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Mondadori: Piccola biblioteca oscar

Pensieri
4,13

Io non avevo l'avvocato. Una storia italiana

Io non avevo l'avvocato. Una storia italiana

Mario Rossetti, Sergio Luciano

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2018

pagine: 158

«Guardia di Finanza, apra subito.» 23 febbraio 2010, 5.00 del mattino. Mario Rossetti viene arrestato per l'inchiesta Fastweb-Telecom Italia Sparkle su una maxifrode da due miliardi di euro. Quattro mesi di carcere tra Milano e Roma, arresti domiciliari, tre anni di processo, 147 udienze, beni sequestrati, drammatici e imprevedibili risvolti umani e familiari: in questa edizione aggiornata Rossetti racconta la sua odissea kafkiana, fino al riconoscimento dell'errore giudiziario e della totale estraneità ai reati. La sentenza di primo grado del 17 ottobre 2013, infatti, e quella d'appello del 27 settembre 2017, non impugnata dall'accusa, riconoscono, dopo otto anni, la totale estraneità ai reati contestati e mettono fine all'incubo. Ma chi gli ridarà indietro la vita e gli affetti perduti? Un'ingiustizia di cui nessuno risponderà e che per Rossetti non è semplicemente figlia di un terribile errore, ma è la conseguenza delle tante anomalie del nostro sistema giudiziario. L'autore invoca così una radicale riforma della giustizia e un profondo ripensamento delle carceri, affinché si trasformino, da gironi infernali, in luoghi di reinserimento sociale degni di un Paese civile.
13,00

Il tradimento. Globalizzazione e immigrazione, le menzogne delle élite

Il tradimento. Globalizzazione e immigrazione, le menzogne delle élite

Federico Rampini

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2017

pagine: 197

Il mondo sembra impazzito. Stagnazione economica. Guerre civili e conflitti religiosi. Terrorismo. E, insieme, la spettacolare impotenza dell'Occidente a governare questi shock, o anche soltanto a proteggersi. Senza una guida, abbandonate dai loro leader sempre più miopi e irrilevanti, le opinioni pubbliche occidentali cercano rifugio in soluzioni estreme. Alla paura si risponde con la fuga all'indietro, verso l'isolamento da tutto il male che viene da "là fuori" e il recupero di aleatorie identità nazionali. Globalizzazione e immigrazione sono i due fenomeni sotto accusa. Il tradimento delle élite è avvenuto quando abbiamo creduto al mantra della globalizzazione, quando il pensiero politically correct ha recitato la sua devozione a tutto ciò che è sovranazionale, a tutto ciò che unisce al di là dei confini, dal libero scambio alla finanza globale. Il triste bilancio è quello di aver reso i figli più poveri dei genitori. Il tradimento delle élite si è consumato quando abbiamo difeso a oltranza ogni forma di immigrazione, senza vedere l'enorme minaccia che stava maturando dentro il mondo islamico, l'ostilità ai nostri sistemi di valori. Quando abbiamo reso omaggio, sempre e ovunque, alla società multietnica, senza voler ammettere che questo termine, in sé, è vuoto: non indica il risultato finale, il segno dominante, il mix di valori che regolano una comunità capace di assorbire flussi d'immigrazione crescenti. E il tradimento è continuato praticando l'autocolpevolizzazione permanente, un riflesso pavloviano ereditato dall'epoca in cui "noi" eravamo l'ombelico del mondo: come se ancora oggi ogni male del nostro tempo fosse riconducibile all'Occidente, e quindi rimediabile facendo ammenda dei nostri errori. In questo acuto pamphlet di denuncia - inclusa un'autocritica sul ruolo dei media - Federico Rampini indica le possibili vie d'uscita: un'economia liberata dai ricatti delle multinazionali e dei top manager; un'immigrazione governata dalla legalità e nella piena osservanza dei nostri princìpi; una democrazia che torni a vivere della partecipazione e del controllo quotidiano dei cittadini; e, infine, un dibattito civile ispirato all'obiettività e al rispetto dell'altro, non ai pregiudizi, all'insulto e alla gogna mediatica dei social.
13,00

Banche: possiamo ancora fidarci?

Banche: possiamo ancora fidarci?

Federico Rampini

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2017

pagine: 123

Il 2015 verrà ricordato per uno shock a cui gli italiani non erano abituati né preparati. Sono fallite delle banche. Piccole, ma non trascurabili. La protezione del risparmio è stata messa in dubbio. Un brivido di paura si è diffuso perfino tra i clienti di altre banche più grosse e più solide, perché nel frattempo entravano in vigore nuove regole, imposte dall'Europa, che comportano maggiori rischi per i risparmiatori. Sono così venute alla luce storie tragiche: cittadini ingannati, titoli insicuri venduti agli sportelli bancari, obbligazioni travolte nei crac. In parallelo, brividi di paura sulla tenuta delle banche si sono manifestati anche in altre parti del mondo: in Cina e persino nell'insospettabile Germania. E a preoccuparci non ci sono solo le banche private, quelle dove abbiamo i conti correnti e i libretti di risparmio. Anche quelle che stanno molto al di sopra, le istituzioni che dovrebbero governare la moneta e l'economia, non offrono certezze. In America, nell'Eurozona o in Giappone, la debolezza dell'economia ha rivelato errori e limiti delle banche centrali. In un'epoca come questa, in cui i redditi da lavoro diventano incerti o precari, il risparmio è ancora più importante che in passato. Ma possiamo fidarci di chi ce lo gestisce?
11,00

Il monello, il guru, l'alchimista e altre storie di musicisti

Il monello, il guru, l'alchimista e altre storie di musicisti

Stefano Bollani

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2016

pagine: 125

"I monumenti, una volta eretti, non si sviluppano più, né in altezza, né in larghezza. Possono sono crollare." Con l'intelligente ironia a cui siamo ormai abituati, nel suo nuovo libro Stefano Bollani traccia un personale catalogo dei grandi della musica, però non li affronta come "monumenti" intoccabili, ma li racconta da vicino. Ne viene fuori una ricca e umanissima galleria di personaggi, da Louis Armstrong a Gorni Kramer, da Renato Carosone a Francis Poulenc, da Nino Rota a Frank Zappa, e poi Elis Regina, Maurice Ravel, Billie Holiday, George Gershwin, Henry Purcell, Joao Gilberto, Erik Satie, Astor Piazzolla, passando per figure nascoste ma non meno importanti, come Nadia Boulanger, Wanda Landowska, Belinda Fate. Storie, aneddoti, curiosità e sguardi da intenditore, dietro i quali Bolllani lascia intravedere uno spirito che vaga e unisce queste anime artistiche in un'unica grande tribù, quella degli uomini che inseguono la libertà.
11,00

L'età del caos. Viaggio nel grande disordine mondiale

L'età del caos. Viaggio nel grande disordine mondiale

Federico Rampini

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2016

pagine: 327

Vista dagli Stati Uniti, l'Italia fa notizia perché è quel piccolo paese dove approdano ondate di disperati, costretti ad attraversare il Mediterraneo per fuggire a devastazioni molteplici: l'avanzata dello Stato Islamico, le guerre civili, la miseria. La Germania è un colosso economico dai piedi d'argilla, prepotente e timida al tempo stesso, incapace di dare all'Europa un progetto nuovo, forte e convincente. La Nato si riarma per far fronte a Vladimir Putin, ma gli europei hanno altro a cui pensare: i figli senza lavoro o sottopagati, i tagli alle pensioni, i servizi pubblici in declino, l'insicurezza sociale. Non sta molto meglio la "mia" America. Dopo sei anni di crescita, la maggioranza continua a pensare che "il paese è sulla strada sbagliata". Anche qui molti giovani, pur avendo sbocchi professionali migliori dei loro coetanei in Europa, non possono aspirare al tenore di vita dei genitori. Pesa anche la perdita di una missione. La nazione leader non crede più possibile una pax americana nel mondo. Insomma, siamo i primi testimoni di un evento epocale, la fine del dominio dell'uomo bianco sul pianeta. Il pendolo della storia torna dove l'avevamo lasciato cinque secoli fa, quando il baricentro del mondo era Cindia, l'area più ricca e avanzata, oltre che più popolosa. Ma il pendolo della storia è lento. Siamo ancora in uno di quei periodi instabili e pericolosi in cui l'ordine antico sta franando e del nuovo non c'è traccia.
13,00

Mangia con il pane. Storia di mio padre, il comandante Paolo

Mangia con il pane. Storia di mio padre, il comandante Paolo

Oscar Farinetti

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2016

pagine: 197

"La vita è un film a lieto fine, basta restare onesti e non mollare mai" amava ripetere Paolo Farinetti, il "comandante Paolo" che, a capo della XXI brigata Matteotti "Fratelli Ambrogio", combatté i nazifascisti sulle colline delle Langhe durante la Resistenza. E infatti, lui non ha mai mollato, né allora né dopo. Perché Paolo, quella scelta di battersi per la giustizia e per la libertà l'ha fatta una volta per tutte. Nato da poverissimi contadini su quelle colline della "malora" rese celebri da Fenoglio, il ventenne Paolo, colpito da una brutta peritonite, alla fine del 1943 rifiuta di tornare sotto le armi e sceglie di diventare un "ribelle" e di "salire in montagna". Dove l'iniziale avversione per la retorica guerrafondaia del fascismo matura presto in una coscienza politica chiarissima: lui e i compagni che hanno condiviso la sua scelta sono lì perché vogliono un'Italia diversa, più libera e giusta. Dapprima inquadrato nelle formazioni autonome del comandante "azzurro" Mauri, Paolo, con un'intuizione decisiva, sposta il teatro operativo del suo gruppo dalla montagna alle più familiari colline albesi e alla bassa Langa, dove può contare non solo sulla conoscenza del territorio ma soprattutto sul sostegno della "sua" gente pronta a offrirgli collaborazione, riparo, cibo, abiti, informazioni. Diventato il carismatico "comandante Paolo" grazie alla capacità di conciliare il coraggio indomito con la prudenza e l'umanità, compie gesta spericolate ed eclatanti.
12,00

Banchieri. Storie dal nuovo banditismo globale

Banchieri. Storie dal nuovo banditismo globale

Federico Rampini

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2015

pagine: 180

La crisi economica scoppiata nel 2008 con il fallimento della banca d'affari americana Lehman Brothers sembra non avere fine, in Italia come nel resto d'Europa: nonostante i governi e gli economisti si arrovellino sulle misure da adottare, le aziende chiudono, la disoccupazione aumenta, i consumi crollano. E la responsabilità della recessione in corso è stata addossata, di volta in volta, al mercato dei mutui statunitensi - i famigerati "subprime" -, allo strapotere della finanza, al peso schiacciante del debito pubblico. Cambiando decisamente prospettiva, Federico Rampini non si chiede a "che cosa" imputare la colpa ma piuttosto a "chi", e senza alcuna esitazione afferma: "I banchieri sono i grandi banditi del nostro tempo. Nessun bandito della storia ha mai potuto sognarsi di infliggere tanti danni alla collettività quanti ne hanno fatti i banchieri". Dall'osservatorio privilegiato degli Stati Uniti, dove la crisi ha avuto inizio, Rampini racconta chi sono i banchieri di oggi, come abbiano potuto adottare comportamenti tanto perversi, assumersi rischi così forti e agire in modo talmente dissennato da provocare un'autentica Pearl Harbor economica, sprofondando l'Occidente nella più grave crisi degli ultimi settant'anni. E tutto questo, contando sempre sulla certezza dell'impunità. A pagare i loro errori sono infatti i cittadini dei paesi sulle due sponde dell'Atlantico, e il prezzo è altissimo: crescenti diseguaglianze, precarietà del presente, paura del futuro.
10,00

Faccia un bel respiro

Faccia un bel respiro

Laura Grimaldi

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2014

pagine: 112

Per quanto spossata, sfiatata, acciaccata da una grave patologia polmonare, la paziente molto speciale protagonista di questo libro vede il reparto ospedaliero come un palcoscenico su cui medici e malati, infermieri e parenti in visita interpretano - attori inconsapevoli - la pièce della commedia della vita. Il racconto è un inanellarsi di piccole storie all'interno della storia più grande dei vari ricoveri della protagonista. Non vengono fatti nomi, nemmeno quello dell'ospedale stesso, perché ciò che accade è in qualche modo esemplificativo di una condizione più generale... Macho Piccini, lo Sciamano, Martello Pneumatico, Miss Ceausescu, Tromba di Gerico, Nosferatu. Così vengono identificati alcuni dei personaggi che si muovono attraverso le pagine. La protagonista riesce a liberare energie nuove in un ambiente che per sofferenze, abitudini inveterate, assenza di stimoli, tenderebbe a restare cristallizzato. E malgrado il proprio dolore, lo scoramento, il senso di lutto, parla di letteratura con un infermiere peruviano, scambia confidenze con gli altri degenti, fa entrare di nascosto la sua parrucchiera. E intanto osserva con sguardo fulminante, lo sguardo di una donna straordinaria, tutto ciò che accade in quell'universo popolato di speranze e rassegnazioni, in cui medici, infermieri e malati si sorprendono a volte nel realizzare di essere fra loro sodali invece che antagonisti.
10,00

Operazione Penelope. Perché la lotta alla criminalità organizzata e al malaffare rischia di non finire mai

Operazione Penelope. Perché la lotta alla criminalità organizzata e al malaffare rischia di non finire mai

Raffaele Cantone

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2014

pagine: 165

Convitato di pietra, cancro, "fattore C": la criminalità organizzata è stata definita in tanti modi diversi. Raffaele Cantone, per otto anni alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, la conosce come pochi. Un mondo complesso che affonda le sue radici nella realtà del Sud, ma non solo. E che da tempo, ormai, è uscita ben al di fuori dei confini della delinquenza tradizionale, diventando ora un occulto quanto determinante socio in affari, ora un candidato "impresentabile" alle elezioni, ora un alibi dietro cui nascondere l'inefficienza delle amministrazioni pubbliche nel gestire grandi emergenze, prima fra tutte quella dei rifiuti campani. Proprio partendo dalle tante riflessioni sui mille volti della camorra, emerse non solo nel corso del suo lavoro di magistrato ma anche intervenendo a incontri pubblici e sulla carta stampata, Cantone affila come un bisturi il suo sguardo per tracciare un lucido spaccato dei mali della società italiana, oggi più che mai dilaniata fra l'anticultura del malaffare e la volontà di voltare finalmente pagina, in nome del rispetto delle regole. E nutre una speranza: unire alla forza delle azioni il potere delle parole, per condividere una battaglia che è di tutti gli italiani, quella contro l'illegalità diffusa che può corrodere le basi democratiche ed economiche dell'intero paese. Da uomo di legge e attento osservatore, ricostruisce così le complesse trame fra la nuova borghesia camorrista dei colletti bianchi e gli amministratori pubblici, i politici...
10,50

La strada dritta

La strada dritta

Francesco Pinto

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2014

pagine: 318

Il 19 maggio del 1956, il giorno in cui su uno sterrato di poche centinaia di metri viene dato inizio ai lavori, non c'è nulla: non un progetto definitivo, non le tecnologie, non le competenze professionali, non i soldi necessari. Il 4 ottobre del 1964 - appena otto anni dopo e in anticipo sui tempi previsti una striscia di asfalto lunga 755 chilometri collega Milano con Napoli, il Nord con il Sud: è l'Autostrada del Sole. Durante quegli otto anni un esercito di manovali, carpentieri, tecnici, progettisti combatte per rispettare la promessa della sua costruzione. E su quella strada trova il suo destino. Lì va a cercarlo Fedele Cova, l'amministratore delegato della Società Autostrade. Lì va a cercarlo Gaetano De Angelis, operaio emigrato al Nord che con Cova fa un giuramento: lo finiranno insieme quell'abbozzo di strada, e lui potrà ritornare a casa, come ha promesso a Maria. Lì troveranno il loro destino Giovanni Nigro, un ingegnere che nel gelo della campagna di Russia aveva perduto il suo onore, e Bruna, una dei progettisti, che ha bisogno di quella strada per continuare a correre. All'interno di una rigorosa ricostruzione storica, mescolando personaggi di invenzione e protagonisti reali, "La strada dritta" è il romanzo epico e corale di quell'esercito e della sua strada. Ufficiali e soldati, uomini e donne, ognuno con un sogno da rendere vero e una promessa a cui tenere fede. Tutti italiani, tutti con la schiena dritta, come la strada che devono costruire.
11,50

Il pigiama del gatto

Il pigiama del gatto

Ray Bradbury

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2014

pagine: 235

"Molti dei racconti che leggerete si sono impossessati di me in questo o quel momento, e non mi hanno lasciato libero finché non li ho inchiodati alla pagina." Così Ray Bradbury descrive la genesi dei testi racchiusi nel "Pigiama del gatto", l'ultima raccolta da lui pubblicata. Sono venti storie, più un prologo e un epilogo, venti gemme del tesoro d'immaginazione chiuso nella geniale mente letteraria dell'autore di "Fahrenheit 451". In questi racconti, scritti in un lungo arco di tempo e ambientati tra il passato prossimo e un indefinito futuro, Bradbury rende omaggio ai grandi scrittori che l'hanno ispirato, da Fitzgerald a Melville, da Poe a Wilde, e trascina il lettore nel suo mondo fatto di amicizie, delusioni, paura, viaggi nel tempo, vecchie dimore e artisti perduti. Ci narra di senatori ubriachi che perdono al gioco nientemeno che gli Stati Uniti; di coppie di sposini che si trovano a mettere a dura prova la loro idilliaca relazione; di misteriosi stranieri che terrorizzano il vicinato con inaudite urla notturne; di donne solitarie pronte a cogliere l'ultima occasione per amare. La quotidianità dell' American way of life, o quasi, ma osservata con l'occhio indagatore di Bradbury, che sa renderla sempre sorprendente.
12,00

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