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Diari e lettere

Storie di vita e di malaguerra. Diari di soldati del Risorgimento

Storie di vita e di malaguerra. Diari di soldati del Risorgimento

Tommaso Salzotti

Libro: Libro in brossura

editore: Aragno

anno edizione: 2024

Cinque diari contadini dell'Ottocento piemontese ci raccontano l'Italia attraverso le battaglie del Risorgimento, le feste popolari, le rovine di Pompei, la "pizzica" salentina, gli emigranti che "scendono in Francia con quattro cose in un sacco", gli applausi dei lombardi ai "fratelli piemontesi" e gli strambotti alla libertà che "passeggia maestosa a rallegrare le nostre contrade…". Partir soldato era per le famiglie contadine quasi la versione beffarda del tradizionale grand-tour dell'aristocrazia europea. Il servizio militare (anche per lunghi sette anni, come per Filippo Prandi) veniva calendarizzato non come un "rito di passaggio", ma come una condanna. Il male assoluto. Si partiva da casa come condannati e si entrava in un reggimento come gente da bastone. Per questi uomini-qualunque il diario era un esercizio di liberazione dalla realtà sporca di polvere e di paura: si entrava in un mondo disobbediente, senza gradi e senza ordini. Questi testi - pur straripanti di storpiature lessicali - fanno intravedere l'infanzia turbolenta e minacciosa delle filande piemontesi, i carusi siciliani, la guerra civile del brigantaggio meridionale ("dàgli addosso agli scomunicati piemontesi!"), l'Italia delle cento frontiere e "il corpo dissacrato" sui campi di battaglia… Le voci narranti dei soldati-contadini ci parlano ancora, come nelle veglie di un tempo.
20,00

Carteggio (marzo 1878–gennaio 1907)

Giosuè Carducci, Filippo Salveraglio

Libro: Libro in brossura

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2025

pagine: 322

Allievo di Carducci, Filippo Salveraglio fu bibliotecario, scrupoloso bibliografo e figura appartata, ma assai importante per la filologia pariniana di fine Ottocento. Dotato d'indiscutibile intraprendenza, fu l'unico, in quegli anni, ad avere accesso diretto alle carte autografe del poeta di Bosisio e, proprio per la sua abilità nel muoversi tra biblioteche e fondi d'archivio, divenne il principale punto di riferimento per le indagini pariniane del proprio maestro. Prezioso documento di un dialogo protrattosi per quasi trent'anni, il carteggio ci restituisce dunque una più nitida immagine degli attenti studi carducciani intorno a Parini e alla cultura letteraria milanese del Settecento. Di Salveraglio, per contro, delinea una figura senz'altro fragile e discontinua: di allievo devoto, infaticabile nel fornire informazioni di prima mano e puntuali indicazioni bibliografiche, ma anche filologo segnato da precarietà lavorativa e una certa dispersione di energie. Dopo aver pubblicato una notevole edizione delle Odi pariniane, si pose infatti a lavorare attorno al Giorno, senza mai riuscire ad offrirne il testo critico, nonostante le reiterate sollecitazioni di Carducci, sinceramente dispiaciuto per i suoi ritardi. Dal punto di vista umano, infine, lo scambio epistolare mostra come il legame tra i due si faccia sempre più affettuoso col passare degli anni, anche grazie alle vacanze estive spesso condivise e al fugace ma folgorante ingresso di Annie Vivanti nella vita del poeta.
38,00

Pozzi-Rilke. Carteggio 1924-1925

Pozzi-Rilke. Carteggio 1924-1925

Rainer Maria Rilke, Catherine Pozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Transeuropa

anno edizione: 2025

pagine: 94

Non si incontrarono mai. Forse. Ma si scrissero per toccarsi con le parole. Catherine Pozzi e Rainer Maria Rilke, messi in contatto da Paul Valéry, intrecciarono tra il 1924 e il 1925 una corrispondenza folgorante, rara, necessaria. Ventitré lettere, mai tradotte prima in italiano, che Giorgio Anelli restituisce con cura poetica, affiancandole alle liriche della stessa Pozzi.
15,00

Cara Rosina. Diario della prigionia 10 settembre 1943-24 gennaio 1945

Cara Rosina. Diario della prigionia 10 settembre 1943-24 gennaio 1945

Alberto Pepe

Libro: Libro in brossura

editore: Affinità Elettive Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 440

Cara Rosina è il diario epistolare che l’ufficiale Alberto Pepe scrisse durante la sua prigionia nei campi nazisti. Dopo l’8 settembre Pepe rifiutò di aderire alla RSI e scelse di non collaborare con i nazisti. Catturato, subì una lunga e durissima detenzione in diversi lager in Germania e Polonia, fino alla morte nel campo di Unterlüss il 4 aprile '45, pochi giorni prima della liberazione. Il diario, scritto in forma di lettere idealmente rivolte alle donne della sua vita, è una toccante testimonianza personale e storica. Riferisce la sofferenza quotidiana, la fame, il freddo, la brutalità dei carcerieri, ma anche la forza dell’amore familiare e il rifiuto di tradire i propri ideali. Attraverso la voce di Pepe emerge il dramma collettivo dei circa 650.000 militari italiani internati, molti dei quali come lui scelsero la loro dignità piuttosto che piegarsi alle nuove pretese nazi-fasciste. Gli stenti, le vessazioni e gli abusi e l’atto estremo di coraggio che Pepe compì offrendo la propria vita al posto dei compagni destinati alla fucilazione lo collocano tra i protagonisti silenziosi di una “resistenza senz’armi”, riconosciuta solo tardivamente dalla storiografia ufficiale.
25,00

Flâneur a Parigi

Flâneur a Parigi

Giovanni Stella

Libro: Libro in brossura

editore: Genesi Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 248

Chi è questo Flâneur? Giovanni Stella è un amico di pelle di Giorgio Bárberi Squarotti, detto il Professore, critico letterario di punta, poeta tra i massimi del ventesimo secolo, probabilmente il più grande di tutti, uomo di fede religiosa, in una sua poesia descrive Dio impegnato in una partita a tennis, ha in mente Jorge Luis Borges, ma ha anche in mente Ungaretti, così pubblicherà un libro che è un ponte intitolato Finzione e dolore. I due amici – il Flâneur e il Professore – si scrivono lettere in continuazione, ma si danno compuntamente del “Lei”, essendo uno piemontese e l’altro siciliano, per cui per loro la forma viene prima della sostanza.
15,00

Da qualche parte, nella foresta. Lettere 1897-1939

Da qualche parte, nella foresta. Lettere 1897-1939

L. Milosz O.V. De

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 248

Una delle porte di accesso privilegiate a un autore è l'epistolario. A maggior ragione nel caso di un personaggio come Oskar Vladislas de Lubicz Milosz (1877-1939) che dalle terre slave arrivò in Francia e per vari decenni fu rappresentante culturale della Lituania a Parigi. Il poeta Joë Bousquet lo definisce negli anni Trenta «il più grande spirito di questo tempo». Gli oscuri passaggi dei suoi scritti mistico-metafisici e le sue etimologie che gettano sguardi sul messianismo; la sua poesia visionaria e romantica; l'opera diplomatica per la neonata Lituania dopo la Grande Guerra; e i suoi amori: tutto sembra dipanarsi in un lungo e appassionato racconto. Presentando l'antologia "Sinfonia di Novembre", Milan Kundera confessò di non aver mai trovato prima di Milosz «l'archetipo di una forma della nostalgia che si esprime, grammaticalmente, non attraverso il passato ma attraverso il futuro. Futuro grammaticale della nostalgia». Milosz era stato, per Kundera, uno degli autori letti da adolescente accanto a Rimbaud, Nerval, Apollinaire o Desnos. La poesia, per Milosz, fu come il "cuore messo a nudo" di Baudelaire. Il "re solitario", lo definisce Christophe Langlois presentandone le "Œuvres" pubblicate nel 2024 da Gallimard. E quel cognome: Milosz, così vicino, pur senza la grafia polacca, a quello del cugino Czesław, Nobel per la Letteratura, che non manca di riconoscerne la «prosa cartesiana disseminata di trappole poetiche»... slave. E non solo, vista la sua padronanza poliglotta. Quello strano profumo che promana dal suo tardo romanticismo supera le barriere degli ismi poetico letterari, per acquietarsi nella cura degli esseri che gli sono più vicini, nei boschi di Fontainebleau, quegli uccellini dietro il cui volo inquieto troverà la morte. Una storia personale e letteraria fatta di stili e modelli narrativi mescolati al suo essere sempre fuori posto, in esilio da una patria che troverà, forse, ai margini del bosco.
22,00

Diario. Abissi e altezze del mio cuore

Diario. Abissi e altezze del mio cuore

Darya Dugina

Libro

editore: AGA Editrice (Cusano Milanino)

anno edizione: 2025

pagine: 544

Questo è il “Diario” di Darya Dugina, figlia dei filosofi Aleksandr Dugin e Natalia Melentyeva. Anch’essa filosofa fu assassinata il 20 agosto 2022 in un attentato portato a termine da terroristi ucraini con la complicità dei servizi segreti occidentali. Nel suo “Diario”, le “date” si dissolvono gradualmente, si sciolgono come neve al sole quanto più ci si avvicina a quel fuoco interiore che Darya stessa descrive come “la brace che non lascerò spegnere”.
34,00

Senza permesso

Senza permesso

Paolo Merlini

Libro: Libro in brossura

editore: Youcanprint

anno edizione: 2025

pagine: 232

Lettere agli amici scomparsi.
16,50

Lettere «inutili». Lettere e carteggi. Volume Vol. 1

Lettere «inutili». Lettere e carteggi. Volume Vol. 1

Luciano Bianciardi

Libro: Libro in brossura

editore: ExCogita

anno edizione: 2025

pagine: 288

Un Bianciardi estremamente privato, quello delle lettere rimaste fino a oggi inedite e delle quali si inizia qui la pubblicazione in tre volumi, corredati dall'accurato commento di Arnaldo Bruni. In questa prima parte, la corrispondenza con i familiari: servizio militare, primi impieghi, quotidianità minuta e molte informazioni -anche inedite- sul lavoro editoriale e di scrittura. Come emergerà ancora di più nei volumi successivi -ad amici, editori, traduttrici ecc.-, si delineano in queste lettere la cifra e i caratteri distintivi dello scrittore: l'ironia, lo sguardo disincantato sulla realtà, il gusto per i giochi di parole e l'inconfondibile capacità profetica.
25,00

Lettere dall'Illiria

Lettere dall'Illiria

Emilio Piccione

Libro: Libro in brossura

editore: Universitalia

anno edizione: 2025

pagine: 62

10,00

Senza permesso

Senza permesso

Paolo Merlini

Libro: Libro in brossura

editore: Youcanprint

anno edizione: 2025

pagine: 210

Lettere scritte agli amici scomparsi, per trattenerli ancora qualche momento con me, rivivendo le esperienze vissute con loro. Gli amici se ne sono andati, senza il mio permesso...
20,90

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