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Archeologia

La Puglia preistorica (rist. anast. 1914)

La Puglia preistorica (rist. anast. 1914)

Antonio Jatta

Libro

editore: Forni

anno edizione: 1985

pagine: 284

98,00

Castellaneta dal paleolitico al tardo romano

Castellaneta dal paleolitico al tardo romano

Enrico Mastrobuono

Libro

editore: Schena Editore

anno edizione: 1985

pagine: 112

10,33

L'urna «Calabresi» di Cerveteri

L'urna «Calabresi» di Cerveteri

Francesco Buranelli

Libro

editore: L'Erma di Bretschneider

anno edizione: 1985

pagine: 79

89,00

Storia del paesaggio dell'Etruria meridionale. Archeologia e trasformazioni del territorio

Storia del paesaggio dell'Etruria meridionale. Archeologia e trasformazioni del territorio

Timothy W. Potter

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 1985

pagine: 199

Nel linguaggio e nella cultura del nostro paese è consueta la distinzione tra uno spazio che produce, il territorio (oggetto di scelte politiche e di utilizzazioni socio-economiche), e uno spazio prodotto, il paesaggio (oggetto di studio e di romantica contemplazione). Esiste oggi una disciplina, poco frequentata e scarsamente nota in Italia, che è in grado di eliminare questa frattura tra geografia del passato e geografia del presente: si tratta della landscape archaeology o archeologia del paesaggio, un metodo di analisi delle strutture territoriali basato sullo studio e l'interpretazione dei resti materiali che l'uomo ha lasciato attorno a sé. Questa ricerca non riconosce limiti cronologici: come nello scavo si procede dal più recente al più recente al più antico, nell'indagine topografica bisogna ripercorrere, 'sfogliare' a ritroso ogni vicenda, tenendo presente che ciascun paesaggio si è sovrapposto ai precedenti, trasformandoli. L'obiettivo non è dunque quello di descrivere un certo assetto del territorio nel passato, quanto piuttosto di capire i meccanismi di trasformazione delle strutture territoriali nel tempo storico. Ciò è possibile solo percorrendo archi cronologici sufficientemente ampi della stratigrafia del paesaggio, cogliendo soprattutto l'interazione tra i diversi livelli in successione, combinando, cioè, le sezioni orizzontali con quelle verticali, la sincronia con la diacronia, l'evento con la durata; il lettore, insomma, avrà l'idea di camminare, quasi da occasionale turista, nel tempo e nello spazio di una regione suggestiva quant'altre mai: dalla preistoria alla storia, in un susseguirsi di testimonianze - e quindi di accadimenti - che parlano più lingue e attestano diverse civiltà. Una su tutte, quella degli etruschi, pare connotare l'area studiata da Potter in senso davvero speciale: l'alone di mistero che per tradizione accompagna questo popolo si sposa con la concretezza della quotidianità più vissuta; è un po' come se le azioni e gli oggetti di un gruppo etnico rivivessero in quel paesaggio con forza inusitata, quasi a voler conservare per sempre l'Etruria degli etruschi.
23,20

Taranto. Il museo archeologico

Taranto. Il museo archeologico

Ettore M. De Juliis, Dolores Lojacono

Libro: Copertina rigida

editore: Mandese

anno edizione: 1985

pagine: 498

83,00

Civiltà artistica etrusco-italica

Civiltà artistica etrusco-italica

Massimo Pallottino

Libro

editore: Sansoni

anno edizione: 1985

pagine: 132

12,91

I tesori di Ebla

I tesori di Ebla

Paolo Matthiae

Libro

editore: Laterza

anno edizione: 1984

pagine: 384

24,27

Ambiente e società nella preistoria dell'Italia centrale

Ambiente e società nella preistoria dell'Italia centrale

Graeme Barker

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 1984

pagine: 264

Questo libro di Graeme Barker, oltre ad essere il primo moderno studio analitico sulla preistoria dell'Italia centrale, è una fra le poche analisi europee che estendano a più periodi della preistoria un taglio di ricerca specificamente regionale. Grazie ai risultati delle ricerche più recenti e al sussidio dei più aggiornati strumenti del lavoro storico-archeologico, nella prima parte del libro si schizza una ricostruzione della preistoria dell'Italia centrale, alternativa rispetto a quella costantemente proposta dagli studiosi nell'ultimo secolo. Al susseguirsi di drammatiche invasioni, dovute a genti apportatrici di sempre nuovi e diversi modi di vita, caro a una ricostruzione storica ormai datata si sostituisce qui una visione più articolata della società preistorica, con particolare attenzione alle sue continuità e alla sua capacità di evoluzione interna che pure non significa crescita lineare e costante della complessità sociale. La seconda parte del libro studia le diversificazioni locali nella 'velocità di sviluppo' della tecnologia, della sussistenza, dei sistemi di scambio e dell'organizzazione sociale del Centro Italia preistorico. Barker ritiene che le diverse componenti del sistema sociale fossero intimamente correlate l'una all'altra, e che di volta in volta si adattassero ai condizionamenti così come alle opportunità che la conformazione geografica dell'Italia centrale offriva loro. Dettagliato nell'illustrazione della cultura materiale, ricco di mappe e di liste topografiche, il libro, oltre che agli archeologici, si rivolge ai paletnologi, agli antropologi e più in generale a tutti gli studiosi del mondo antico.
29,70

Giulia Domna tra Oriente e Occidente. Le fonti archeologiche
151,00

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