Luiss University Press: Pensiero libero
La società della ricompensa. Perché la gamification ci fa giocare di più ma divertire di meno
Adrian Hon
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2024
pagine: 320
Il gioco, inteso come metodo per rendere divertenti attività solitamente noiose e impegnative, può avere un ruolo cruciale nella società, non solo nell'ambito dell'istruzione e della formazione - come già scrivevano Locke e Rousseau -, ma anche nel lavoro e nella partecipazione democratica. La gamification, ovvero l'applicazione dei meccanismi tipici dei videogiochi a contesti non ludici, può apportare grandi benefici, stimolando la curiosità, il piacere della sfida e migliorando la capacità di risolvere problemi complessi. Tuttavia, alcune caratteristiche dei giochi, come le strutture basate su obiettivi e ricompense, possono favorire la ripetizione o addirittura la compulsione e possono essere utilizzate con scopi meno nobili, come il mero profitto o, nei peggiori casi, la manipolazione comportamentale a fini politici. Questa "gamification di sfruttamento" potrebbe diventare ancora più pervasiva con l'avvento di nuove tecnologie come la realtà aumentata, i dispositivi indossabili e il metaverso. Questo libro esplora le due facce della gamification - quella che aiuta l'umanità e quella che può danneggiarla - e mostra come una conoscenza adeguata, insieme a politiche appropriate, possa limitare l'impatto negativo della seconda, restituendo alle persone strumenti potenti e positivi di evoluzione e crescita: il gioco e il divertimento.
La guerra dei metalli rari. Il lato oscuro della transizione energetica e digitale
Guillaume Pitron
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2024
pagine: 276
Robotica, intelligenza artificiale, ospedali digitali, cyber-sicurezza, biotecnologie mediche, Internet delle cose, nanoelettronica, automobili senza conducente… tutti i settori più strategici dell'economia del futuro, tutte le tecnologie che decuplicheranno le nostre capacità di calcolo e modernizzeranno il modo di consumare energia, il più piccolo dei nostri gesti quotidiani come le grandi decisioni collettive, si riveleranno legati ai metalli rari. Queste risorse diverranno la base fondamentale, tangibile, palpabile del Ventunesimo secolo, mentre questa dipendenza delinea già i contorni di un futuro che nessun oracolo aveva predetto. Pensavamo di affrancarci dalle penurie, dalle tensioni e dalle crisi causate dal bisogno di petrolio e di carbone ma le stiamo sostituendo con un mondo di penurie, tensioni e crisi inedite.
Le persone non servono. Lavoro e ricchezza nell'era dell'intelligenza artificiale
Jerry Kaplan
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2024
pagine: 210
"Le persone non servono" è il saggio che ha introdotto al grande pubblico il tema dell'intelligenza artificiale e dei suoi rischi. Oggi considerato un vero e proprio classico, questo libro adesso è diventato ancora più attuale, poiché l'impatto tecnologico dell'intelligenza artificiale, profetizzata da Kaplan, può essere oggi analizzato e misurato con maggiore consapevolezza. Oggi più di qualche anno fa, il genere umano si trova nel pieno di un cambiamento profondo e senza precedenti. Jerry Kaplan mostra come i più recenti progressi nel campo della robotica, del machine learning e nello studio dei sistemi percettivi possono darci benessere senza precedenti e, al tempo stesso, essere per noi una seria minaccia. Automobili senza pilota, aiutanti robot, consulenti finanziari automatizzati possono darci ricchezza e tempo libero, ma la transizione potrebbe essere rischiosa, soprattutto se non affrontiamo con razionalità i grandi problemi rappresentati da un mercato del lavoro sempre più incerto e da crescenti disuguaglianze di reddito. "Le persone non servono" propone soluzioni di libero mercato e di politica sociale che possono aiutarci a evitare un lungo periodo di difficoltà sociali, mostrando in modo accessibile e completo le opportunità dell'intelligenza artificiale. Prefazione di Luigi Laura.
Tutti i mondi che vedo. Curiosità, scoperta e meraviglia all'alba dell'intelligenza artificiale
Fei-Fei Li
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2024
pagine: 304
Sono convinta che la nostra civiltà sia sull'orlo di una rivoluzione tecnologica che ha il potere di rimodellare la vita come la conosciamo. Ignorare i millenni di lotta che sono alla base della nostra società, però, sarebbe un errore intollerabile. Questa rivoluzione deve fondarsi su quelle basi, in modo fedele. Deve rispettare la dignità collettiva di una comunità globale. E deve sempre ricordare le sue origini: l'immaginazione inquieta di una specie di ominidi altrimenti ordinaria, talmente disorientata dalla propria natura che tenta di ricrearla in silicio. Questa rivoluzione deve essere incentrata senza alcun dubbio sugli esseri umani". Sviluppatasi sulla base di presupposti creati nell'arco di oltre cinquant'anni, la rivoluzione dell'intelligenza artificiale è ormai iniziata. Anzi, è difficile oggi immaginare un ambito delle nostre vite - dalle piccole occupazioni quotidiane ai grandi piani industriali, dalla nostra personale relazione con il mondo alla formazione - che non risulti profondamente toccato dall'impatto con questa tecnologia. A volte non è semplice, tuttavia, ricordare che alla base di questa svolta epocale ci sono le persone, donne e uomini di scienza capaci di rendere le proprie vite percorsi unici di ricerca ed esperienza. Ne è un esempio Fei-Fei Li, partita da umili origini e diventata oggi una delle maggiori personalità scientifiche al mondo, che in questo libro racconta come la sua storia personale sia inscindibile da quella della sua formazione e delle sue scoperte. Una storia, la sua, che mostra come al centro della più prodigiosa invenzione degli ultimi secoli ci siano le persone - con la loro curiosità, la loro empatia, la capacità di trarre forza dalle difficoltà e dalla inesauribile voglia di "essere motivate dal benessere della nostra specie".
Perennials. Società e lavoro dopo la fine delle generazioni
Guillén Mauro F.
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2024
pagine: 280
C'erano una volta le generazioni, quella arbitraria suddivisione della vita umana in quattro grandi fasce di età - infanzia, giovinezza, età adulta e vecchiaia - alle quali corrispondevano altrettante attività - gioco, apprendimento, lavoro e riposo. Ci siamo abituati a tal punto a vite cadenzate in questo modo che siamo arrivati a confondere un artificio con un fatto naturale. In questo saggio rivoluzionario Mauro Guillén, considerato tra i più originali e innovativi intellettuali al lavoro oggi sui temi dell'organizzazione del lavoro, mostra come il modello sequenziale della vita, eredità del Diciannovesimo secolo, debba oggi essere scardinato per consentire una diversa organizzazione del lavoro, del mercato e in generale della società. Mentre almeno otto generazioni abitano contemporaneamente il pianeta, l'aumento delle aspettative di vita in salute e il miglioramento della forma fisica e mentale rendono possibili vite più lunghe e flessibili nel corso delle quali le nostre scelte saranno meno definitive e irreversibili e una più variegata gamma di opportunità e ripensamenti di carriera sarà a nostra disposizione. Nell'era della grande accelerazione guidata dalla tecnologia digitale, dove le potenzialità di benessere e ricchezza diffusi sono enormi ma, al contempo, lo spaesamento dovuto alle continue mutazioni può essere grande e avere serie conseguenze, occorre cambiare il nostro mindset, scarsamente adatto a una quotidianità poco lineare: con questo libro Guillén ci invita a diventare perennials, persone definite non da quando sono nate ma da ciò che fanno e pronte a inaugurare insieme una nuova era di innovazione e cambiamento.
Generalisti. Perché una conoscenza allargata, flessibile e trasversale è la chiave per il futuro
David Epstein
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2024
pagine: 300
Grandi successi ed errori inizialmente si assomigliano. Se le storie di quanti conseguono risultati importanti vengono spesso raccontate come tragitti perfettamente lineari, Generalisti dimostra che la verità è di tutt'altro segno. Analizzando la vita e la carriera di atleti, musicisti, imprenditori e scienziati affermati, David Epstein prova che una specializzazione non precoce, preceduta da una serie consistente di tentativi ed errori, è in genere alla base della realizzazione. Roger Federer scoprì il tennis dopo aver sperimentato tutti gli altri sport che gli fossero capitati. Django Reinhardt sviluppò il suo ineguagliato stile chitarristico dopo aver perso l'uso di due dita. E Vincent Van Gogh si scoprì capace di dipingere nello stile che avrebbe rivoluzionato per sempre l'arte solo negli ultimi due anni di vita, dopo aver tentato di intraprendere i mestieri più disparati ed essere stato giudicato mediocre da maestri e supervisori. Se una iperspecializzazione perseguita sin dai primi anni è di norma considerata un vantaggio competitivo, le storie di questo libro raccontano invece come perfezionarsi in un solo campo possa risultare un limite, mentre i momenti di crisi e di improvvisazione possano essere i più utili. Ne deriva che, se dedicare parte del tempo ad attività e compiti non immediatamente monetizzabili è "inefficiente", allora l'inefficienza è un obiettivo da perseguire con tenacia. Tutti si specializzano in qualcosa prima o poi ma, come dimostra David Epstein, per conseguire qualunque risultato nessun metodo è più efficace che trasformare la propria vita in un continuo esperimento.
Il re invisibile. Storia, economia e sconfinato potere del microchip
Cesare Alemanni
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2024
pagine: 184
È stato detto che i microchip sono "il nuovo petrolio". Questa suggestiva definizione è tuttavia errata: i circuiti integrati racchiudono un potere persino più grande e pervasivo di quello dell'oro nero. Dalla fabbricazione dei dispositivi tecnologici all'esplorazione spaziale, dalla produzione di energia atomica all'industria militare, il microchip è oggi la tecnologia più importante e strategica al mondo. Si tratta indubbiamente del manufatto più complesso che siamo in grado di produrre in modo seriale - quasi mille miliardi di minuscole piastrine di silicio ogni anno attorno alle quali ruotano interessi smisurati. Nel giro di poco più di mezzo secolo i semiconduttori sono diventati così essenziali da essere ormai considerati come vere e proprie materie prime. In quanto tali, essi sono al centro delle maggiori trame geopolitiche contemporanee - su tutte, la contesa tra Cina e Stati Uniti. In questo libro Cesare Alemanni ricostruisce la storia poco nota dei microchip, dalla loro progettazione attraverso complesse catene del valore, fino alle nuove frontiere della microelettronica e dell'informatica su cui poggerà la società di domani.
Apologia del futuro. Quello che il domani può fare per noi
Luca De Biase
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2024
pagine: 344
"Oggi è il primo giorno del resto della tua vita", recitava una popolare t-shirt diffusa negli Stati Uniti degli anni Sessanta. Il senso era chiaro: svegliarsi ogni mattina significava, nel sentire dell'epoca, trovarsi di fronte a un mare di opportunità, e ogni persona che si addormentava la sera lo faceva sapendo che il domani avrebbe portato con sé nuove, entusiasmanti possibilità di reinvenzione. Già, il domani: come è possibile che, da luogo ideale in cui andare incontro alla fortuna propizia, si sia trasformato in una desolata terra straniera? E come può tornare a mostrarsi per quello che è, ovvero un insieme di possibilità tra le quali scegliere? Lo spiega in questo libro Luca De Biase, mostrando come, in un'epoca di vertiginoso e inarrestabile mutamento, le certezze crollino dandoci l'impressione che il controllo delle nostre vite ci sfugga di mano. E tuttavia, oltre all'ansia che ciò può ingenerare, rischiamo qualcosa di più insidioso: convincerci che il futuro sia uno e predeterminato, e che conduca ineluttabilmente al peggio. Una visione del genere, però, è falsa e, se non esiste nessuna strada lastricata d'oro diretta a un destino di trionfi, anche immaginare i giorni che ci attendono come tante tappe verso il baratro è una semplice, orribile fantasia. O peggio, è una narrazione più o meno intenzionalmente concepita per influenzare il presente e rafforzare un potere. Riconoscerlo non è che uno dei punti chiave del metodo che De Biase propone per riappropriarci del futuro - anzi, dei futuri, le tante possibilità che la ricerca può aiutarci ad analizzare per guardare di nuovo con fiducia a ciò che ci attende. Saggio sul senso della prospettiva, trattato di storia applicata al futuro e manuale sperimentale sulla progettazione di quanto può avvenire, Apologia del futuro è una guida per uscire dalla trappola del presente e capire che cosa il domani possa ancora fare per noi.
Tecnologie dell'impero. AI, quantum computing, 6G e la nuova geopolitica del potere
Francesca Balestrieri, Luca Balestrieri
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2024
pagine: 208
La letteratura e la fantascienza hanno immaginato a lungo un futuro nel quale i conflitti sarebbero stati combattuti da macchine sofisticate e dotate di un enorme potere distruttivo. La realtà che stiamo vivendo mostra come preoccupazioni del genere, benché suggestive, fossero in effetti semplicistiche e ingenue: lo sviluppo esponenziale della tecnologia condiziona infatti le dinamiche del potere globale in modo più sottile, profondo e pervasivo, e quello militare non è che un aspetto di una mutazione profonda. Alla mobilitazione totale - industriale e intellettuale - delle grandi potenze internazionali richiesta dall'enorme impatto che l'high-tech ha su economia e società coincide una equivalenza perfetta tra controllo delle nuove tecnologie e dominio globale. In altre parole, se la tecnologia pervade ormai e sempre più profondamente ogni aspetto della vita umana, tenere saldo il polso del suo sviluppo - e farlo prima, più rapidamente, con maggiori mezzi di altri - diventa l'elemento decisivo attorno al quale ruotano i nuovi equilibri di potere del mondo. La tecnologia non è perciò soltanto un'arma, bensì al tempo stesso strategia e campo di scontro delle grandi potenze, America e Cina su tutte, che si contendono il primato mondiale. Sulla scia dei grandi realisti del passato come Edward H. Carr o Hans J. Morgenthau, Francesca e Luca Balestrieri studiano in profondità il potere, e i modi in cui la tecnologia lo plasma, come elemento essenziale per comprendere le dinamiche tra gli Stati. Analizzando i molteplici piani attorno ai quali prendono forma i nuovi assetti e passando in rassegna le nuovissime tecnologie, ancora in gran parte sperimentali, oggi al centro degli interessi dei grandi attori internazionali, "Tecnologie dell'impero" si pone al tempo stesso come uno strumento per capire l'attualità e un futuro classico che continuerà a essere letto negli anni a venire.
Magnifici ribelli. I primi romantici e l'invenzione dell'Io
Andrea Wulf
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2023
pagine: 512
Marzo 1793. Quando i soldati prussiani arrestarono Caroline Böhmer sembrò che una rivoluzione fosse stata stroncata sul nascere. La giovane donna, che viaggiava in compagnia della piccola Auguste di soli sette anni, era stata tra quanti, in Germania, avevano appoggiato l'occupazione di Magonza da parte dei repubblicani francesi. Caroline venne catturata e imprigionata senza processo assieme a coloro che avevano sognato di ripetere, in quella terra ancora feudale, l'esperienza della Rivoluzione francese. Eppure, di lì a pochi anni, Caroline sarebbe stata il cuore e la mente di un gruppo di giovani donne e uomini che avrebbero cambiato il mondo in modo ancora più profondo e duraturo di quanto fatto dai giacobini in Francia. La storia di questa rivoluzione, una rivoluzione dello spirito e della mente, è raccontata oggi da Andrea Wulf in Magnifici ribelli. Il luogo è Jena, non una grande capitale ma una piccola città della Germania centrale dove si incontrarono, nello stesso posto e nello stesso momento, il burbero filosofo Johann Gottlieb Fichte, l'enigmatico poeta Novalis, la scandalosa scrittrice Dorothea Veit, due coppie di fratelli geniali, gli Schlegel e i von Humboldt, il tormentato Friedrich Schelling e i più anziani Friedrich Schiller e Georg Wilhelm Friedrich Hegel. Al centro di questa galassia di menti brillanti il grande poeta Johann Wolfgang Goethe, adorato come una divinità da quella compagnia di giovani ribelli che, in un mondo così diverso dal nostro e difficile da immaginare, intuirono come all'origine di ogni libertà ci sia l'Io, la parte nascosta di ogni essere umano che rende capaci di sognare, sperare e creare universi e alla quale loro per primi riuscirono a dar voce. Alle origini della nostra modernità c'è questa scoperta, quella di un Io che, libero di autodeterminarsi, ci consente, come diceva Fichte, di essere quello che siamo, perché vogliamo esserlo. È per questo insegnamento che oggi, secondo Andrea Wulf, non possiamo che dirci romantici.
Kant e gli extraterrestri. Cosmopolitica e vite interstellari
Peter Szendy
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2023
pagine: 168
Cosa c'è di più sublime della Terra vista dal cielo? Un pensiero del genere deve aver attraversato anche la mente di Immanuel Kant, che alle forme di vita extraterrestri dedicò pagine tanto enigmatiche quanto evocative. Vero pensatore del limite, Kant intuiva che, per comprendere il nostro mondo e le nostre vite sarebbe stato necessario assumere un punto di vista del tutto alieno. In questo libro, Peter Szendy si chiede se, in un'epoca in cui il turismo cosmico e le conquiste dello spazio sono a un passo dall'essere realtà, non abbia senso riscoprire quell'antico punto di vista e provare a utilizzarlo per decifrare e comprendere la nostra esistenza in comune.
Contro la democrazia. L'era dell'incompetenza e i rischi per la democrazia
Jason Brennan
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2023
pagine: 336
Cosa ha fatto la democrazia per noi? Ha dato voce ai più deboli, promosso il dibattito, favorito integrazione, crescita e sviluppo. Già: ma cosa ha fatto la democrazia per noi di recente? Se la domanda fosse rivolta a Jason Brennan, la sua risposta sarebbe probabilmente che è la questione stessa a essere mal posta. Quella che, secondo Winston Churchill, era la "peggior forma di governo possibile a eccezione di tutte le altre" non ha mai avuto la possibilità di fare del bene, né mai l'avrà. La ragione è spiegata in questo lavoro che, ritenuto eretico e scandaloso quando venne pubblicato per la prima volta, è ormai ritenuto un classico del pensiero politico contemporaneo. Brexit, crisi di cultura e competenza, estremisti ai vertici dei governi, assalti ai palazzi del potere potrebbero non essere storture, bensì i sintomi inevitabili della vera natura della democrazia che somiglia, secondo Brennan, non tanto al luogo di un civile e ragionato dibattito, quanto al regno di dell'irrazionalità e dell'ignoranza: molti elettori compiono le loro scelte sulla base dell'emozione o del pregiudizio, non conoscendo neanche, in numerosi casi documentati, la forma di governo vigente o addirittura i nomi dei leader in carica. Inoltre, come dimostra l'autore, che rivolge la sua critica sia alla democrazia rappresentativa che a quella deliberativa, la partecipazione politica tende a rendere le persone peggiori - più irrazionali, arrabbiate e cariche di pregiudizi. Quale alternativa abbiamo, allora? Come superare gli inconvenienti della democrazia se non vogliamo esporci ai rischi che comporterebbe la concentrazione del potere nelle mani di pochi? La proposta di Brennan è di sperimentare una forma di governo "epistocratica" che sia compatibile con parlamenti, elezioni e libertà di parola, ma distribuisca il potere politico in proporzione a conoscenza e competenza.