Maggioli Editore: Sociale & sanità
Cooperazione sociale. Oltre la crisi. La cooperazione sociale Legacoop Emilia Romagna dal 2008 al 2016
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2017
pagine: 198
Il periodo 2008-2016 sarà ricordato come il "periodo della crisi": dal fallimento della Lehman Brothers ai primi segnali di una ripresa che nel corso del 2016 si sono accesi anche in Emilia Romagna. La crisi ha duramente colpito settori importanti dell’economia regionale, dal manifatturiero all'edilizia; anche molte imprese cooperative ne sono state travolte. In questi anni, però, la cooperazione sociale Legacoop in Emilia Romagna ha aumentato fatturato e occupati, confermandosi come un pilastro del welfare nella regione. Oltre la crisi quindi, in questi anni, sono andate le cooperative sociali. Cerchiamo di raccontare perché e come in questo volume: attraverso tre ricerche svolte nel 2008, nel 2012 e nel 2016 che hanno coinvolto un panel di circa trenta cooperative. Le cooperative sociali oltre la crisi ci saranno ancora nei prossimi anni, rinnovando il loro impegno e innovando le loro strategie coerentemente con i propri valori e la propria mission.
Primo rapporto dulle misericordie in Italia
Luca Fazzi, Gianfranco Marocchi
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2017
pagine: 162
La prima Misericordia è stata fondata nel 1244 a Firenze, e dunque è la più antica organizzazione di terzo settore italiana oggi ancora attiva, e rappresenta un caso, al tempo stesso, emblematico e di grande interesse per capire come stia evolvendo nel nuovo contesto il volontariato organizzato oggi in Italia e quali siano le sfide che esso deve affrontare. Fino agli anni '80 del secolo scorso solo poche Misericordie potevano vantare un'attività sociale molto variegata. Negli ultimi tre decenni si è assistito a una rapida trasformazione che ha portato le Misericordie a interessarsi di una pluralità di ambiti, tra cui trasporti sanitari e sociali, protezione civile, onoranze funebri, gestione di ambulatori e case di riposo, assistenza domiciliare ed ospedaliera, telesoccorso, assistenza a carcerati, anziani, immigrati, portatori di handicap, tossicodipendenti, prevenzione dell'usura, consultori familiari. Il presente volume si propone di raggiungere principalmente due obiettivi. Il primo è di carattere descrittivo finalizzato a delineare il profilo di un movimento ancora scarsamente conosciuto. Il secondo è costituito invece dall'analisi e dalla comprensione dei processi di trasformazione di cui le Misericordie sono state protagoniste negli ultimi trenta anni. Oggi il mondo delle Misericordie è caratterizzato da una pluralità di modelli organizzativi, alcuni rimasti fedeli alla forma dell'associazionismo volontario, altri molto più differenziati e professionali. Come hanno saputo gestire e governare le Misericordie questi processi di trasformazione? Che soluzioni organizzative hanno adottato? E che cosa si può imparare dalla straordinaria esperienza di istituzioni che hanno attraversato i secoli in nome di un ideale religioso e altruistico che è rimasto costante stella polare di tutti i processi di cambiamento? Questi interrogativi sono estendibili alle molte associazioni di volontariato che sono interessate in questo periodo storico da forti dinamiche di cambiamento esterne e interne e che si devono confrontare con il tema di come mantenere saldi i valori costitutivi dell'agire altruistico e volontario senza venire meno al fine di dare risposte ai bisogni emergenti.
Gratta e perdi. Anziani, fragilità, gioco d'azzardo
Fabrizio Arrigoni, Mauro Croce
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2017
pagine: 128
La fotografia classica della solitudine dell'anziano lo mostra a guardare tristemente la strada dalla finestra di casa; oppure seduto su una panchina ai giardini. La foto più gentile lo vede a spasso col cane. Ora si aggiunge un nuovo scatto: su uno sgabello, ipnotizzato da una slot-machine, nella semioscurità in fondo a un bar. Pensionamento, vedovanza, mancanza o lontananza dei figli provocano spesso l'isolamento, da cui origina un sentimento di solitudine, che a sua volta funge da incubatore a uno stato di depressione. Se il lungo tempo libero non viene in qualche modo impegnato e valorizzato, rischia di essere solo un “tempo vuoto”. Riuscire a passare il tempo, a trascorrere bene la giornata, può voler dire cercare soddisfazioni momentanee, rifornirsi di piccoli piaceri, producendo sensazioni che almeno per qualche istante consentano di aprire un varco nel muro della noia. L'illusione e l'emozione di una improbabile vincita al gioco costituiscono uno di questi momenti. Il gioco d'azzardo, infatti, “cattura l'attimo”, con un'eccitazione che inizia con l'idea di sfidare la sorte, prosegue nella trepidazione dell'attesa del risultato, e si conclude con la delusione della perdita a cui si reagisce covando mentalmente la rivincita. L'“industria” del gioco d'azzardo si regge interamente su questa particolare domanda di consumo: un consumo di illusioni, emozioni, eccitazioni e tensione. Gli over 65 hanno acquisito un rilievo sempre maggiore, soprattutto sotto il profilo economico. Le loro illusioni da alimentare, il loro bagaglio emotivo da risvegliare e la loro eccitazione da sostenere, costituiscono un'area di mercato (e di prelievo) appetibile e non trascurabile. Gli autori mettono in evidenza i molteplici aspetti che intrecciano l'azzardo con la terza e quarta età, sgomerando il campo da numerosi equivoci e cliché fuorvianti, e riportano l'attenzione su una “congiunzione”, persone anziane e gioco d'azzardo problematico, che rischia di porsi come una questione critica per il prossimo futuro.
Apprendere per cambiare
Jean E. Neumann
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2017
pagine: 152
Il volume raccoglie e presenta una serie di lavori di Jean Neumann che coprono un arco di circa 20 anni: dagli “Inizi difficili” del 1994 alle “Regole lewiniane” del 2013. Il suo impegno mira a sfidare quelle tradizioni scientifiche che assumono una rigida separazione tra teoria e pratica, e tra ricerca e azione. Il suo approccio è fortemente critico verso quei residui di natura positivista che ancora contaminano con regole preordinate e ordinanti, come pure con la regolarità statistica, i quadri concettuali e le modalità operative della ricerca applicata, e abbraccia una nuova modalità di “essere in ricerca”. Una modalità che esalta il legame tra teoria e azione tanto da configurare un’epistemologia del “conoscere cambiando” e del “cambiare conoscendo”. Cambia fisionomia, allora, il ricercatore della ricerca azione nello stesso momento in cui si fa sempre più stretto il nesso critico tra, appunto, teoria e pratica: il ricercatore della ricerca azione è in interdipendenza dinamica con la realtà che vuole trasformare, non è attore esterno al sistema, ma facilitatore del suo processo di apprendimento e cambiamento, ed è consapevole che la natura della conoscenza costituisce un contributo pratico al cambiamento sociale. Per sostenere un cambiamento reale nei sistemi umani, il consulente organizzativo non deve limitarsi alla sola spiegazione dei fenomeni o dei ‘fatti’, piuttosto deve provare a cambiare le cose attraverso un processo di indagine e comprensione profonda che coinvolga tutti i soggetti. La consulenza organizzativa e il cambiamento organizzativo non sono comprensibili se si limitano a essere domini della razionalità tecnica degli esperti, una razionalità “cieca” di fronte alle dimensioni valoriali e culturali.
Professione infermiere: alle soglie del XXI secolo
Giuseppe Marmo, Caterina Galletti, Loredana Gamberoni, Emma Martellotti
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2017
pagine: 328
La maggior parte dei libri di storia infermieristica si ferma alla prima metà del ventesimo secolo, trascurando di fatto situazioni, avvenimenti ed episodi accaduti in tempi a noi più vicini; si tratta di una lacuna da colmare perché proprio nel passaggio al nuovo millennio la professione infermieristica italiana ha vissuto una fase cruciale della sua evoluzione, documentata da un’intensa produzione normativa. Infatti, l’evoluzione storica dell’infermieristica in Italia ha subìto un’improvvisa e importante accelerazione a partire dagli anni 90: il passaggio dell’istruzione all’università, l’approvazione del profilo professionale e l’abolizione del mansionario sono soltanto alcuni dei processi e degli avvenimenti che hanno rapidamente cambiato il volto della professione. Ma come si è arrivati a tali risultati? Gli autori sono convinti che per capire la storia non basta interpretare leggi e ordinamenti e per questa ragione hanno voluto esplorare le esperienze di coloro che hanno avuto un ruolo significativo per lo sviluppo della professione infermieristica nel periodo esaminato: rappresentanti di organismi istituzionali e di associazioni, formatori, studiosi di storia della professione, infermieri manager. Il filo conduttore del libro è lo sviluppo del processo di professionalizzazione dell’infermiere. Alcune domande importanti sono gli stessi autori a sollevarle nelle conclusioni. Tra queste, spicca il problema dell’autonomia professionale: essa è sancita sul terreno giuridico dalle norme emanate nel periodo considerato, ma in che misura e in quali forme si realizza nei luoghi di lavoro, nella pratica dei professionisti? E, inoltre, come si riflettono i cambiamenti, di cui gli infermieri sono stati protagonisti, sul sistema sanitario del Paese? Il libro testimonia che la professione è cambiata ed è cresciuta, ma che c’è ancora molto lavoro da fare. Coltivare questa crescita è una responsabilità delle nuove generazioni. Le voci del libro: Odilia D’Avella, Emma Carli, Annalisa Silvestro, Gennaro Rocco, Stefania Gastaldi, Maria Grazia De Marinis, Paola Binetti, Rosaria Alvaro, Luisa Saiani, Paolo Chiari, Edoardo Manzoni, Paolo Carlo Motta, Duilio Fiorenzo Manara, Barbara Mangiacavalli, Cleopatra Ferri, Daniele Rodriguez, Giannantonio Barbieri, Patrizia Taddia, Teresa Petrangolini, Maria Santina Bonardi, Elio Drigo, Maria Gabriella De Togni, Carla Collicelli, Mario Schiavon, Roberta Mazzoni, Grazia Monti, Maristella Mencucci, Maria Piro, Antonella Santullo.
Progettare in partnership
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2017
pagine: 292
Contesti sempre più variegati, comunità articolate e nuovi problemi richiedono la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative. Gli attori locali – pubblici, privati e non profit – sono chiamati ad agire in partenariati crosssector, trasversali agli ambiti del welfare, dell’educazione, della cultura, del commercio, del turismo, dell’occupazione, dello sviluppo di impresa, della rigenerazione urbana, della cura dei beni comuni. Gli enti locali, le imprese, le imprese sociali, le organizzazioni non profit, le associazioni di volontariato, i gruppi informali di cittadini, le scuole, le biblioteche, i parchi, i distretti del commercio, le reti e le agenzie per lo sviluppo locale possono dare vita a collaborazioni inedite, favorire cooperazioni originali, sostenere la realizzazione di progetti realmente trasformativi. Suddiviso in sei parti, il libro si apre con una sezione dedicata a come “prefigurare le partnership”, nella quale vengono focalizzati i fattori in gioco nella costruzione di collaborazioni, le motivazioni che spingono a costruire accordi, le ragioni per le quali non c’è partnership senza progetto e l’importanza del capitale sociale nello sviluppo di alleanze. Una seconda sezione affronta l’attività concreta del “progettare in partnership”: qui si introduce un metodo per accompagnare le progettazioni a più mani utilizzando il Partnership Model Canvas attraverso le tappe dell’esplorazione, della collaborazione, della messa a fuoco, della messa a punto del budget, della comunicazione. Nella terza sezione, “accompagnare le partnership”, il libro presenta l’esperienza di laboratori formativi per la costruzione di partnership progettuali e di strumenti (anche digitali) che facilitano il lavoro collaborativo. La quarta sezione offre spunti su come “rendere efficaci le partnership”, attraverso interventi incentrati sulle tecnologie per co-decidere, sulla comunicazione e sulla valutazione degli impatti sociali. La quinta sezione è dedicata a un approfondimento su due contesti nei quali “ambientare le partnership”: le cooperative di comunità e le scuole. Infine, il capitolo conclusivo “sviluppare le partnership” offre spunti in merito alle basi normative del partenariato pubblico-privato e riflessioni sul lato oscuro delle partnership e sulle buone ragioni per collaborare. Il libro, nato dalla collaborazione tra professionisti appassionati, è rivolto a responsabili di organizzazioni nonprofit, ad amministratori, dirigenti e funzionari di enti locali, a imprenditori, a project manager, a consulenti, a cittadini che vogliono impegnarsi in progetti trasformativi e a tutti coloro che intendono approcciare o approfondire in modo concreto il tema del progettare con altri.
Disabilità: servizi per l'abitare e sostegni per l'inclusione. Manuale applicativo della norma UNI 11010:2016
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2016
pagine: 310
I curatori hanno promosso e redatto, all’interno di un gruppo di esperti, le nuove norme UNI 11010 sui requisiti dei “Servizi per l’abitare e servizi per l’inclusione sociale delle persone con disabilità”. Tutta la letteratura è concorde nel sottolineare il cambiamento radicale che è in atto relativamente alla visione della nozione di “disabilità” e al modo di guardare alla persona con disabilità. Nel nostro Paese tuttavia i cambiamenti reali sembrano faticare ad emergere. Uno dei motivi è la mancata saldatura e sinergia sul piano concettuale, semantico e pratico tra le tre componenti effettive del cambiamento: quella culturale, quella giuridica e quella scientifica. Una possibile chiave di volta per saldare le diverse prospettive e facilitare il processo di cambiamento dei servizi è quello di generare una nuova classe di strumenti di indirizzo che coniughi la prospettiva dei diritti della persona con disabilità con le principali indicazioni che derivano dalla letteratura scientifica, fornendo la base per la definizione di criteri di qualità per l’organizzazione dei servizi che siano di riferimento per i processi di “certificazione di qualità” e per i “sistemi di accreditamento dei servizi” su base regionale e locale. Si tratta di un processo multi-stakeholder i cui protagonisti, alleati, devono essere le istituzioni pubbliche nazionali e regionali, la comunità scientifica, il terzo settore, il movimento delle persone con disabilità, gli enti e i soggetti attivi nel settore della certificazione di qualità. È con questo spirito e intendimento che, grazie allo stimolo della nuova norma UNI 11010:2016 (“Servizi residenziali e semiresidenziali per le persone con disabilità”), è nato il desiderio di un volume pratico ma coerente con principi e procedure riconosciute, sensibile ai bisogni e ai diritti delle persone con disabilità, famigliari, professionisti, progettisti e istituzioni.
L'anziano attivo. 6° Rapporto sulla vita nelle età avanzate
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2016
pagine: 256
Il volume è uno dei pochi – nel panorama editoriale e scientifico italiano – prettamente focalizzato sull’anzianità attiva, di cui, attraverso i 14 capitoli che lo compongono (scritti da numerosi esperti del settore), viene data un’immagine quanto più possibile completa e approfondita. Questa scelta è dettata dalla convinzione che la vita attiva sia la principale strada da percorrere per garantire il benessere nelle età avanzate e per far fronte alle nuove istanze poste in essere dall’evoluzione demografica in campo sociale ed economico. Il volume è pensato per quegli operatori sociali che quotidianamente si devono rapportare con gli anziani e con le loro necessità, ma anche per tutti coloro (medici, volontari, familiari…) che nella vita di tutti i giorni si trovano ad interagire in qualche modo col mondo degli anziani. Infine è rivolto anche a coloro che desiderano semplicemente informarsi su un argomento spesso sottovalutato dai media e dalle istituzioni, ma che, direttamente o indirettamente, riguarda noi tutti, molto più profondamente di quanto a volte possa sembrare.
Le demenze. La cura e le cure
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2016
pagine: 320
NNA (Network Non Autosufficienza) è nato – da un’idea di Cristiano Gori, che lo coordina – per promuovere riflessioni scientifiche sull’assistenza agli anziani non autosufficienti che siano utili all’operatività. Lo compongono anche Anna Banchero, Enrico Brizioli, Antonio Guaita, Franco Pesaresi e Marco Trabucchi. Un volume sulle demenze all’interno della collana dedicata alla non autosufficienza indica l’importanza che i disturbi della sfera cognitiva hanno rispetto alla vita della persona anziana. I vari capitoli – opera dei più autorevoli esperti – hanno lo scopo di presentare gli aspetti più rilevanti della patologia, in rapporto alla possibilità di organizzare cure adeguate in servizi in grado di rispondere ai bisogni, diversi e spesso molto gravi, delle persone con demenza.
Raccogliere le storie di vita
Fabrizio Arrigoni
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2016
pagine: 96
Queste pagine nascono per riflettere, condividere e raccontare quanto sia prezioso e importante raccogliere le storie di vita delle persone affette da demenza. Abbiamo bisogno di ricomporre le storie per ricomporre il senso del fare e il senso della cura, per andare vicini alle persone e sentirne le emozioni, a costo di commuoversi e avere paura, ma anche di ridere e intenerirsi, a costo di vivere. L’approccio centrato sulla persona e i modelli di intervento per la demenza ribadiscono e dimostrano l’importanza di essere Persona e il valore della conoscenza della biografia come elemento necessario per una vita dignitosa. Siamo perché ricordiamo, ma se ad un certo punto non si ricorda più, allora dobbiamo raccogliere le storie, in modo che le persone continuino ad essere intere perché presenti negli occhi di chi le guarda. Questo libro accompagna il Quaderno La Storia della mia vita, un album dei ricordi che viene completato dalle persone con demenza e dai familiari e persone di riferimento, e può essere utilizzato quotidianamente per conoscere meglio la persona, per aggiungere qualche informazione, per proporre alla persona affetta da demenza di guardarlo, da solo o in compagnia, per individuare attività e strategie adatte alla persona. Per realizzare servizi realmente centrati sulle persone è necessario conoscere le storie e condividere come équipe di cura un sincero interes- se per la vita di ciascuno, per i giorni passati e per ogni giorno presente, per gli aspetti vitali della quotidianità. È necessario raccogliere le storie di vita con le persone con demenza e con i familiari, costruire relazioni di fiducia attraverso la narrazione condivisa, integrare la biografia nella valutazione psicologica, realizza- re laboratori e attività individuali, nei servizi e a domicilio, interpretare ciò che viene spesso definito come “disturbo del comportamento” del- la persona con demenza ma è in realtà una modalità di comunicazione connessa all’ambiente. Marco Fumagalli È diplomato ISEF, brain trainer, animatore sociale, docente di Metodologia del lavoro sociale, esperto in Gentlecare®. Consulente geriatrico per le demenze, si occupa dal 1994 di progetti ed interventi legati alla metodologia protesica e all’anzianità fragile. Attualmente lavora con la Coop. La meridiana di Monza presso l’Oasi di San Gerardo e in progetti di consulenza per RSA e Nuclei AD con Fabrizio Arrigoni. Laura Lionetti È laureata in Lettere e Filosofia e in Scienza del servizio sociale, formatore e consulente, referente Formazione e docente Gentlecare®, dal 1994 opera in campo socio-assistenziale con incarichi di coordinatore di servizi per anziani e progettista sociale. Attualmente opera con la Coop. Soc. Itaca e il gruppo Ottima Senior.
Nidi e scuole dell'infanzia. Valutazione esiti educativi
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2016
pagine: 160
Il tema della valutazione ed evidenziazione dell'esito del proprio lavoro è centrale per tutti e lo è in particolar modo per chi opera quotidianamente con i bambini. È proprio su questo che il volume presenta alcune idee, esperienze e strumenti. L'approccio alla valutazione degli esiti educativi, attraverso il superamento del dualismo tra aspetti quantitativi strutturati e aspetti qualitativi e relazionali specifici di ogni bambino, non solo supporta l'azione professionale dell'educatore, ma facilita enormemente la comunicazione con i genitori creando un "patto" educativo che permette di massimizzare i risultati educativi nel tempo e di darne evidenza. Le esperienze applicative riportate nel volume raccontano di un sistema capace di migliorare l'osservazione libera, mettendo in luce risorse, criticità e risultati, a livello individuale e di gruppo, che spesso erano sfuggiti dalla osservazione non "guidata". La capacità di documentazione dei processi e degli esiti offerti dallo strumento è inoltre essenziale per la corretta gestione del "Rapporto di autovalutazione per la scuola dell'infanzia" dell'INVALSI. Il sistema CHESS - presentato nel volume - non è un semplice insieme di strumenti, ma un sistema di valutazione coerente e integrato per l'intera fascia 0-6, adatto a Nidi e Scuole d'Infanzia che vogliano dare evidenza del successo delle proprie scelte; è inoltre adatto a educatori, insegnanti e pedagogisti che vogliano accrescere il proprio potenziale professionale.
Lavorare con la ricerca azione
Francesca Falcone
Libro: Libro in brossura
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2016
pagine: 142
È abbastanza diffusa l'idea, e condivisa tra chi si occupa di ricerca azione in ambito scientifico e professionale, che la ricerca azione sia paradigma e metodologia di ricerca utile a promuovere e sostenere processi di cambiamento a diversi livelli, individuale, sociale e organizzativo. Questo libro nasce dall'esigenza di strutturare e offrire un quadro concettuale e operativo sufficientemente definito, ampio e sistematico sulla ricerca azione per il cambiamento dei servizi alla persona. Il tema della ricerca azione e la sua connessione con il cambiamento organizzativo richiede l'identificazione di quadri concettuali e opzioni metodologiche capaci di dotare coloro ai quali il libro è rivolto (studenti che intraprendono un percorso formativo orientato ad una specifica professione, assistenti sociali, educatori professionali, formatori, practitioner del lavoro sociale, manager e decisori) di strumenti concettuali analitici sia per conoscere criticamente che per intervenire costruttivamente nella concretezza dei ruoli da esercitare e dei contesti (problematici) entro cui agire. Un testo aggiornato e orientato in maniera specifica che mira a contribuire ai livelli di consapevolezza e competenza di chi opera, o si prepara ad operare, nelle organizzazioni che producono servizi.