Nuova Cultura: Chioschi gialli
Luglio 1914: l'Italia e la crisi austro-serba
Giordano Merlicco
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2018
pagine: 336
La Repubblica fiorentina in esilio. Una storia segreta. Volume Vol. 1
Paolo Simoncelli
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2018
pagine: 218
È esistita nel '500 una segreta Repubblica fiorentina in esilio, Stato senza territorio, con tanto di riconoscimenti internazionali; esperimento giuridico e politico-ideologico avverso allo Stato assoluto mediceo. Ha lasciato tracce nascoste di una passione politica radicale, utopia pericolosa, senza speranza, eppur testimoniata. Questo primo volume ricostruisce il momento preliminare in cui, con l'aiuto politico-militare francese, sembrò possibile per gli esuli antimedicei rientrare in armi a Firenze e restaurarvi la Repubblica.
I nunzi pontifici nella Firenze di Ferdinando I (1587-1609)
Francesco Vitali
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2017
pagine: 198
Questo studio, basato principalmente sulla documentazione dell'Archivio Segreto Vaticano e dell'Archivio di Stato di Firenze, tratta dell'attività espletata nel corso del lungo granducato di Ferdinando I (1587-1609) dalla nunziatura apostolica, fino ad ora soltanto parzialmente esplorata. Nel merito, l'analisi mostra il ruolo di terminale del centralismo romano e delle istanze della Chiesta postridentina, svolto dai rappresentanti pontifici nella Firenze di Ferdinando I, attraverso una poliedrica azione giudiziaria e religiosa. Nel contempo, i nunzi agiscono in qualità di rappresentanti diplomatici del pontefice presso il granduca, dando luogo in più di un'occasione, secondo quanto rivela l'analisi del carteggio inviato alla Segreteria di Stato, ad un cortocircuito tra ambito giudiziario e politico. Perciò, l'approfondimento delle vicende della nunziatura fiorentina fornisce ulteriori elementi alla conoscenza delle relazioni politiche tra Roma e Firenze e della articolata strategia internazionale perseguita lungamente, seppur invano, da Ferdinando I per rescindere i legami della dipendenza del Granducato dalla Spagna asburgica.
Antimedicei nelle «vite» vasariane. Volume 1
Paolo Simoncelli
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2016
pagine: 166
Le Vite dei più celebri scultori, pittori e architettori di Giorgio Vasari, edite nelle due versioni del 1550 e 1568, costituiscono l'architrave della conoscenza storica dell'arte medievale e moderna. Lette con occhio attento al "contesto" politico europeo, e con la conoscenza anche semplice dell'opposizione allo Stato assoluto, mostrano reticenze, manipolazioni, falsificazioni e anche larvati moniti a dissidenti politici siano essi artisti, mercanti o esuli, sparsi in modo solo apparentemente casuale in quelle antiche pagine.
Ardeal. La fine della grande guerra e il nuovo confine romeno-ungherese
Giuseppe Motta
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2016
pagine: 262
Questo volume rappresenta il completamento di una ricerca attorno alla risistemazione dei confini in Europa centro-orientale al termine della Grande Guerra, compiuta nell'ambito del progetto Firb 2010 "L'Europa di Versailles (1919-1939). I nuovi equilibri europei tra le due guerre nelle fonti dell'Archivio dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito". Tale fase è stata centrale per la storia di molte regioni e il caso della Transilvania conferma l'importanza di questo delicato momento storico in cui si sono rivisti i confini di molti Stati europei. In qualche modo il libro si collega al precedente volume "Ardeal: le origini della Transilvania romena", edito da Edizioni Nuova Cultura nel 2011, di cui prosegue l'analisi, soffermandosi sulle implicazioni del cambiamento del confine, tanto per le relazioni bilaterali fra Romania e Ungheria, quanto per la vita e il contesto socio-economico della popolazione locale.
Viaggio nell'Europa dell'Est. Dalla Serbia al Levante ottomano
Antonello Battaglia
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2014
pagine: 148
Viaggio e viaggiatori, una lunga storia che abbraccia spazio e tempo, collega mondi lontani, culture diverse, idiomi e che caratterizza da sempre l'identità dell'uomo. Esploratori, avventurieri, pellegrini, missionari, intellettuali, touristes, diplomatici a cui aggiungere anche gli addetti e i delegati militari. I verbali e le relazioni di viaggio di questi ufficiali del Regio Esercito, custoditi presso l'Archivio dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'esercito, oltre alle note di servizio, sono ricchi di dettagli, di cronache particolareggiate sulle terre percorse e visitate. Impressioni, commenti, previsioni e spunti personali dei militari che viaggiano per conto del ministero della Guerra. Il maggiore Attilio Velini fu inviato in Serbia come delegato italiano della commissione per la delimitazione dei confini serbi (1879) e, in quei convulsi mesi, ebbe l'opportunità di viaggiare e conoscere i tratti salienti del principato cogliendo appieno il crescente panserbismo e le sue possibili derive future.
Strategie militari franco-tedesche a confronto 1905-1913
Roberto Sciarrone
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2013
pagine: 216
Il Congresso di Berlino del 1878 e le successive alleanze tra le maggiori potenze europee diedero vita a un lungo periodo di pace che terminò con le guerre balcaniche e la prima guerra mondiale. L'epoca a cavallo tra i due secoli fu contraddistinta da molteplici fattori, unici e dai tratti mutevoli. L'Impero tedesco, dapprima promotore e fulcro dell'equilibrio continentale, si trovò durante i primi anni del Novecento schiacciato sotto il peso della sua stessa crescita economica. Desideroso di rivaleggiare con le maggiori potenze uscì dall'isolamento bismarckiano per intraprendere una politica di potenza che trascinò l'Europa in guerra. Le ipotesi di conflitto e le strategie militari franco-tedesche riportate presentano i risultati di alcuni studi prodotti, tra il dicembre 1905 e il luglio 1913, riguardo alla politica militare dell'Impero tedesco e della Terza repubblica di Francia.
Contro lo spirito del secolo. Giovanni Marchetti e la biblioteca della controrivoluzione
Alessandro Guerra
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2012
pagine: 160
La biografia intellettuale di Giovanni Marchetti sembra acquistare un senso perché nel difficile crinale del cinquantennio che precedette e seguì il 1789, la sua esistenza e i suoi libri assunsero un carattere sociale; vale a dire che la correlazione vitale intessuta con altri protagonisti di quel periodo appare capace di svelare la potenza di quella straordinaria stagione. È la coralità che interessa ricostruire dall'esperienza del singolo. Raccontare la sua storia significa quindi anche provare a ricostruire quel vasto movimento intransigente e tradizionalista che nel confronto con il dissenso religioso (la parte che si richiamava alla spiritualità giansenista come quella che in seguito si ispirò al cattolicesimo democratico), con il pensiero dei lumi e la socialità massonica e nell'avversione successiva alle idee rivoluzionarie trovò un sicuro e duraturo collante identitario.
L'auto sacramental come strumento di contro-riforma cattolica nella Spagna del Siglo de Oro
Maria Nogués Bruno
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2012
pagine: 170
La fusione degli ideali e della realtà del Rinascimento con quelli della Controriforma costituì uno dei più importanti risultati della fine del secolo XVI, in particolare nella Spagna dell'età moderna, dove la grandezza imperiale data dalla colonizzazione del Nuovo mondo si sarebbe completata con una convinta azione per l'educazione dottrinale dei fedeli. In tale contesto la concezione retorica delle rappresentazioni degli autos sacramentales, il giorno del Corpus, era funzionale al destinatario, il popolo spagnolo. Un poeta di successo, come Lope de Vega, sfruttando il concetto rinascimentale dell'arte del persuadere nella caratteristica modalità di "incitare emozionando" della Chiesa tridentina, si applicò al genere, componendo numerosi autos sacramentales di differenti tipologie. In questo studio si presenta il contesto storico-religioso della Spagna moderna, all'interno del quale si articolano gli autos di Lope: oltre alla catalogazione delle sue opere, la ricerca presenta un approfondimento sugli autos storici del grande autore spagnolo del Siglo de Oro.
Il Risorgimento sul mare. La campagna navale del 1860-1861
Antonello Battaglia
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2012
pagine: 154
La campagna militare del 1860-1861, combattuta prevalentemente via terra, venne seguita attentamente dal mare. Cavour, ministro della Marina, organizzò una vasta rete di monitoraggio in cui la flotta svolse un compito fondamentale. La spedizione garibaldina venne seguita fin dalle prime battute. La presenza della squadra navale di Persano ebbe un ruolo strategico: servì per controllare da vicino la condotta di Garibaldi; da deterrente nei confronti dei legni borbonici; da fattore incoraggiante nei confronti della popolazione locale e costituì la longa manus di Cavour nelle travagliate trattative per ottenere la defezione delle unità borboniche. Non mancarono nemmeno le operazioni navali stricto sensu nelle quali i navigli degli Antichi Stati Italiani operarono per la prima volta contro un nemico ormai provato. La marina fu il tramite tra il centro e la periferia, tra la Sicilia e Torino, tra la sfera militare e quella politica.
Ardeal. Le origini della Transilvania romena
Giuseppe Motta
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2011
pagine: 224
I Rom di Romania
Alessandro Pistecchia
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2010
pagine: 158
Nella prima parte del volume l'autore analizza l'impatto della minoranza rom sulle terre romene e le conseguenze della condizione sociale marginale nei secoli della schiavitù. Nella seconda parte l'autore descrive la parabola dell'associazionismo interbellico dei rom romeni e le deportazioni in Transnistria avviate dal governo Antonescu nei primi anni '40. Il riconoscimento ufficiale del genocidio (porrajmos, in lingua romanes) da parte del governo di Bucarest si è realizzato in via definitiva solo nel 2007.