ragione è scorretta, e anzi debba in un certo senso essere ribaltata. Nelle psicopatologie esaminate, dalla schizofrenia alla depressione, dai disturbi dello spettro d’ansia al disturbo ossessivo compulsivo, le modalità di ragionamento non si discostano da quelle dei soggetti non clinici, e anzi nei domini sintomatici i pazienti sembrano dimostrare di essere dei ragionatori più esperti. L’analisi di queste patologie permette quindi di gettare una nuova luce sul concetto di razionalità. In questo saggio, contributi tratti dalla filosofia della mente, dalle scienze cognitive e dalla psicologia clinica e sperimentale si intrecciano a formare un nuovo e per certi versi sorprendente ritratto del disturbo mentale.
Perdersi nei giochi linguistici. Schizofrenia, filosofia del linguaggio e scienze cognitive
Valentina Cardella
Libro: Copertina rigida
editore: CORISCO
anno edizione: 2013
pagine: 148
"Sono arrivato alla conclusione che la stragrande maggioranza dei pazienti è persa in un mondo di giochi linguistici." Queste sono le parole con cui Adam, un paziente schizofrenico, definisce il problema che, secondo lui, accomuna tutte le persone che soffrono di questo disturbo mentale: quello di essere imprigionati dal linguaggio, incantati e insieme paralizzati dalle sue immense possibilità di significazione. Questo volume si interroga proprio sulla natura del linguaggio schizofrenico, passando in rassegna le più recenti teorie in ambito cognitivo e confrontandole con le acquisizioni della psichiatria classica e della psichiatria di stampo fenomenologico. L'ipotesi di fondo è che solo una teoria che dia ragione del legame profondo tra linguaggio e schizofrenia possa fare davvero luce sulla natura della schizofrenia da un lato, e del linguaggio stesso dall'altro.