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Morcelliana: Filosofia. Nuova serie

Spinoza. Stato e religione, ebraismo e cristianesimo

Spinoza. Stato e religione, ebraismo e cristianesimo

Hermann Cohen

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2021

pagine: 128

Chi si avvicini per la prima volta a questo saggio dell'ultima produzione coheniana, mai tradotto in italiano, non potrà fare a meno di osservare che anche il maggior esponente della scuola neokantiana di Marburgo è stato costretto a un faccia a faccia serrato con Spinoza, quale punto centrale e quindi ineludibile della filosofia moderna. Ma subito si vedrà che qui i riflettori sono puntati non sull'autore dell'Etica, ma su quello del Trattato teologico-politico, benché Cohen cerchi costantemente di non sganciare il problema teologico-politico dalle istanze propriamente metafisiche. Il motivo di questo spostamento d'interesse è che ora, dopo aver fatto spesso riferimento al pensiero spinoziano nelle opere teoretiche, Cohen intende mettere in atto una vera e propria resa dei conti con il filosofo olandese. A questi, scomunicato e cacciato dalla comunità ebraica, si riconosce solo un merito, quello di aver fondato la critica biblica; ma poi, funestamente si è lanciato contro il monoteismo ebraico e contro il suo popolo, ha misconosciuto la missione universale del profetismo israelitico. Un giudizio così duro, elaborato sulla base di uno scandaglio rigoroso del Trattato, non poteva non aprire un autentico "caso Spinoza": dall'uscita del saggio nel 1915, attraverso le voci critiche dell'allievo Rosenzweig e di Strauss, la questione teologico-politica è ancora dibattuta e con essa il senso del termine "liberalismo" in autori come Spinoza e Cohen.
12,00

Etica e ambiguità. Una filosofia della coerenza

Etica e ambiguità. Una filosofia della coerenza

Adriano Fabris

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2020

pagine: 146

Fare filosofia - FilosoFare - è un agire sempre a rischio di ambiguità, come dimostra la storia del pensiero: se la filosofia nasce di volta in volta per risolvere specifiche aporie, nel farlo finisce per crearne di nuove. Un'uscita non può esserci se viene cercata con un approccio solamente teorico. Il libro mostra come l'etica, e in particolare l'etica della relazione, possa invece assumersi questo compito: comprendere e affrontare tale ambiguità costitutiva, portando l'attività filosofica a un livello nuovo nel quale possiamo finalmente interagire con essa e diventare capaci di abitarla.
15,00

Istituzioni di filosofia

Istituzioni di filosofia

Emanuele Severino

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2020

pagine: 240

Questo corso di Istituzioni di Filosofia, pubblicato in forma di dispensa nel 1968, rappresenta uno degli ultimi momenti dell’insegnamento di Emanuele Severino all’Università Cattolica di Milano, dalla quale si allontanerà nel 1970 per passare all’Università di Venezia. È un ciclo di lezioni contemporaneo alla stesura dei saggi Il sentiero del Giorno, La terra e l’essenza dell’uomo, Risposta ai critici, in cui Severino approfondisce la svolta iniziata con Ritornare a Parmenide, e che culminerà con la raccolta di questi e altri saggi nel libro Essenza del nichilismo. Ripensando a queste lezioni, Salvatore Natoli, allora assistente di Severino, ha scritto: «Severino [...] mi ha costretto a dare consistenza alle mie argomentazioni filosofiche, a fornire giustificazioni adeguate alle mie tesi e direi che mi ha definitivamente vaccinato dai vizi delle mode filosofiche». Rigore dell’argomentazione e attenzione al variare del significato delle categorie e dei problemi costitutivi della filosofia (identità, contraddizione, dialettica, verità, realismo, idealismo...): questo in sintesi il contenuto del libro. Pagine che permettono al lettore, come agli uditori di allora, di fare esperienza di cosa significa educare al pensiero: filosofare è saper declinare in modo riflessivo l’Èlenchos, la confutazione come fondamento dell’argomentazione.
20,00

Magica filosofia. Sapere occulto e sapere illuminato nel pensiero antico e arcaico

Magica filosofia. Sapere occulto e sapere illuminato nel pensiero antico e arcaico

Roberto Radice

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2018

pagine: 208

Orfeo, Eraclito, Pitagora ed Empedocle, quattro fra i padri della filosofia antica in Grecia (VII-VI sec a.C.) hanno goduto fama di maghi o sono stati rappresentati con attributi o facoltà magiche. Anche certe pitture rupestri risalenti al Paleolitico fanno prevedere un'ispirazione magica, sciamanica, la quale ha qualche similitudine con il Dionisismo e l'Orfismo della Tracia. È possibile collegare i due poli pur separati da uno spazio cronologico così ampio? Le cosiddette "malattie sacre", quelle che la gente intendeva come un ingresso diretto del dio nel corpo dell'uomo - una specie di possessione - potrebbero costituire l'"invariante" che si estende quasi all'infinito nella storia. Siamo alle prese con un archetipo umano: il potere sulla natura e la scienza oscura che via via si illumina grazie al contributo della filosofia.
19,00

Hegel. La morale, il diritto, la politica

Hegel. La morale, il diritto, la politica

Karl-Heinz Ilting

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2015

pagine: 272

Karl-Heinz Ilting, noto studioso di Hegel e curatore delle lezioni hegeliane di filosofia del diritto, della religione, della natura, della storia, ha fornito un importante tassello alla letteratura critica rendendo accessibili materiali inediti. Ma il suo contributo, che emerge in filigrana da queste pagine, va oltre Hegel: riguarda il suo legame con il diritto naturale moderno e i suoi effetti sul pensiero contemporaneo. Il pensiero hegeliano, che qui si presenta nel suo sviluppo rispetto alla storia del pensiero politico, fra istanze classiche e moderne e in particolare nel confronto con Aristotele, fino alla elaborazione della filosofia del diritto e di concetti alla base dello Stato quali "moralità", "libertà individuale", "eticità", è osservato alla luce della categoria di "adattamento" (Anpassung) alla contingenza storica, che spiegherebbe la torsione della concezione politica hegeliana in senso conservatore piuttosto che liberale. Eppure a questo adattamento si può ricondurre il vissuto biografico di Hegel più che l'idea di fondo: una coscienza della libertà che non giunge, per contingenze storiche, a sollevarsi dal piano della descrizione fattuale a quello normativo. Una linea interpretativa che fa scorgere in Hegel stesso i germi di quel movimento epocale e inarrestabile che è il nichilismo, invitando a ripensare l'intero sistema hegeliano.
20,00

Il problema filosofico della storia delle religioni

Il problema filosofico della storia delle religioni

Xavier Zubiri

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2014

pagine: 304

Zubiri intende l'indagine teologale - che accompagna il suo pensiero fino a diventarne la dimensione irradiante - come il fondamento stesso del sapere teologico, da cui viene metodologicamente distinta: essa è la dimensione umana di accesso al divino, che non può ridursi alla sola "ragione" naturale - sfruttata dalle prove cosmologiche e ontologiche - ma si appella a una "intelligenza senziente". Considerare il problema religioso nei suoi soli presupposti antropologici, metafisici ed epistemologici non è infatti sufficiente: occorre recuperare il concetto di "esperienza" di Dio come conoscenza concreta attraverso la via della "re-legazione". Non si tratta di andare dall'uomo al reale e a Dio ma, viceversa, di un dono proveniente da Dio e dalla realtà che si rendono presenti all'uomo: questo è il "potere del reale", agli antipodi del soggettivismo moderno. In ciò consiste la religione, che non si basa sulla prassi, sull'etica, sul sentimento, ma è l'essenza della persona e fondamento che apre alla trascendenza. Lo studio filosofico delle religioni, oggetto di questo volume tradotto e curato da Armando Savignano, ponendo l'analisi della religione come forma dell'essere e della realtà umana nella dimensione personale e non meramente storica, sociale o comparativa, da una parte dà rilievo al tema decisivo della verità della religione, dall'altra, proprio nelle molteplici modalità di questa esperienza che caratterizzano la storia delle religioni, accerta la diversità delle concezioni di Dio: politeista, panteista, monoteista. Una prospettiva che, osservando la storia non come un sistema di realtà ma di possibilità, avvalora l'eccellenza del cristianesimo come religione della trascendenza. Esso esprime la più elevata esperienza teologale: essere umanamente Dio.
25,00

Stanze della metafisica. Heidegger, Löwith, Carlini, Bontadini, Severino

Stanze della metafisica. Heidegger, Löwith, Carlini, Bontadini, Severino

Leonardo Messinese

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2013

pagine: 200

Le "stanze della metafisica" sono i luoghi, individuati in cinque pensatori del Novecento, da cui osservare, in prospettive e con sviluppi diversi, sia la specificità della filosofia rispetto al sapere scientifico sia il posto riservato alla metafisica, oltre la tesi kantiana per cui l'Assoluto sarebbe pura aspirazione e la filosofia si ridurrebbe entro i confini della scienza. Un duplice assunto qui avanzato in momenti che scandiscono un'indagine unitaria: le prime stanze, premessa teoretica del libro, ripercorrono la presa di posizione della filosofia rispetto alla teologia filosofica classica - in Heidegger, l'artefice della critica alla metafisica occidentale e dell'opposizione tra fede e filosofia, in Löwith, che ha sviluppato con tratti diversi tale linea, e in Carlini, critico dell'idealismo gentiliano e fautore di un pensiero cristiano. Le ultime stanze sono doppiamente congiunte all'intento teoretico del libro, per il loro sfondo comune: in Bontadini il tema è la rigorizzazione della teologia filosofica con l'affermazione dell'essere trascendente la totalità dell'esperienza; di Severino è qui esaminato il nodo inerente al rapporto fra ontologia e teologia filosofica, cercando la determinazione dell'essere che trascende l'ambito dell'esperienza (qui chiamato Altro dall'esperienza). Conclude il volume un'offerta di domande che si annodano una all'altra nel passaggio da queste stanze: l'ammissione che, all'interno del sapere filosofico.
16,50

Nuovi studi aristotelici. Volume 4\2

Nuovi studi aristotelici. Volume 4\2

Enrico Berti

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2010

pagine: 544

Il secondo tomo del volume dedicato all'influenza di Aristotele comprende saggi relativi all'età moderna e all'età contemporanea. Per l'età moderna è evidente la persistenza della filosofia pratica di Aristotele, la quale, dopo essersi eclissata nell'antichità ellenistica e nella tarda antichità, ed essere stata riscoperta nel medioevo, sia musulmano che ebraico e cristiano, sopravvive nel Seicento e nel Settecento, soprattutto in Germania.Per quanto riguarda l'Ottocento i saggi riguardano la critica di Hegel al principio di non contraddizione, e l'influenza di Aristotele sui critici di Hegel: Feuerbach, Trendelenburg, Marx e Kierkegaard. Per la Germania è anche massiccia l'influenza di Aristotele su Brentano e, attraverso di lui, su tutti i suoi discepoli, da Husserl a Meinong, a Twardowski, a Freud. Interessante è anche il rapporto intrattenuto con Aristotele da Paul Natorp, che ebbe ad influenzare, insieme con la dissertazione di Brentano, Martin Heidegger.I capitoli dedicati all'età contemporanea illustrano la presenza di Aristotele in Heidegger e nella filosofia analitica inglese, ovvero nell'analisi del linguaggio ordinario condotta da J. Austin, G. Ryle, P. Strawson, D. Wiggins e altri. Indi illustrano la cosiddetta riabilitazione della filosofia pratica, prima in Germania, ad opera di filosofi come H.-G. Gadamer e J. Ritter, e poi negli USA, ad opera di A. MacIntyre, H. Jonas, Martha C. Nussbaum.
38,00

Plato ethicus. La filosofia è vita

Plato ethicus. La filosofia è vita

Maurizio Migliori

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2008

pagine: 400

A quali condizioni si può parlare di un'etica in Platone? Esiste un oggetto un aspetto coerente e organico, distinguibile da altri rinvenibili nei dialoghi - che si possa definire, almeno per come noi oggi lo comprendiamo, quale "etica" platonica? Due opinioni sono state predominanti negli interpreti: la prima è che non sia ascrivibile a Platone un'etica ritenuta autonoma e distinta dalle altre discipline come sarà poi in Aristotele. La seconda opinione è che siano parziali gli approcci all'etica platonica correnti oggi, in particolare in area anglosassone.I testi qui raccolti, andando oltre questi modelli interpretativi, dimostrano che Platone parla di etica dialogicamente, come di ogni altro tema: tutti gli aspetti di una problematica filosofica etica paiono affrontati da Platone non sistematicamente, ma sempre nel dialogo, con un'urgenza radicale, e ciascuno ha un collegamento con le altre "parti" della filosofia platonica. D'altro canto ogni altro tema di cui egli parla ha un coinvolgimento, di volta in volta da chiarirsi, con l'etica.SAGGI DI: Linda M. Napolitano Valditara Enrico Berti - Francisco Bravo - Luc Brisson - Giovanni Casertano - Bruno Centrone - Michael Erler - Franco Ferrari - Silvia Gastaldi - Lloyd P. Gerson - Christopher Gill - Maurizio Migliori - Noburu Notomi - Giovanni Reale Christopher Rowe - Maria Isabel Santa Cruz - Samuel Scolnicov - Mauro Tulli Mario Vegetti - Maurizio Migliori - Davide Del Forno .
23,00

Kierkegaard contemporaneo. Ripresa, pentimento, perdono

Kierkegaard contemporaneo. Ripresa, pentimento, perdono

Umberto Regina, Ettore Rocca

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2007

pagine: 312

Kierkegaard è per antonomasia il filosofo dell'esistere contemporaneo, di ciascun uomo nei confronti di tutti gli uomini. Come egli propone in Il concetto dell'angoscia, l'umanità, a differenza di tutte le altre specie, è composta da individui ciascuno dei quali è se stesso ed "insieme" la specie tutta. Ogni individuo è Adamo, e pecca di nuovo insieme a lui, in modo altrettanto "originale", e così contribuisce a mutare la propria umanità, insieme a quella di Adamo e di ogni altro uomo. Le vie su cui Kierkegaard particolarmente insiste per l'accesso dell'uomo all'autenticità del proprio esistere sono: la "ripetizione-ripresa", il "pentimento" e il "perdono". Vie sulle quali si soffermano i saggi qui raccolti, nella consapevolezza che nessuna di queste categorie esistenziali può essere oggetto né di constatazione né di dimostrazione. E tuttavia è grazie a queste categorie - da lui coniate - che Kierkegaard ha saputo dare nuovi nomi al mistero dell'esistenza.
20,00

Carl Dallago

Carl Dallago

Silvano Zucal

Libro

editore: Morcelliana

anno edizione: 2006

pagine: 544

35,00

Antropologia filosofica

Antropologia filosofica

Emerich Coreth

Libro

editore: Morcelliana

anno edizione: 2004

pagine: 192

L'interrogativo sull'uomo è fondamentale per chi voglia comprendere se stesso; esso anzi costituisce un problema di fondo anche per il pensiero filosofico contemporaneo, che cerca di conoscere l'uomo nella sua intima essenza. Oggi più che mai si sente l'esigenza di un'antropologia filosofica; essa richiede il posto che le compete nell'insieme dell'insegnamento e della ricerca, insidiata com'è da pretese egemoniche delle "scienze umane" in senso puramente empirico, da un lato, e contestata dall'altro da alcuni orientamenti esclusivamente fideistici di antropologia teologica. Questo volume è derivato da corsi di lezione tenuti dall'Autore all'Università di Innsbruck, qui pubblicate in forma ampliata e completa. Il suo primo intento è quindi di servire agli studenti; vuole essere inoltre uno strumento per docenti e quanti lavorano nell'università; infine si rivolge a quella fascia più ampia di persone che cercano un orientamento riguardo al problema della realtà dell'uomo. Il tenore del libro è volutamente di carattere non troppo specialistico, e perciò scritto in maniera leggibile e didatticamente chiara.
16,00

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