Biografie e storie vere
Memorie dalla montagna di rame
Antonio Curcio
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2023
pagine: 220
L'opera di Sergej Prokof'ev, ucraino di nascita poi émigré in occidente infine "Artista del Popolo" negli anni più bui dell'era staliniana, ha una sua peculiarità nel panorama musicale europeo della prima metà del Novecento, per quanto fondamentalmente estranea al ruolo rivestito negli stessi anni dalle avanguardie storiche. Nondimeno il suo apporto al partito "progressista" della musica d'arte è indubbiamente significativo, con un corposo catalogo all'interno del quale il genere del balletto assume una particolare rilevanza avendo caratterizzato l'intera sua vicenda professionale, dal modernismo dei Ballets Russes di Djagilev negli anni Venti alla rivisitazione in ottica sovietica del modello čaikovskijano. Questo volume esplora le tappe del percorso coreografico del compositore, che fa di lui forse il più importante autore di musica per balletto del Novecento dopo Stravinskij, mettendolo in rapporto al resto della sua produzione (opere, sinfonie, colonne sonore, lavori cameristici) sullo sfondo di un'esistenza intensa e "partecipata" negli anni e nei luoghi che hanno cambiato per sempre la Storia del XX secolo.
Antonio Secci. Sul filo del fare
Carla Ortolani, Antonello Tolve
Libro: Libro in brossura
editore: Kappabit
anno edizione: 2023
pagine: 88
"La pittoscultura di Secci è fatta di schegge, di arature, di fuoriuscite, di pulsazioni, di vibrazioni che lasciano trasparire una velatura, una pungente curvatura e ricurvatura barocca della materia" (da "Il filo del fare" di Antonello Tolve). Il volume, catalogo della mostra "Antonio Secci. Sul filo del fare", ospitata dal Museo Crocetti a Roma, si apre con un testo di presentazione di Carla Ortolani - Presidente della Fondazione Venanzo Crocetti - alla quale fanno seguito un'introduzione di Antonello Tolve - curatore della mostra - la biografia dell'artista e una ricca antologia critica. In chiusura una selezione delle esposizioni dal 1966 al 2022.
Vita dei frati. Il «sale della terra» dei primi Domenicani
Geraldo di Frachet
Libro: Libro in brossura
editore: ESD-Edizioni Studio Domenicano
anno edizione: 2023
pagine: 496
Le Vitae Fratum, scritte intorno al 1260 da fra Geraldo di Frachet, vogliono imitare le famose Vitae Patrum, cioè i racconti edificanti dei primi monaci, i cosiddetti padri del deserto, il più famoso dei quali fu sant’Antonio Abate. Le Vitae Fratum, infatti, raccolgono più di 400 episodi edificanti, storici e no, relativi alla vita conventuale e civile dell’epoca, raccontati dagli stessi protagonisti: i Frati domenicani del XIII secolo. La maggior parte di questi racconti sono molto utili a conoscere la vita di san Domenico, sant’Alberto Magno e san Tommaso d’Aquino. Introduzione, Traduzione e Note di Pietro Lippini.
OnlyFans: il male della società?
Maria Martin
Libro: Libro in brossura
editore: BooksprintEdizioni
anno edizione: 2023
pagine: 108
Maria Martin racconta la sua storia personale, il suo conseguente cambiamento avvenuto dopo aver deciso di intraprendere questa strada con OnlyFans. In questo libro non vuole dare soluzioni e conclusioni affrettate ma vuole analizzare gli effetti che una piattaforma come OnlyFans può avere nella società. All'età di 20 anni scopre la diagnosi della sua malattia cronica intestinale: un segno che l'ha portata ad un risveglio e rinascita dentro sé. Grazie ad OnlyFans ha trovato un modo per curarsi e investire nei suoi studi e nel suo percorso di crescita personale con l'incontro e la formazione di un grande illustre medico degli astronauti, Filippo Ongaro e di sua moglie, Sonja. Un libro molto semplice ma con un messaggio profondo: “Perché privarsi della possibilità di vivere a modo proprio?'' Inoltre alla fine del libro offre una sezione dedicata a chi desidera o è intento ad avviarsi all'interno della piattaforma Onlyfans.
Eravamo fantasmi. Storia del tenente Caloprisco prigioniero nei campi di concentramento
Alessandro Caloprisco
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2023
pagine: 254
Il libro, tratto da una storia vera, narra le vicissitudini del tenente Caloprisco, catturato a Creta dai tedeschi, subito dopo l'armistizio dell'8 settembre del '43. Come altri, deportato nel campo di concentramento di Deblin, in Polonia, ha subito il freddo e soprattutto la fame. Ha sempre rifiutato di lavorare per i tedeschi o aderire alla repubblica di Salò chiamando pagnottisti chi vi aderiva. La fame, onnipresente, lo ha però piegato e ha dovuto accettare il compromesso e lavorare per costoro, lasciando i commilitoni e gli amici di prigionia. La fuga dalla Germania, poi la liberazione da parte degli americani. Ma il tormento di non essere riuscito, per fame, a rispettare i suoi ideali, lo hanno tormentato per tutta la sua vita. A pagarne le conseguenze, sua moglie Elisa e i suoi figli.
Passage de témoin. Dix athlètes qui ont fait l'Europe
Gianluca Bocchi, Eric Jozsef, Giorgio Stamatopoulos
Libro: Libro in brossura
editore: People
anno edizione: 2023
pagine: 88
Dal 2018 europaNow! promuove campagne e mobilitazioni dal basso per riappropriarsi insieme ai cittadini dei simboli e dei valori fondanti dell’Europa, contrapponendo a sovranismi e nazionalismi un sentimento di patriottismo europeo. Poiché il fondamento di un’Ue politica, democratica e solidale è l’uguaglianza dei diritti dei suoi cittadini, l’associazione persegue la costruzione di una Repubblica europea.
Don Giovanni da Procida nel 1282. L'anima nera dei Vespri Siciliani che insediò gli aragonesi a Ischia alla corte di Beatrice di Svevia
Arturo Bascetta, Sebastiano Cultrera
Libro
editore: ABE
anno edizione: 2023
pagine: 168
Confrontando gli ultimi documenti rinvenuti si riscontra che Giovanni era ancora vivente il 20 dicembre 1290. Lo stesso Giovanni, «il quale nel precedente Diploma era portato vivo nel di 20 dicembre 1298, era già morto nel di 23 gennaio 1299, laonde la sua morte dove avvenire o negli ultimi giorni di dicembre 1298 o nei primi giorni di gennaio del 1299». Ulteriori notizie e documenti furono rinvenuti sulla «espropriazione dei beni di Giovanni e sulla loro restituzione al figlio, specie in merito a certi diritti doganali e su un fondaco. Resta inteso che non risponde al vero il fatto che «la restituzione dei beni di Giovanni fu fatta in premio di un tradimento. Noi abbiam riportati i documenti che smentiscono questa ingiuriosa imputazione. Ne mancavano due altri che si sapeva esser conservati nella Biblioteca secreta Vaticana, e però non solo inediti, ma sconosciuti». Dice De Rienzo che «parrebbe da ciò che la famiglia de Procida sia un ramo dei Cossa o Salvacossa, antica e potente in Ischia, ed arrivata a gran potere nei tempi degli Angioini. Ma noi non possiamo affermarlo sulle labili basi di questa Cronachetta, molto più che facilmente si può spiegare l'errore: imperocchè sappiamo per documenti, anche da me riportati, che Marino Cossa o Salvacossa d'Ischia comprò Procida da Atinulfo di Procida nel dì 21 Marzo del 1340. Ora uno scrittore poco avveduto scrivendo quella cronaca anche sotto il Regno di Giovanna I, vedendo l'isola di Procida in potere della famiglia Salvacossa, poteva ben credere che Giovanni fusse appartenuto a quella famiglia». Nel «pregevole manoscritto, sebbene del secolo XVII», circolato col titolo di Nutamentu ex fasciculis Regiae, vi si trovano molte notizie. Altri 14 documenti riguardano la inquisitio facta in Procida, come da «indictionis super bonis Domini Johannis de Procida proditoris, qui dominium dictae Terrae habebat, ubi jura distincta dictae Terrae, et etiam alia bona quae dictus Johannes tenebat in Aversa, Villa Casalucis et Tullani», nonché in Terra Amalfi e «in Monte Corbino, que simul cum aliis bonis suis sitis in Salerno», quest'ultima revocata dall'arcivescovo salernitano. La riporta il Camera, facendo riferimento a un istrumento notarile dell'agosto 1303, «regnante dom. nostro Karolo secundo, nel quale parlandosi de beni di un tal Filippo Caniati siti in Montecorvino, nel lungo detto Laurito, si assegoano per confini ab occidente fines rerum quoniam domini Johannis de Proceda, a meridie finis rerum predie i quondam domini Johannis el aliorum». Singolare è il diploma rilasciato da Re Manfredi a Don Giovanni per la costruzione del Porto a cura della amministrazione comunale di Salerno nel 1259, quando non lui ma Gualtiero de Ocra era cancelliere del Regno di Gerusalemme e Sicilia nel Castello imperiale di Lucera. Insomma questo maestro di corte, quale fu Giovani da Procida, appare più il segretario del Palazzo di Capua, la terza carica, che un medico, capitale dove si trovava pochi giorni prima della morte del sovrano nel 1266. Seguirono negli anni altri autori che dissertarono sulle citazioni dei cronisti riferite alle pillole dei famosi quattro medici salernitani che si rifanno al medico Riccardo, i quali avrebbero seguito un protocollo, parlando ora di una cosa, ora delle malattie del fegato, citando la dottrina di Giovanni Plateario, studiata dagli specialisti, essendo «fuori ogni dubbio che le undici opere manoscritte che trovansi pelle biblioteche attribuite ad un medico Riccardo sono tutte scritte secondo le conosciute dottrine salernitane, e gli autori che vi si trovano citati son tutti salernitani, eccetto gli antichi, e raramente qualche arabo». Da qui l'interesse sulla presunta professione di medico di Don Giovanni, i quali «se non lo dimostrano Salernitano, almeno fan credere che abbia appreso medicina da maestri salernitani».
Nino Pino Balotta. L'illuminista che poetava in dialetto
Simone Cardullo
Libro: Libro in brossura
editore: Kimerik
anno edizione: 2023
pagine: 100
L'opera di Simone Cardullo e Felice Mancuso è un'appassionata ricostruzione della figura di Nino Pino Balotta, uomo carismatico e al contempo scomodo, la cui esistenza ha lasciato un solco profondo nella storia di Barcellona Pozzo di Gotto. Medico veterinario, deputato PCI per un periodo, ma di ideali anarchici, poeta dialettale e saggista, Balotta ha vissuto un'esistenza piena, dedicata totalmente a valori nei quali ha creduto fino all'ultimo. Antifascista convinto, uomo di scienza ma anche appassionato linguista, Balotta è ricordato da Felice Mancuso quando guidò nel 1948 il corteo di operai e braccianti agricoli che, rimasti senza lavoro, si diressero all'assalto del Circolo dei Nobili. Sono narrati diversi episodi che lo vedono protagonista, tra cui la rissa con un mafioso che si ostinava a interromperlo durante un comizio, o il lancio di tegole contro i carabinieri, nel 1932, quando Balotta, al rientro dalla Francia, dove aveva svolto attività clandestine come corriere, cercò di evitare in tutti i modi che dei documenti segreti finissero in mano alle forze dell'ordine del regime fascista. Proprio in occasione dei suoi viaggi all'estero, ebbe l'opportunità di conoscere in Belgio Albert Einstein, con il quale ebbe modo di discutere delle sue teorie scientifiche e strinse rapporti amichevoli. Oltre alle testimonianze raccolte di amici e persone che lo conobbero, tra cui il francese Francis Gastambide, che intervistò Nino Pino e scrisse una sua biografia, gli autori fanno anche una ricostruzione meticolosa del suo albero genealogico, riportano la cronologia della sua produzione letteraria e scientifica, nonché dei suoi interventi di natura politica, e concludono poi con la documentazione relativa alle ultime volontà di Balotta, che aveva deciso di donare il suo corpo alla scienza e di stanziare una borsa di studio per gli studenti meritevoli della facoltà di Veterinaria.
Un angolo di Napoli
Benedetto Croce
Libro
editore: Stamperia del Valentino
anno edizione: 2023
pagine: 130
Un prete scomodo dell'Ottocento. Il caso di Salvatore Grillo
Salvatore Brancato, Francesco Michele Stabile
Libro: Libro rilegato
editore: Plumelia Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 128
Apparentemente potrebbe sembrare un prete municipale, intricato com’era nelle lotte locali, ma la sua battaglia nasceva dal desiderio di mettere un freno alla borghesia invadente che non lasciava spazio alle rivendicazioni popolari. Grillo nella comunità di Altavilla rimase un prete scomodo che con le sue denunzie intralciava l’ascesa di una borghesia che lottava per l’acquisizione di tutto ciò che si poteva arraffare con ogni mezzo, anche strumentalizzando la devozione alla Madonna, o anche con l’uso della violenza degli scritti o dell’attentato alla vita. Il prete Salvatore Grillo fu, in quel mondo, portatore di lungimiranza e di rigore morale che manifestò con una coerenza che si poneva al di sopra degli intrighi e delle basse contese paesane
Never give up. Mai arrendersi
Toni Venturato
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2023
«Never Give Up» è il motto di Toni Venturato. A seguito di un grave incidente motociclistico che gli lesiona il midollo spinale, Toni deve convivere con delle parestesie agli arti inferiori e delle iperestesie a quelli superiori. La vita cambia, deve assentarsi dal lavoro per un lungo periodo ma dopo la convalescenza decide di provare a correre. D’altronde la corsa lo ha segnato per tutta la vita ed attraverso questa decide di riscattare il proprio destino. Corre la maratona di New York nel 2014 e 2015. Da allora diventa un maratoneta (per caso) partecipando a numerose gare nelle principali città del mondo. La volontà è quella di tornare ad una vita normale comunicando a tutti che grazie all’impegno si possono ottenere risultati incredibili. Invitato a correre la corsa nella città americana nel 2022, l’ha terminata indossando la maglia con il motto Never Give Up tradotto nelle principali lingue del mondo.

