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Lindau: I pellicani/Le Beatitudini

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia

Pierangelo Sequeri, Duccio Demetrio

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2016

pagine: 120

"Misericordia" è oggi sinonimo di pietismo, paternalismo, buonismo. La virtù predicata da Gesù nel discorso della montagna è, per il comune sentire contemporaneo, un valore socialmente dubbio, sospetto quanto meno di falsa generosità e di altruismo autogratificante. Nel nostro mondo dominato dalla razionalità tecnologica si è infatti prodotta una separazione fra l'amore e la giustizia: il primo è diventato sentimentale e irrilevante, la seconda astratta e calcolatrice. E la nozione di carità, che originariamente traduce un tema di assoluta profondità teologica, è ridotta al banale significato di elemosina e beneficenza. A sgomberare il campo da questi equivoci e fraintendimenti provvedono - in questo secondo volume della collana dedicata alle beatitudini - un teologo e un filosofo. I due autori ricollocano la misericordia nel giusto ambito religioso e antropologico-culturale. Sequeri ne mette in rilievo il fondamento teologico, la sua profonda consonanza con l'agape (nell'accezione paolina, ripresa da Benedetto XVI nell'enciclica "Deus caritas est"). Demetrio, con un approccio più esistenziale, ne sottolinea il valore intimamente umano e universale, sia per i credenti sia per i non credenti "nobilmente pensosi".
12,50

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio

Andrea Riccardi, Franco Cassano

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2013

pagine: 96

Il mondo non è ancora in pace. Guerre, terrorismo, violenza diffusa compongono un inquietante scenario. Come i discepoli sulla barca travolta dalla tempesta dell'episodio evangelico (Mc 4,38), l'umanità è spaventata, smarrita: che cosa può fare per non cedere alla paura e alla rassegnazione, per riprendere con fiducia il cammino verso un mondo finalmente pacificato? Alcune risposte a questa drammatica domanda si trovano nei due saggi di questo volume dedicato alla settima Beatitudine: "Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio". Nel primo, Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, rievoca, alla luce delle Sacre Scritture, l'antico sogno di pace dell'umanità. Proponendo l'esempio delle comunità cristiane operanti in tutto il mondo, indica come strumenti indispensabili per il superamento della violenza e della guerra la fede in Dio, la preghiera, l'ascolto della Parola. Nel secondo saggio, il sociologo Franco Cassano, nel contesto di un'analisi rigorosa del valore al tempo stesso trascendente e immanente delle Beatitudini, individua come tratto peculiare della settima Beatitudine il suo non essere soltanto la promessa di un risarcimento futuro delle sofferenze patite in questo mondo, ma anche l'indicazione operativa di un obiettivo concreto - la costruzione della pace - da realizzare insieme agli altri uomini sulla terra, subito, senza attendere la fine dei tempi.
13,00

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati

Luigi Ciotti, Salvatore Natoli

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2013

pagine: 100

La parola "giustizia" ricorre sia nella quarta sia nell'ottava Beatitudine. Alla prima delle due, che si rivolge a "quelli che hanno fame e sete della giustizia", è dedicato questo libro. Su di essa riflettono e si confrontano Luigi Ciotti, da sempre impegnato nella lotta contro tutte le ingiustizie e per la difesa della legalità, e Salvatore Natoli, un filosofo laico sensibile ai temi religiosi e all'universalità del messaggio cristiano. Nei due saggi che compongono il volume gli autori sottolineano il valore non solo teologico e religioso, ma anche etico, civile e politico della giustizia annunciata e promessa nel Discorso della Montagna. Dimostrano come nella società secolarizzata contemporanea - attraversata da una fenomenologia dell'ingiustizia che assume di volta in volta nomi e forme diverse (disuguaglianze sociali, povertà, schiavitù, violenza e guerra) - la parola evangelica conservi la sua concretezza umana e, anzi, la sua attualità e radicalità rivoluzionaria. Ci ricordano come il Vangelo esprima un'universale aspirazione degli uomini e li motivi a un'azione comune per la costruzione di un mondo più giusto, tenendo viva la speranza anche per i non credenti.
13,50

Beati i miti, perché avranno in eredità la terra

Beati i miti, perché avranno in eredità la terra

Sergio Givone, Remo Bodei

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2013

pagine: 95

Nella società contemporanea la mitezza è spesso assimilata alla passività, alla debolezza, alla mancanza di coraggio. L'essere miti appare un comportamento assolutamente inadeguato ad affrontare le durezze della realtà. Un grande merito di questo volume è quello di riscoprire, in controtendenza rispetto al pensiero prevalente, il significato autentico di questo concetto, rivalutandone il valore etico-politico. Da due prospettive diverse ma complementari, l'una religiosa e l'altra laica, Givone e Bodei sviluppano un discorso esauriente e approfondito sotto il profilo filologico, teologico e storico. Nei due saggi sono confrontati i diversi significati che la mitezza assume nel pensiero greco e nella cultura giudaico-cristiana, in particolare nell'Antico Testamento (i Salmi), nelle lettere di san Paolo e nella concezione ascetica e mistica del cristianesimo tipica del Medioevo. Uno spazio importante è poi dedicato al pensiero religioso e politico dei grandi interpreti moderni della mitezza evangelica, da Tolstoj a Gandhi, da Schweitzer a Bonhoeffer, fino alle più recenti riflessioni di Bobbio e di Zagrebelsky. Di particolare interesse è anche l'analisi che i due autori conducono sulla reinterpretazione del concetto di "eredità della terra" formulata dal pensiero ecologico che pone l'accento sulla necessità di salvaguardare la terra ricevuta in eredità per le prossime generazioni.
13,00

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio

Salvatore Mannuzzu, Goffredo Fofi

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2012

pagine: 104

Nell'attuale linguaggio dominante, costituito prevalentemente da un lessico economico e quantitativo, non ricorre mai l'espressione "purezza di cuore". Nella nostra società secolarizzata sono scomparsi i "puri di cuore" ai quali è promessa la futura visione di Dio (Mt 5,8)? A questa domanda cercano di rispondere Salvatore Mannuzzu e Goffredo Fofi, che si confrontano, in modi diversi ma ugualmente liberi da pregiudizi ideologici e da dogmatismi religiosi o laicisti, con la sesta beatitudine. Il personaggio creato da Mannuzzu, un ottuagenario cristiano senza qualità, si misura con la parola evangelica, ne esplora la valenza teologica alla luce dei Salmi e della grande tradizione filosofica cristiana; confessa, in un coraggioso e spietato diario dell'anima, la sua tormentosa e tormentata ricerca di una purezza del cuore, ahimè perduta con i lontani e irrecuperabili natali dell'infanzia. Fofi analizza le ragioni storiche e sociali della perdita della purezza di cuore, causata dalla mutazione antropologica avvenuta con il passaggio dalla civiltà contadina alla civiltà industriale e poi all'attuale, disumanizzata, società dei consumi; solo nell'Italia pre-industriale, arcaica e pasolinianamente innocente, ormai irrimediabilmente scomparsa, in certe personalità straordinarie come Elsa Morante e Aldo Capitini e in alcuni personaggi dei romanzi di Tolstoj e Dostoevskij, si possono ritrovare i puri di cuore.
12,00

Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati

Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati

Lucetta Scaraffia, Eraldo Affinati

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2012

pagine: 88

Fra tutte le Beatitudini, Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati è oggi la più difficile da accettare. Nella società attuale, dominata dall'edonismo, il paradosso espresso da Matteo 5,4 risulta incomprensibile. La cultura secolarizzata, che promuove l'illusione che la scienza e la medicina possano sconfiggere definitivamente il dolore, non è in grado di rispondere alla domanda radicale di Giobbe e di Dostoevskij: perché gli innocenti continuano a soffrire ingiustamente, senza ragione? Nel suo saggio Lucetta Scaraffia ripercorre la storia del rapporto fra il cristianesimo e il mistero della sofferenza, mettendo in luce le implicazioni teologiche, etiche ed esistenziali dei due atteggiamenti fondamentali assunti dai cristiani nei confronti di questa terribile realtà connaturata alla condizione umana: la carità attiva nell'amore del prossimo e l'esaltazione del valore del dolore nelle pratiche del misticismo più radicali ed estreme. "Consolatore degli afflitti" è la professione esercitata dal protagonista e voce narrante del racconto di Eraldo Affinati. Lo scrittore romano prosegue, in forma narrativa, l'analisi e il commento del messaggio evangelico che, nutrendo per così dire personaggi, situazioni e ambienti del mondo "fantascientifico" e surreale di un Regno intermedio, conserva la sua perenne validità per la nostra vita quotidiana.
12,00

Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli

Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli

Franco Cardini, Luisa Muraro

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2012

pagine: 100

Nessuna strategia politica, nessuna battaglia sociale è riuscita finora a realizzare la giustizia su questa terra. Ovunque nel mondo uomini e donne patiscono l'iniquità e vengono perseguitati se lottano contro di essa. Della giustizia, nella sua dimensione alta, non nell'accezione banalizzante di "legalità" oggi di moda, si occupano lo storico Franco Cardini e la filosofa Luisa Muraro in questo volume dedicato all'ottava Beatitudine. Cardini ne considera soprattutto le varie declinazioni valoriali espresse nella tradizione biblica e cristiana dell'Antico e del Nuovo Testamento, e nel pensiero occidentale non solo cristiano (da Aristotele a sant'Agostino), nonché il suo tormentato percorso storico; Luisa Muraro ne prende in esame, in particolare, i riflessi, per così dire intimi, nelle scelte esistenziali delle persone. Il discorso sviluppato dai due studiosi, al tempo stesso teologico, filosofico e storico-sociale, mette in evidenza il carattere rivoluzionario del tipo di giustizia predicato da Gesù, per il quale i "giusti" non sono quelli che si limitano a osservare esteriormente la legge, ma quanti dimostrano il loro amore per Dio attraverso quello nei confronti del loro prossimo. E per questo sono perseguitati. Profonda meditazione a due voci, questo libro è anche un invito alla speranza. Ai perseguitati per la giustizia non è promesso un premio in un lontano futuro. Di essi "è" adesso, subito, il regno dei cieli...
12,00

Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli

Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli

Gianfranco Ravasi, Adriano Sofri

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2012

pagine: 120

"Letto il discorso della montagna, che l'aveva sempre commosso, vide ora per la prima volta in questo discorso non astratti, bellissimi pensieri che per lo più ponevano esigenze esagerate e inattuabili, bensì dei comandamenti semplici, chiari e praticamente attuabili, i quali, qualora fossero stati attuati (ed era pienamente possibile), avrebbero prodotto un assetto assolutamente nuovo della società umana." (L. Tolstoj, Resurrezione) Nechljudov, il protagonista di Resurrezione, alla fine del romanzo, leggendo il discorso della montagna, trova la forza e la motivazione per cambiare vita e per credere in un mondo migliore. Nella convinzione che il messaggio di Cristo sia di fondamentale importanza anche per i contemporanei, le Edizioni Lindau presentano una nuova collana dedicata alle Beatitudini. In questo volume, Gianfranco Ravasi e Adriano Sofri dialogano e si confrontano sulla prima fra esse: "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli." Ravasi la analizza con perizia filologica e intelligenza esegetica: mette a confronto le due versioni - matteana e lucana - rilevandone analogie e differenze, esamina i riferimenti intertestuali all'Antico Testamento e ad altri passi del Nuovo Testamento, illustra brevemente il percorso del tema evangelico della povertà nella storia della letteratura, da Jacopone da Todi a François Mauriac. Sofri, dal canto suo, affronta il tema della povertà con un approccio storico e sociologico...
12,00

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia

Pierangelo Sequeri, Duccio Demetrio

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2012

pagine: 120

"Misericordia" è oggi sinonimo di pietismo, paternalismo, buonismo. La virtù predicata da Gesù nel discorso della montagna è, per il comune sentire contemporaneo, un valore socialmente dubbio, sospetto quanto meno di falsa generosità e di altruismo autogratificante. Nel nostro mondo dominato dalla razionalità tecnologica si è infatti prodotta una separazione fra l'amore e la giustizia: il primo è diventato sentimentale e irrilevante, la seconda astratta e calcolatrice. E la nozione di carità, che originariamente traduce un tema di assoluta profondità teologica, è ridotta al banale significato di elemosina e beneficenza. A sgomberare il campo da questi equivoci e fraintendimenti provvedono - in questo secondo volume della collana dedicata alle beatitudini - un teologo e un filosofo. I due autori ricollocano la misericordia nel giusto ambito religioso e antropologico-culturale. Sequeri ne mette in rilievo il fondamento teologico, la sua profonda consonanza con l'agape (nell'accezione paolina, ripresa da Benedetto XVI nell'enciclica "Deus caritas est"). Demetrio, con un approccio più esistenziale, ne sottolinea il valore intimamente umano e universale, sia per i credenti sia per i non credenti "nobilmente pensosi".
12,00

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