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Morcelliana: Filosofia. Nuova serie

Husserl, Freud e il problema dell'inconscio

Husserl, Freud e il problema dell'inconscio

Francesco Saverio Trincia

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2008

pagine: 304

Il problema da cui prende le mosse il libro è se sia possibile una teoria fenomenologica della soggettività capace di dar conto della fisionomia della soggettività stessa, o se invece questa possa soltanto essere presupposta ma non autenticamente indagata. Ci si deve chiedere se quella che Husserl chiama l'"oscurità" del soggetto sia tale per disporsi a ricevere la luce del chiarimento fenomenologico, essendo la dimensione dell'inconscio essa stessa parte integrante della soggettività. Di qui il confronto con Freud, che più di altri ha scavato nel cono d'ombra della psiche. Un confronto che investe non solo gli stili conoscitivi della fenomenologia e della psicoanalisi l'epoché e l'archeologia - ma anche categorie quali coscienza, passività, ritenzione, rimozione, tempo. Emerge un'immagine paradossale della soggettività, divisa tra necessità di rischiarare il vissuto e suo impossibile compimento: un paradosso sul quale la filosofia deve sostare.
21,00

Sull'universalità della democrazia

Sull'universalità della democrazia

Marco Cangiotti

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2008

pagine: 135

Un manuale per capire che cos'è la democrazia
12,00

Il problema dell'amore nel Medioevo

Il problema dell'amore nel Medioevo

Pierre Rousselot

Libro

editore: Morcelliana

anno edizione: 2007

pagine: 256

È possibile un amore che non sia egoista? E se è possibile, quale rapporto si instaura tra il puro amore per l'altro e l'amore di sé, fondamento delle inclinazioni naturali? Il problema dell'amore, come quello della conoscenza, si focalizza sul reciproco rapporto tra "sé" e "altro da sé". Se dunque la conciliazione dell'amore di sé e dell'amore per l'altro è possibile, essa si trova nell'amore di Dio. A partire da questa considerazione, nel Medioevo sono stati proposti due modelli interpretativi del problema dell'amore. La concezione fisica, di ispirazione greco-tomista e fatta propria da Ugo di San Vittore e da san Bernardo, che cerca di stabilire un'armonica continuità tra l'amore-bramosia e l'amore amicale. E la concezione estatica, maturata nella scuola di Abelardo e penetrata nella scolastica francescana, che al contrario considera l'amore tanto più perfetto quanto più pone il soggetto "fuori da sé" e pienamente realizzato nell'assorbimento di chi ama nell'oggetto d'amore. Grazie a testi particolarmente significativi, questo saggio analizza i lineamenti di queste due teorie medievali dell'amore e le speculazioni sistematiche che ne sono derivate in ambito filosofico e teologico.
18,00

Cristianesimo, libertà, democrazia

Cristianesimo, libertà, democrazia

Ernst-Wolfgang Böckenförde

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2007

pagine: 420

Questa traduzione italiana di alcuni tra i più significativi saggi di Ernst-Wolfgang Böckenförde sul rapporto tra cristianesimo, libertà e democrazia si propone un duplice obiettivo: in primo luogo, favorire la conoscenza del pensiero teologico-politico di uno tra i più significativi intellettuali tedeschi contemporanei; in secondo luogo, introdurre nel dibattito civile, che si è aperto nel nostro Paese sul rapporto tra religione e politica, prospettive di pensiero e di azione di ampio respiro, fondate in modo serio e rigoroso su di una profonda cultura giuridica e teologica nutrite costantemente da un'attenta analisi storica.
24,00

Tomismo analitico

Tomismo analitico

Mario Micheletti

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2007

pagine: 104

Espressioni come "tomismo analitico" e "tomismo wittgensteiniano" hanno un'origine recente, gli anni Novanta del XX secolo. Tuttavia, le tendenze che vi sono sottese hanno radici più remote, intrecciandosi con alcuni degli sviluppi fondamentali della filosofia analitica. Scopo del libro è rendere conto anzitutto dell'origine di quelle espressioni e di fornire poi una rassegna storica del tomismo analitico, mostrando le principali vie che la rilettura analitica di Tommaso d'Aquino e l'utilizzazione analitica delle risorse offerte dal tomismo hanno seguito negli scorsi decenni e indicando una bibliografia essenziale che consenta di orientarsi in tale ambito di studi. In Appendice, il saggio La rinascita della teologia naturale nella filosofia analitica offre la possibilità di individuare in modo più preciso gli orientamenti di tipo tomistico entro la recente teologia filosofica analitica, sia di inserire il tomismo analitico in una prospettiva più ampia, talvolta anche lontana dal tomismo stesso, ma segnata tuttavia dalla ripresa di tematiche metafisiche e di interessi teologici specifici nel contesto della filosofia analitica della religione.
12,00

Bioetica. Le domande, i conflitti, le leggi

Bioetica. Le domande, i conflitti, le leggi

Stefano Semplici

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2007

pagine: 192

La responsabilità per la vita che nasce e per la vita che muore è allo stesso tempo radicale e difficile. Quando e perché riconosciamo che nella provetta di un laboratorio o nel corpo di una donna c'è qualcuno e non più solo qualcosa? Siamo autorizzati a manipolare i geni per far sì che vengano al mondo persone "migliori" e con la prospettiva di una maggiore felicità? Abbreviare la sofferenza di chi non ce la fa più e chiede il nostro aiuto può essere l'ultimo gesto della compassione e della solidarietà? Ci sono risposte diverse a queste domande. Non per questo, tuttavia, è inevitabile concludere che nell'epoca del pluralismo l'unica verità che rimane è la voce della propria coscienza e tutto si risolve lasciando che ciascuno faccia a modo suo. La bioetica, andando appunto alle radici dell'umano, incalza il pensiero a ridefinire l'ambito di quel che può valere per me e insieme per tutti, assumendo i risultati del progresso scientifico, ma sapendo che non è solo dalla scienza che l'uomo può ricavare l'indicazione di quel che deve fare. Questa resta la sfida della filosofia e della politica, chiamate entrambe a riconoscere che sulla vita, in ogni caso, non si hanno solo diritti.
20,00

Agostino e il problema paolino della libertà

Agostino e il problema paolino della libertà

Hans Jonas

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2007

pagine: 190

Quando nel 1930 apparve questo breve e denso scritto, Hans Jonas era un brillante ma ancora sconosciuto allievo di Martin Heidegger e Rudolf Bultmann, da poco addottoratesi presso l'Università di Marburgo con una dissertazione su Il concetto di gnosi. L'indagine riguarda Agostino e le differenti modalità con cui quest'ultimo interpreta un importante e dibattuto passo tratto dal settimo capitolo della Lettera ai Romani di Paolo (Rom. 7, 7-25): il rapporto tra legge e grazia che vi emerge è da attribuire all'homo sub lege, come Agostino intendeva nella prima fase del suo pensiero, oppure all'homo sub grafia, come invece egli sosterrà nella successiva disputa antipelagiana? Jonas sorprende in Agostino la perdita di quella concezione autentica dell'esistenza, sottesa al testo paolino e presente in parte anche nella sua prima interpretazione: ciò avviene con la sottolineatura agostiniana della centralità della grazia per l'esercizio dell'agire buono, opposta alla possibilità pelagiana che l'uomo adempia da sé al comandamento divino. Secondo Jonas prendono qui forma le nozioni di volontà e libertà che saranno comuni a tutto il pensiero occidentale, e non a caso il sottotitolo della prima edizione di questo scritto era: "un contributo filosofico alla genesi dell'idea cristiano-occidentale della libertà".
14,00

Pascal nella modernità (XVII-XIX secolo)

Pascal nella modernità (XVII-XIX secolo)

Libro

editore: Morcelliana

anno edizione: 2007

pagine: 400

Blaise Pascal - matematico e scienziato, moralista e pensatore che si addentra negli abissi dell'animo umano - è un autore che per la sua poliedricità sfugge a univoche definizioni: tanto difformi sono i giudizi su di lui dopo la morte quanto uniforme è la presenza della sua opera nelle riflessioni posteriori. Tre secoli di storia successiva parlano di lui: Pierre Nicole, Filleau de la Chaise, Pierre Bayle, Jean-Baptiste du Bos per il Seicento; Claude-Frangois Houtteville, Voltaire, Jean-Jeacques Rousseau, D'Alambert, Condorcet per il Settecento; Chateaubriand, Maine De Biran, Cousin, Ollé-Laprune, Lachelier per l'Ottocento. Non è solo storia della ricezione, ma qualcosa di più: le interpretazioni della opera pascaliana gettano nuova luce sui temi della modernità, a partire da quella "scommessa" su Dio che fa dell'uomo una "canna pensante", fragile e al tempo stesso sporgente sull'universo e sul nulla; l'uomo ha inscritto in sé il contrappunto, diviso com'è tra finito e infinito, esprit de geometrie ed esprit de finesse, argomentazione cartesiana e capacità di cogliere le sfumature che si sottraggono alle idee chiare e distinte. Una scommessa che, sondando gli enigmi dell'umano e il mistero del divino, fa di Pascal un prisma in cui si rifrange la sfida stessa della modernità, nelle sue molteplici e dissonanti voci.
25,00

Il Sofista di Platone. Valore e limiti dell'ontologia

Il Sofista di Platone. Valore e limiti dell'ontologia

Maurizio Migliori

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2007

pagine: 200

Due sono stati negli ultimi decenni i modelli interpretativi della filosofia platonica: un modello, ispirato a Schleiermacher, ha privilegiato l'interpretazione cronologica dei dialoghi, l'altro, proprio delle scuole di Tubinga e Milano, ha reinterpretato tutto Platone alla luce delle «dottrine non scritte». Come per sottrarsi a unilateralità ermeneutiche, l'autore di questo volume legge «il corpus platonico come un vero e proprio "protrettico" che propone filosofia per costringere il lettore a trovare soluzioni sulla base di poche indicazioni, il che implica la proposta di difficoltà crescenti che via via nello svolgimento delle opere selezionano i "veri filosofi". Platone appare convinto socraticamente che la filosofia è lavoro comune e scoperta. Ciò dà luogo a un insegnamento che, sempre, ma soprattutto nella forma scritta, avvicina al vero senza rivelarlo, comunica informazioni vere che non sono tout court la verità, ma che richiedono la partecipazione, l'elaborazione e lo sviluppo da parte del lettore». Un modello messo qui alla prova nella disamina del Sofista: ad assumere inaspettati significati sono i suoi punti più controversi (la dialettica come esercizio diairetico, il parricidio di Parmenide, la scoperta del non-essere in quanto "diverso").
16,00

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