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Meltemi: Biblioteca/antropologia

Le forme dell’oblio. Dimenticare per vivere

Marc Augé

Libro

editore: Meltemi

anno edizione: 2025

pagine: 88

In questo saggio, Marc Augé esplora il paradosso dell’oblio come condizione essenziale per la memoria e per l’esperienza umana. Lungi dall’essere una semplice perdita, dimenticare è un atto vitale, una necessità per vivere pienamente il presente, riscoprire la ricchezza dell’istante e non restare prigionieri del passato. L’oblio non è sinonimo di cancellazione ma di selezione: permette di dare significato ai ricordi, di distinguere l’essenziale dal superfluo, di alimentare la curiosità e l’immaginazione. In questo senso, non riveste solo una funzione individuale ma anche collettiva, poiché ogni società costruisce la propria identità su ciò che sceglie di ricordare e su ciò che invece decide di dimenticare. In un’epoca segnata dall’iperconnessione e dall’ossessione per l’archiviazione digitale, Augé invita a riflettere sul ruolo del tempo e sull’importanza di trovare un equilibrio tra memoria e oblio, affinché il passato non diventi un fardello ma uno strumento per vivere con consapevolezza il presente. Prefazione di Andrea Staid.
10,00

Amomamma. Il carcere visto attraverso il tatuaggio

Amomamma. Il carcere visto attraverso il tatuaggio

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2025

pagine: 202

Scrivere sulla propria pelle è una pratica che risale a migliaia di anni fa. Il volume indaga le caratteristiche di comunicazione, autodeterminazione ed esercizio di libertà legate a questa pratica, mettendone in luce – grazie a una pluralità di punti di vista – le implicazioni all’interno degli istituti penitenziari. Immergendosi nel mondo carcerario, il testo spiega innanzitutto perché per i detenuti – che vivono in una condizione di vulnerabilità e senza adeguate tutele che garantiscano loro sicurezza fisica, psicologica, esistenziale e giuridica – il tatuaggio ha un così elevato valore simbolico: l’immagine stampata sul corpo è l’unica forma tangibile che non può essere sottratta ai privati della libertà. Dopo aver descritto le fonti normative, le tecniche, gli strumenti utilizzati e alcuni aspetti sanitari, il libro affronta la questione della clandestinità, che rende il tatuaggio in carcere molto pericoloso: la direzione verso cui dovrebbero lavorare le istituzioni è quella della “riduzione del danno”, sia fisico sia esistenziale. Amomamma invita dunque a riflettere su un fenomeno che riguarda la dignità umana e i diritti fondamentali dei detenuti, con l’ambizioso obiettivo di una convivenza sociale pacifica e inclusiva. Prefazione di Nichi Vendola. Premessa di Silvia Talini. Postfazione di Susanna Marietti.
18,00

Il futuro alle spalle. Ripensare le generazioni

Il futuro alle spalle. Ripensare le generazioni

Tim Ingold

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2024

pagine: 174

“Il passato è davanti, il futuro alle spalle”. Da questa frase paradossale parte il saggio di Tim Ingold. Nel suo nuovo, provocatorio e coinvolgente volume, l’antropologo inglese cerca di rispondere a una domanda con cui ognuno di noi finisce prima o poi per confrontarsi: perché il futuro ci fa così paura? Ingold sostiene che la radice della nostra difficoltà nell’affrontare il futuro risiede soprattutto nel modo in cui pensiamo alle generazioni. Esse sono spesso immaginate a strati una sull’altra come fogli in una pila. Cosa accadrebbe, invece, se considerassimo le generazioni come fibre di una corda tra loro intrecciate? Adottare l’idea secondo cui la vita si forma nella collaborazione tra generazioni potrebbe non solo ridurre l’ansia che caratterizza l’età presente, ma anche offrire una solida base per la coesistenza futura. Ciò implicherebbe l’abbandono di una cieca fede nel progresso e quindi nella Scienza e nella tecnologia come uniche risposte ai problemi dell’umanità. Ingold mostra che c’è ancora speranza, e questa si trova nelle generazioni del passato, per le generazioni a venire. A cura e con un saggio introduttivo di Nicola Perullo.
16,00

Una missione civilizzatrice. Marcel Griaule, l'Etiopia e l'Italia fascista

Una missione civilizzatrice. Marcel Griaule, l'Etiopia e l'Italia fascista

Renzo Guolo

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2024

pagine: 182

Nel 1932 la missione etnografica Dakar-Gibuti, guidata dal celebre etnologo francese Marcel Griaule, fa tappa in Etiopia. Obbligata dalle autorità a cambiare itinerario, si dirige a Gondar, ospite del consolato italiano. Non è, però, la cortesia diplomatica che spinge il console ad aprire le porte alla missione e Griaule a mettersi sotto la sua protezione, ma le tensioni tra i francesi e le autorità etiopi, che l’Italia di Mussolini, ormai impegnata – anche localmente – a pianificare la conquista dell’agognato “posto al sole”, intende sfruttare. Il volume fa luce sulle sorprendenti vicende legate alla presenza della Dakar-Gibuti nel tormentato Paese del Corno d’Africa – alcune dai tratti di autentiche spy story –, ma anche sulla strategia politica italiana, volta a delegittimare l’Etiopia e a renderla preda del proprio espansionismo. La guerra inizia nel 1935 in nome di una proclamata “missione civilizzatrice”: in quei tesi e vorticosi frangenti, Griaule si schiera subito con gli aggrediti, seguendo le proprie convinzioni politiche e culturali.
16,00

Frutti impuri. Letteratura e antropologia, due orizzonti incrociati

Frutti impuri. Letteratura e antropologia, due orizzonti incrociati

Giuseppe Scandurra

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2024

pagine: 258

Nel corso del secolo scorso, il confine tra antropologia e letteratura si è spesso rivelato labile, soprattutto nell’ambito dell’etnografia. Questo volume esplora le dinamiche di questo rapporto complesso, sottolineando come la scrittura antropologica sia stata influenzata da tecniche narrative tipiche della letteratura, e viceversa. L’obiettivo è ribaltare la concezione tradizionale che separa nettamente l’immaginario scientifico da quello letterario, dimostrando come l’etnografia possa essere un terreno fertile per l’esplorazione creativa e l’immaginazione culturale. Attraverso l’analisi di opere classiche e meno note, si evidenzia come l’inclusione di testi precedentemente esclusi per motivi metodologici possa arricchire notevolmente la nostra comprensione delle diverse culture.
20,00

Paletó e io. Memorie di mio padre indigeno

Paletó e io. Memorie di mio padre indigeno

Aparecida Vilaça

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2024

pagine: 212

Vincitrice del prestigioso “Premio Casa de las Américas”, quest’opera racconta la storia dell’improbabile relazione tra un’antropologa e suo padre indigeno. Quando Aparecida Vilaça viaggiò per la prima volta lungo il Rio Negro, in Amazzonia, si aspettava di tornare alla civiltà con taccuini e nastri pieni di osservazioni sul popolo indigeno Wari', non certo di trovare in quel luogo remoto anche un nuovo padre e una nuova famiglia. Paletó era molte cose: un sopravvissuto ai violenti massacri, alle epidemie e all’arrivo dei missionari cristiani; un leader carismatico che insegnava attraverso le risate e la cura; un uomo che parlava con dolcezza, sempre pronto alla battuta e a lanciarsi nell’ignoto. È così che Paletó risplende nelle pagine di questo volume, che intreccia i ricordi dell’autrice sull’apprendimento dei modi di vita degli indigeni amazzonici con la testimonianza del padre sulla persistenza dei Wari’ di fronte alla colonizzazione. Parlando con il cuore, sia come antropologa sia come figlia, Vilaça offre uno sguardo intimo sulla vita degli indigeni in Brasile nel corso di quasi un secolo.
18,00

In montagna non ci sono alberi. Esperienze di antropologia alpina

In montagna non ci sono alberi. Esperienze di antropologia alpina

Valentina Porcellana

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2024

pagine: 230

L’autrice racconta in prima persona luoghi, incontri e modalità di lavoro sperimentate nel corso degli anni in diverse località di montagna, ma anche di come gli abitanti di quei luoghi hanno saputo rispondere ai cambiamenti e alle conseguenti sfide legate alle trasformazioni globali e ai nuovi bisogni della loro terra. In questo viaggio, la scrittura autobiografica si intreccia con ciò che la montagna e i suoi abitanti possono insegnare in un momento in cui le questioni ambientali, oltre a quelle sociali ed economiche, ci pongono di fronte a scelte che riguardano la nostra stessa sopravvivenza.
18,00

Una salvezza impossibile. Alfred Métraux tra antropologia e vita

Una salvezza impossibile. Alfred Métraux tra antropologia e vita

Renzo Guolo

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2023

pagine: 386

Alfred Métraux è stato uno degli antropologi più significativi del Novecento. Il suo sguardo, condizionato dall’ossessione della perdita, lo ha indotto a un’“etnografia del salvataggio” mirata a fissare memoria, storia, lingua e religione di popolazioni e società indigene destinate alla sparizione, o all’omologazione, per effetto dell’incontro con la cultura occidentale. Tra i suoi studi più importanti spiccano quelli sulle popolazioni indiane del Sudamerica, sulla civilizzazione dell’Isola di Pasqua e sul vudù a Haiti. Nel Secondo dopoguerra ha lavorato alle Nazioni Unite e all’Unesco, occupandosi di scienze sociali e contrasto al razzismo, oltre che di progetti educativi e di sviluppo in veste di antropologo applicato. Lo studioso Métraux, però, non è stato altro dall’uomo Métraux, segnato da una sofferenza psicologica che lo avrebbe accompagnato sino alla tragica fine. Nel colto e dilaniato etnologo, formatosi alla scuola di Mauss e Rivet, opere e vita sono più che mai intrecciate.
24,00

Ritorni. Diventare indigeni nel XXI secolo

Ritorni. Diventare indigeni nel XXI secolo

James Clifford

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2023

pagine: 470

Un tempo si riteneva che le società native, o tribali, fossero destinate a scomparire a causa di inarrestabili forze economiche e politiche che prima o poi avrebbero completato il lavoro di distruzione avviato dai contatti interculturali e dal colonialismo. La realtà odierna dimostra invece che molti gruppi aborigeni continuano a resistere, rendendo così più complesse le classiche narrazioni della modernizzazione e del progresso. Prendendo in esame i popoli nativi di California, Alaska e Oceania, James Clifford prova come questi siano parte attiva di un processo di trasformazione ancora in atto che implicherebbe una lotta ambivalente dentro e contro forme dominanti d’identità culturale e di potere politico. Spesso contro ogni previsione, i popoli indigeni stanno infatti costruendo con creatività e pragmatismo percorsi identitari originali all’interno di una modernità intricata e indefinita. Prefazione di Adriano Favole.
25,00

L'invenzione del Sahel. Narrazione dominante e costruzione dell'Altro

L'invenzione del Sahel. Narrazione dominante e costruzione dell'Altro

Jean-Loup Amselle

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2023

pagine: 174

Con il termine arabo “sahel” – letteralmente “bordo del deserto” – s’intende quella fascia di territorio africano che attraversa orizzontalmente tutto il continente, fungendo da area di passaggio tra l’arido deserto del Sahara a Nord e la fertile savana arborata a Sud. Secondo Jean-Loup Amselle, tra i massimi antropologi contemporanei, a questa categoria geografica è stata associata una questione socio-culturale e politica del tutto arbitraria: il Sahel non esiste e nasce esclusivamente all’interno del contesto coloniale francese. Un tempo il territorio era attraversato dagli imperi Ghana, Mali e Songhai, che mettevano in comunicazione l’Africa subsahariana con le coste del Mediterraneo. Sulle rotte commerciali di Timbuctù, Djenné e Kong viaggiavano le carovane che trasportavano l’oro in Europa e gli schiavi in direzione del mondo arabo-musulmano. A questo asse Nord-Sud, con la colonizzazione francese del continente africano, se ne sovrappose un altro da Oriente a Occidente. Secondo Jean-Loup Amselle, è proprio a questa cesura storica, politica e culturale che vanno imputati i problemi che interessano oggi il Sahel e tutto il continente africano. Prefazione di Marco Aime.
16,00

I Greci selvaggi. Antropologia storica di Ernesto De Martino

I Greci selvaggi. Antropologia storica di Ernesto De Martino

Riccardo Di Donato

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2023

pagine: 292

Tra le monografie dedicate alla figura di Ernesto de Martino, spicca per originalità di temi e acutezza d’analisi "I Greci selvaggi" di Riccardo Di Donato. Straordinario lettore e interprete di documenti inediti, lettere e manoscritti, che qui s’illuminano reciprocamente, il celebre ellenista ripercorre i momenti più significativi della storia intellettuale demartiniana: la partecipazione alla Resistenza, la scelta del Sud e del meridionalismo, la passione politica e il disincanto partitico a seguito della Rivoluzione ungherese del 1956. Dall’interesse per i misteri dei culti antichi fino alla fondazione di un’antropologia religiosa, passando per le forme di cultura e religiosità popolare nella Grecia arcaica e nell’Italia del Sud, l’autore mostra come de Martino sia stato capace di rintracciare sulla superficie delle nostre moderne religioni gli aspetti più “selvaggi” della religiosità greca. Il volume restituisce al lettore un ritratto che tiene insieme l’uomo e lo studioso, malgrado la definizione di “intellettuale di transizione, lacerato dalle contraddizioni”, e mostra l’importanza che ancora oggi può – forse deve – avere nel panorama culturale nazionale un’intelligenza come quella demartiniana: libera da paraocchi ideologici e capace d’incontrarsi continuamente con la storia dei maggiori movimenti di pensiero europei.
20,00

Teneri carnivori. Cacciatori e selvaggina sacra

Teneri carnivori. Cacciatori e selvaggina sacra

Paul Shepard

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2023

pagine: 364

In questo libro visionario e profondamente ispirato, Paul Shepard offre al lettore un’immagine diversa della nostra specie e del suo lungo cammino ecologico, dal Paleolitico dei cacciatoriraccoglitori alla crisi della modernità. La sua idea è che “siamo chi eravamo”, le nostre strutture biologiche, cognitive e comportamentali si sono evolute per rispondere a un ambiente naturale che oggi non esiste più. Cacciare animali, seguirne le tracce è ciò che ha modellato il nostro cervello durante milioni di anni di evoluzione, non solo a livello genetico ma anche culturale. A un certo punto della nostra storia siamo diventati carnivori, ma senza perdere mai quella “tenerezza” che contraddistingue i primati antropomorfi. Questa dolcezza negli affetti e nelle relazioni sociali è il vero passato latente della nostra specie, anche se poi l’alienazione contemporanea ci ha portati a esercitare dominio e violenza. Con sguardo radicale, anticipando discorsi poi ripresi dall’attivismo ecologico e dal primitivismo, Paul Shepard sviluppa in queste pagine un’analisi provocatoria e penetrante del nostro tempo.
20,00

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