Libri di Vincenzo Abbate
I Branciforti in Sicilia nel Seicento. Collezionismo e ideologia
Vincenzo Abbate
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2024
pagine: 208
Con i Branciforti (o Branciforte) siamo di fronte ad uno dei più illustri e potenti casati della nobiltà siciliana, uno dei tanti emergenti, gli stessi che tra il Cinque ed il Seicento per natali, titoli, ruolo, capacità, ambizioni, stile di vita e idee permisero insieme con le oligarchie locali e i patriziati urbani quel processo di graduale integrazione e di formazione di un’élite sovralocale, ‘italiana’ sotto l’egida dell’autorità spagnola. Il carattere cosmopolita di codeste classi di potere avrebbe contribuito a sfatare del tutto il mito di quella Sicilia ‘chiusa’ e ‘isolata’, sostenuto in passato da tanta storiografia. A questa terra, intellettualmente partecipe in pieno del dibattito nazionale ed europeo, e negli aspetti più vari, è dedicato questo libro a conferma di una condivisione di intenti e soprattutto di ideologie che permearono il Seicento, il secolo del grande collezionismo e del barocco. I Branciforti nei vari rami di famiglia ripopolarono feudi, ne intensificarono le colture, diedero vita alla nascita di nuovi centri abitati, ne esercitarono la giustizia mirando comunque ad un anelito comune: l’esercizo del vivere virtuoso nel pieno rispetto della natura, una natura portatrice di bellezza e di serenità d’animo lontano, molto lontano, dalle “insane piazze”, quelle della mischia, dei veleni e delle invidie. Su tali scelte – promotori di una cultura densa di stimoli antiquari, mecenati di letterati, artisti e musicisti presso le loro corti, raffinati committenti di opere d’arte – si fecero tutti, per quanto in misura diversa e con i dovuti distinguo, portavoce e sostenitori di istanze filosofico-morali che a cavallo tra Cinque e Seicento e giù di lì per buona parte del secolo trovarono innegabile punto di riferimento negli insegnamenti e nel dibattito promosso dalle opere di eminenti personalità dell’epoca come Juste Lipsius (1547-1606), Guillaume du Vair (1556-1621) ed altri ancora, vale a dire coloro che con il loro pensiero contribuirono in maniera determinante alla fortuna dello stoicismo all’interno dell’apologetica cattolica del Seicento.
Abstract delle comunicazioni. 20° Congresso nazionale della Società italiana maxillo-facciale SICMF (Napoli, 14-17 giugno 2017)
Libro: Libro in brossura
editore: Idelson-Gnocchi
anno edizione: 2017
pagine: 226
Monte Terminillo
Vincenzo Abbate
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2015
pagine: 168
Monte Terminillo è una monografia geografica ed alpinistica che ha lo scopo di offrire agli escursionisti e agli alpinisti la descrizione degli itinerari possibili sulla montagna reatina sia nella stagione estiva che invernale. In questa agile guida oltre agli itinerari da sempre frequentati e descritti in numerose altre pubblicazioni, trovano posto la descrizione di altri itinerari portati alla conoscenza da quell'attività minuziosa e appassionata che dai primi passi compiuti dagli alpinisti reatini, arriva fino ai nostri giorni, con uno spirito che si rinnova in continuazione esaltato dal mai sopito spirito di ricerca.
La venerabile cappella di San Gandolfo nella chiesa madre di Polizzi Generosa
Vincenzo Abbate
Libro: Copertina rigida
editore: Plumelia Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 200
La grande stagione del collezionismo Mecenati, accademie e mercato dell'arte in Sicilia tra Cinque e Seicento
Vincenzo Abbate
Libro: Libro in brossura
editore: Kalós
anno edizione: 2011
pagine: 156
Quaderno dei pupi
Vincenzo Abbate
Libro: Copertina rigida
editore: CSS Teatro Emanuele Macrì
anno edizione: 2009
Palazzo Abatellis di Palermo
Eugenio Battisti, Giulio C. Argan, Vincenzo Abbate
Libro
editore: Novecento
anno edizione: 1992
pagine: 142
L'alpinismo sui monti del Velino e del Sirente
Vincenzo Abbate
Libro: Libro rilegato
editore: Kirke
anno edizione: 2023
pagine: 232
Da sempre frequentate dall’uomo, visceralmente presenti nella più ampia geografia dell’Appennino Centrale, solo a partire dall’Ottocento le montagne descritte in questo libro hanno costituito interesse per chi incominciò a essere attratto dall’inedita ambizione di scalarne le vette. I “fatti alpinistici” che compongono la trama del volume sono stati ordinati in una cronologia che giunge fino ai nostri giorni, ricostruita utilizzando fonti di varia natura – mancando spesso il resoconto d’ascesa – con la difficoltà oggettiva di dare voce a una ruvida sequenza di nomi e date. Senza presumere completezza, nella ricostruzione di queste “cronache disperse”, la serie di salite effettuate sui due gruppi montani dell’Abruzzo, pur non segnando progressi tecnici, sfrondate da enfasi e da incomprensibili confronti, permettono di cogliere l’originalità di un alpinismo praticato su monti considerati “minori”, frutto di un’attività di ricerca interessante e mai banale.