Geografia
Le vie dell'Etruria nella Tabula peutingeriana
Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
editore: Olschki
anno edizione: 2003
pagine: 68
Verso una teoria geografica della complessità
Angelo Turco
Libro
editore: Unicopli
anno edizione: 2003
pagine: 184
Guida dei toponimi di Savoulx e C.
Daniela Guiguet, Silvia Gallizio, Marziano Di Maio
Libro: Libro in brossura
editore: Alzani
anno edizione: 2003
pagine: 136
Metodologia della ricerca in geografia. Evoluzione, teorie, applicazioni
Pasquale Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2003
pagine: 240
Le fasi antiche del territorio. La Lombardia orientale tra Adda e Oglio
Libro: Libro in brossura
editore: Sestante
anno edizione: 2003
pagine: 224
1421. La Cina scopre l'America
Gavin Menzies
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2003
pagine: 428
Gavin Menzies propone una nuova ipotesi, basata sul ritrovamento di antiche carte nautiche, sull'analisi al computer di dati astronomici e sulla scoperta di relitti nel Mar dei Caraibi. Secondo l'ex ufficiale della Marina britannica, fu una spedizione cinese a raggiungere per la prima volta le coste americane e a compiere il primo viaggio completo intorno al mondo. Nel 1421, una flotta composta da più di cento navi, al comando del leggendario ammiraglio Zheng He, lasciò la Cina per attraversare l'Oceano Indiano, doppiare il Capo di Buona Speranza, esplorare le coste sudamericane e quelle australiane.
Geografia. Un'introduzione ai modelli del mondo
Franco Farinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2003
pagine: 237
Quel che da Anassimandro a Kant, da Pierce a Wittgenstein si trasmette è la natura cartografica dei sensi del mondo. Al punto che ancora si crede che la mappa sia la copia della Terra senza accorgersi che è la Terra che fin dall'inizio ha assunto, per la nostra cultura, la forma di una mappa. Oggi non è più possibile contare, nel rapporto con la realtà, sulla potentissima mediazione cartografica che, riducendo a un piano la sfera terrestre, ha fin qui permesso di evitare di fare i conti con la Terra così come davvero essa è, con il globo. Questo è un manuale di geografia privo di qualsiasi carta, in esso non soltanto si dà conto della geografia umana di oggi, ma si ridefinisce la natura dei principali modelli di descrizione del mondo in nostro possesso.
La composizione visiva del luogo. Appunti di geografia immediata
Giuseppe Campione
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2003
pagine: 278
Tabula peutingeriana. Le antiche vie del mondo
Libro: Libro o carta ripiegata
editore: Olschki
anno edizione: 2003
pagine: 70
La riproduzione di un documento eccezionale e unico nel suo genere: una 'carta stradale' del mondo antico (ca. IV sec. d.C.) disegnata in un rotolo di pergamena (ca. XII-XIII sec.), che è attualmente conservato alla Biblioteca Nazionale di Vienna. La Tabula Peutingeriana è una lunga striscia di pergamena (ca. cm 700 x 34) che su un'immagine cartografica fatalmente deformata raffigura non solo la rete stradale dell'impero romano, ma anche gli itinerari che attraversano le regioni esterne all'impero fino ai limiti orientali della terra abitata. Viene qui presentata la riproduzione, ingrandita e a colori, del fac-simile pubblicato nel 1888 da K. Miller, preceduta da alcuni saggi che illustrano le caratteristiche generali del documento (M.Magini), il posto della Tabula nella storia della cartografia greco-romana (F.Prontera), la sua tradizione medievale e rinascimentale (P. Gautier Dalché) e infine il suo valore documentario per la viabilità e la topografia dell'Italia antica (M.Calzolari). Premio nazionale «Gianfranco Fedrigoni». 2004
Il paesaggio degli uomini. La natura, la cultura, la storia
Eugenio Turri
Libro: Libro in brossura
editore: Zanichelli
anno edizione: 2003
pagine: 320
L?autore Eugenio Turri è stato tra i primi in Italia a parlare di paesaggio coniugando la visione tradizionale dei geografi con gli apporti dell?antropologia e delle discipline umanistiche. Tra i suoi testi più significativi:Antropologia del paesaggio (1974, 1981), Semiologia del paesaggio italiano (1979, 1990), Il miracolo economico: dalla villa veneta al capannone industriale (1995), Il paesaggio come teatro (1998), La megalopoli padana (2000). Ha insegnato Geografia del paesaggio alla Facoltà di Architettura e Urbanistica del Politecnico di Milano e per anni è stato consulente per la pianificazione paesistica alla Regione Lombardia. Attualmente tiene corsi sulla Geografia del paesaggio presso diverse sedi universitarie (Milano, Ferrara), associazioni (Italia Nostra) e ordini professionali. L?opera Nel dibattito culturale degli ultimi anni il paesaggio è entrato di prepotenza come uno dei temi più vivi e sentiti. Su di esso hanno riflettuto geografi, storici, urbanisti, ecologi, agronomi, psicologi e filosofi, secondo un ventaglio di posizioni spesso lontane tra loro e da quelle dei politici che hanno proposto opportune leggi di tutela. Ma i nostri paesaggi oggi, spesso offesi, non sono che la manifestazione della nostra società, della nostra cultura, risultato di un senso malinteso della modernità, i cui effetti sono davanti a noi, specie in Italia, con tutta evidenza. Dunque non è tanto il paesaggio che va tutelato, ma sono le società che devono trovare in se stesse dei modi diversi di operare: ciò che è possibile con una maggior carica di autoriflessività e di autocomprensione, nel quadro di un rapporto con la natura diverso da quello a cui ha portato lo sviluppo più recente, selvaggio e irrispettoso delle migliori eredità lasciateci dal passato. Questo libro cerca di raccontare e spiegare come le società umane si confrontano con la natura, come costruiscono i loro territori, offrendoci allo sguardo i paesaggi che di tali territori sono la proiezione sensibile. Ampio spazio è dato ai modi in cui, sin dalle origini, il territorio è stato costruito, facendo ricorso agli esempi che ci vengono offerti dalle sopravvissute società premoderne, per le quali ogni agire era venato dal senso della misura delle possibilità umane rispetto alla natura e ai suoi misteri. Esempi di un rapporto storicizzato, che era anche etico ed estetico, oggi perduto e con poca speranza di essere recuperato usando il solo metro della tecnica e dell?economia. In altri capitoli si esaminano situazioni territoriali esemplari di tutto il mondo, conservando come elemento mediatore del rapporto tra uomo e natura il paesaggio che, in quanto rappresentazione per larga parte soggettiva, riassume in sé, oltre che le ragioni economiche, produttive, dell?agire, anche passioni, sentimenti, afflizioni, psicologismi di origine diversa, cioè istanze studiate dalle discipline umanistiche e antropologiche, considerate come fattori importanti del rapporto ecologico. Le problematiche sono trattate con linguaggio semplice e si è cercato di andare in soccorso della sprovvedutezza che spesso le nuove generazioni dimostrano nei confronti degli scenari del loro vivere, anche locale. Così, facendo ricorso a numerosi riferimenti iconografici, si è voluto soprattutto offrire gli strumenti per un?educazione allo sguardo e, di riflesso, per un?educazione al paesaggio, primo fattore di ogni sana ecologia.

