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Ombre Corte: Culture

Ordine e mutazione. Figure, concetti e problemi del pensiero politico moderno

Ordine e mutazione. Figure, concetti e problemi del pensiero politico moderno

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2014

pagine: 350

L'asse attorno al quale ruota questa originale ricostruzione della storia del pensiero politico moderno - che privilegia un approccio per autori, temi e problemi attraverso un continuo confronto con i testi e i contesti - è costituito dalla coppia teorico-concettuale "ordine e mutazione". La produzione di un nuovo ordine, che a partire dal XVI secolo diventa necessario per neutralizzare l'umore popolare contro il dominio, mostra fin dal principio una natura problematica, che determina un'incessante riformulazione dei rapporti tra le trasformazioni sociali e gli apparati di Stato, tanto ideologici quanto materiali. Che il collasso delle categorie politiche (libertà, uguaglianza, potere costituente, sovranità, rappresentanza, costituzione, democrazia) nell'età globale riveli in controluce le alternative e le torsioni implicite già nella genesi del pensiero politico moderno, è l'ipotesi che questo volume mette costantemente a tema, per verificarne la tenuta. In questo senso, le pagine dedicate al pensiero non europeo (l'Islam) e agli sguardi dell'Europa sul mondo e del mondo sull'Europa (il colonialismo, la rivoluzione di Haiti) non sono meri compendi manualistici. Richiamano invece le fondamenta che sorreggono il pensiero politico moderno nello spazio globale in cui si è effettivamente svolta la sua storia.
25,00

Il sottile discrimine. I corpi tra dominio e tecnica del sé

Il sottile discrimine. I corpi tra dominio e tecnica del sé

Alessandro Baccarin

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2014

pagine: 130

Il corpo è stato per secoli immune al segno. Dall'antichità fino al recente passato l'Occidente ha relegato la segnatura del corpo al confinamento, alla segregazione e alla reificazione dei soggetti devianti, criminali o inquinanti. Tuttavia, nella contemporaneità assistiamo all'emergere di una improvvisa e apparente libertà per gli individui nel segnare i propri corpi, con il tatuaggio o con le metamorfosi rese ora possibili grazie alla chirurgia estetica o al fitness. Il compito che si assume questo lavoro è di indagare tale passaggio come segno di una mutazione: da superficie d'iscrizione del potere disciplinare, il corpo si trasforma in piano d'appoggio per le pratiche di dominio del biopotere e per le tecniche del sé adottate dai soggetti nel loro agire resistenziale. Attraverso l'efficace e sempre originale strumentazione analitica offerta dal pensiero di Michel Foucault, questa trasformazione è analizzata puntando soprattutto l'attenzione sui corpi limite, su quei corpi che con la loro stessa esistenza segnano il confine fra norma e resistenza, fra pratiche di dominio e di libertà. La transessualità, il tatuaggio e la pornografia si costituiscono come dimensioni preferenziali per l'esistenza di queste nuove corporeità. Ma trasformare il proprio corpo, modellarlo, iscriverlo, sovvertirne il genere o il sesso, costituisce una pratica di libertà o un gesto di obbedienza ai comandi del potere?
13,00

Islam e modernità. L'incontro dell'Islam con l'Occidente

Islam e modernità. L'incontro dell'Islam con l'Occidente

Hamadi Redissi

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2014

pagine: 136

Questa raccolta di saggi di Hamadi Redissi consente di acquisire uno sguardo critico sull'Islam attraverso un approfondito confronto con l'Occidente. I saggi ricostruiscono l'evento traumatico della scoperta della potenza del mondo occidentale alla fine del secolo XVIII e le risposte che l'Islam tentò di fornire per essere all'altezza della sfida: dai movimenti di riforma (Islah) alla fine del secolo XIX, all'affermazione di un "Islam radicale", come quello dei Fratelli musulmani, negli anni Venti del secolo XX, all'estensione a livello internazionale della rete di Al-Qaida. Ciò che Redissi sottolinea è la destrutturazione e perdita dell'unità dell'Islam come conseguenza dello scontro con la modernità occidentale. Si produsse così una lacerazione tra tradizione e modernità che aprì il mondo islamico alla controversa ricezione delle influenze occidentali nell'ambito del diritto e dei diritti, dei processi di secolarizzazione, del cammino verso la democrazia nella stagione appena avviata delle "primavere arabe". II libro di Hamadi Redissi è un importante contributo per comprendere il dibattito all'interno dell'Islam e per individuare le vie verso un possibile incontro con l'Occidente. Con la prospettiva introdotta da questo volume, questioni decisive del nostro tempo, come lo "scontro di civiltà" e il terrorismo di matrice islamica, trovano delle fondamentali categorie interpretative.
13,00

Lo schermo, l'Alzheimer, lo Zombie. Tre metafore del XXI secolo

Lo schermo, l'Alzheimer, lo Zombie. Tre metafore del XXI secolo

Stefano Tani

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2014

pagine: 122

"Il mondo liquido della modernità vede in ogni subacqueo un aspirante annegato e gli preferisce il gabbiano che sfiora l'acqua beccando ciò che galleggia in superficie. La domanda cruciale è se la Rete sarà in grado di fare per la scrittura la cosa fondamentale che la scrittura fece per il dialogo: vivere e far vivere, tramandarsi e tramandare". Cosa accade quando ci sediamo di fronte al computer o digitando guardiamo lo schermo del nostro cellulare? Forse il Narciso del mito potrebbe ancora insegnarci qualcosa a questo proposito. Questo saggio, partendo appunto dalla "metamorfosi" resa famosa da Ovidio e avvalendosi di molti esempi letterari, racconta come il rapporto fra l'uomo e la sua immagine sia mutato nel corso dei secoli e abbia di conseguenza trasformato l'io di chi si guarda; come allo stupore di vedersi riflesso si sia lentamente sostituita l'evasione, la smemoratezza e la perdita di sé; come lo zombie - assieme allo schermo e all'Alzheimer - sia perciò divenuto la metafora polisemantica della postmodernità e di chi sempre meno consapevolmente la popola.
12,00

L'artista è una donna. La modernità di Marcel Duchamp

L'artista è una donna. La modernità di Marcel Duchamp

Giovanna Zapperi

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2014

pagine: 141

La trasformazione di Marcel Duchamp in Rrose Sélavy rende l'artista una figura ambivalente, instabile e contraddittoria. L'adozione di un alter ego femminile rimanda alla necessità di ripensare la mascolinità dell'artista e il mito del genio-creatore nel quadro di una modernità che investe tanto il piano della produzione e dei consumi, quanto quello della sessualità e dei comportamenti femminili. Le autorappresentazioni fotografiche realizzate attorno al 1920, quasi sempre con l'aiuto di Man Ray, rivelano infatti un "altro" Marcel Duchamp, profondamente ambivalente nei confronti della virilità dell'artista. Le "strategie di sé" con cui Duchamp confonde le tracce della sua identità passano per il femminile, ovvero per l'irruzione dell'altro nella modernità che lui stesso sta elaborando. Al di là di ogni posizione identitaria, Rrose Sélavy mette in scena la "donna" come una figura della molteplicità che destabilizza l'idea di una mascolinità coerente e unitaria.
14,00

Il senso del lavoro. Pratiche e saperi di donne

Il senso del lavoro. Pratiche e saperi di donne

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2014

pagine: 131

Il "senso del lavoro", come pratica e pensiero, che tiene assieme bisogni, desideri e relazioni, è il filo conduttore del ciclo di incontri seminariali dal quale nasce questo volume. Donne di generazioni diverse affrontano le tante questioni che riguardano il lavoro inteso anche come lavoro di relazione. Ne scaturisce un ampio confronto che ruota attorno alla consapevolezza che il lavoro di ciascuna è perlomeno duplice, retribuito e non retribuito, e che sempre meno può essere circoscritto a un'attitudine strettamente "lavorativa". Ciò che in effetti viene richiesto nel tempo di lavoro è un impegno relazionale, affettivo, comunicativo e di cura che appartiene a ciascuna prima e oltre il lavoro. Un lavoro, dunque, sulla complessità del "tenere insieme", che si nutre di un sapere femminile e che può essere un potente motore di cambiamento non solo del lavoro delle donne, ma del lavoro tout court. Organizzato dal Comitato pari opportunità dell'Università di Verona, il percorso mostra anche la capacità di lavorare a partire dall'eterogeneità delle esperienze e collocazioni dentro l'Università, rendendola un elemento di trasformazione. Questi contributi si affiancano così a tutta quella ricerca che oggi si interroga sulla "femminilizzazione" del lavoro in un sistema produttivo che ormai si nutre dell'intera vita delle persone e non solo del loro tempo di lavoro.
12,00

Migranti in cronaca. La stampa italiana e la rappresentazione dell'«altro»

Migranti in cronaca. La stampa italiana e la rappresentazione dell'«altro»

Angelica Erta

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2014

pagine: 203

Compito del giornalismo è rintracciare le nervature della società e coglierne i cambiamenti, ma nel momento in cui si avvicina al tema "immigrazione" le istantanee scattate appaiono spesso sfuocate e piegate alle convenienze politiche, frammenti di verità schiacciati nel tempo lungo delle retoriche dominanti. Come una sorta di anello di congiuzione fra politica e immigrazione, la stampa è il luogo in cui la società riflette se stessa, si pensa fra le sue pagine, mentre plaude l'ultimo disegno di legge o sostiene le performance mediatiche del ministro di turno. L'attenzione che qui l'autrice dedica all'informazione giornalistica - assumendo come caso di studio quella che è passata alle cronache come "la rivolta di Rosarno" - nasce dalla convinzione che essa contribuisca a plasmare uno spazio sociale di significazione in cui si definisce il rapporto (spesso conflittuale) tra residenti e immigrati, regolari o "clandestini" che siano. Al di là delle aree di riferimento, che segnano profondamente l'identità di una testata giornalistica e polarizzano il dibattito, è possibile scorgere alcuni tratti talora sorprendenti, che hanno le loro radici in costanti di lungo periodo. Sono queste le sfocature che il libro cerca di mettere in rilievo, cercando di leggere le invarianti del pensiero, che resistono sotto la superficie di alcune dichiarazioni, rappresentazioni o prese di posizione.
18,00

L'amore ai tempi dello Tsunami. Affetti, sessualità e modelli di genere in mutamento

L'amore ai tempi dello Tsunami. Affetti, sessualità e modelli di genere in mutamento

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2014

pagine: 238

Da tempo è in atto uno tsunami che travolge i modelli tradizionali di coppia, sessualità e ruoli di genere. Anziché attendere la quiete per contare le vittime, le autrici e gli autori di questo volume ne cavalcano le onde, restituendo racconti di esperienze eccentriche, fluide, molteplici e in continuo mutamento. Pur diversi per collocazione disciplinare e forma narrativa, i contributi qui raccolti sono tuttavia accomunati da un esplicito posizionamento autoriflessivo, sullo sfondo delle grandi contraddizioni e trasformazioni del nostro tempo. Ne risulta una polifonia di voci che restituisce una visione originale e articolata degli affetti, del desiderio e dei modelli di genere e sessualità vissuti in un contesto di precarietà, non solo economica e lavorativa ma fondamentalmente esistenziale. Riflessioni e ricerche di un lavoro corale che non si limita a fotografare e analizzare l'esistente, ma indica le strategie necessarie per mettere in discussione l'ordine delle cose, evocando una dimensione del pensare e dell'agire che da individuale diventa collettiva, assumendo così rilevanza sociale e politica.
22,00

Migranti in classe. Gli italiani in Svizzera tra scuola e formazione professionale

Migranti in classe. Gli italiani in Svizzera tra scuola e formazione professionale

Paolo Barcella

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2014

pagine: 183

La crescente presenza dei figli dei migranti nelle scuole italiane ha aperto in anni recenti un dibattito sulle opportunità e i modi della loro integrazione nel nostro sistema scolastico, talvolta alimentando nella popolazione i conflitti, le reazioni e i sentimenti xenofobi, presto strumentalizzati da varie forze politiche. Molti analisti e polemisti hanno sviluppato le proprie teorie e proposto soluzioni senza tenere in considerazione i precedenti storici che avrebbero aiutato a far luce sulla questione. In particolare, tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta, centinaia di migliaia di figli di emigranti dai paesi dell'Europa meridionale posero per la prima volta il problema dell'inserimento di massa di bambini stranieri nelle scuole pubbliche francesi, britanniche, svizzere e tedesche. Questi paesi reagirono in modi diversi, andando alla ricerca di politiche scolastiche rivolte ai migranti che fossero coerenti con le loro politiche migratorie. Lo studio di Paolo Barcella ricostruisce i termini del dibattito, concentrando l'attenzione sul caso svizzero e sui migranti italiani e mostrando come la questione del loro inserimento nelle scuole e nei corsi di formazione professionale dipendesse da diversi fattori: innanzitutto, dal modo in cui gli stati intervenivano con le loro politiche; in secondo luogo, dalla posizione nel mercato del lavoro che i migranti avevano e a cui i loro figli potevano ambire... Prefazione di Matteo Sanfilippo.
17,00

Corpi ad arte. La drag queen e l'illusoria consistenza del genere

Corpi ad arte. La drag queen e l'illusoria consistenza del genere

Donatella Lanzarotta

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2014

pagine: 157

In precisi spazi e tempi della vita sociale, la pratica rituale del travestimento rende lecito assumere abiti, lineamenti e atteggiamenti comunemente assegnati a individui di un sesso (ovvero, di un genere) diverso dal proprio. Se però scambiarsi ruoli e accessori per motivi spirituali, artistici o ricreativi richiede la piena consapevolezza del processo che genera il prodotto finale, cosa succede quando gli stessi abiti, lineamenti e atteggiamenti sono parte di ciò che chiamiamo "identità di genere"? Qual è il confine tra imparare a recitare un genere e imparare a riconoscersi in esso? Idealmente scandito dalle fantasiose metamorfosi della Drag Queen, insieme soggetto narrante e spunto di osservazione, "II corpo ad arte" è un viaggio antropologico che (tra letteratura e mitologia, arti dello spettacolo e fenomeni di costume) sfoglia il corpo come un vocabolario fatto di verbi, sostantivi e soprattutto desinenze somatiche - attraverso cui il genere e i suoi modelli sono scritti e codificati, tramandati o rielaborati, incorporati per tradizione o impersonati, per l'appunto, ad arte.
14,00

Briganti o emigranti. Sud e movimenti tra conricerca e studi subalterni

Briganti o emigranti. Sud e movimenti tra conricerca e studi subalterni

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2014

pagine: 223

In modi diversi, i contributi raccolti in questo volume gettano uno sguardo assolutamente originale sulla condizione del Meridione d'Italia. Ne interrogano, anzi, l'esistenza stessa, a partire da una comune, autonoma temporalità, dal sentimento del luogo e del movimento che ne costituisce la specificità. Sono esercizi di decostruzione delle vecchie categorie concettuali sulle quali per anni si è fondata la tradizionale "questione meridionale": la coppia sviluppo/sottosviluppo, dispositivo di governo che attraversa tutta la storia del Mezzogiorno, sancendone la presunta "arretratezza"; i discorsi di inferiorizzazione, spesso esplicitamente razzisti, che hanno avuto ampia parte nella costruzione della subalternità del Sud; le retoriche dello stato d'eccezione e della perpetua "emergenza". Allo stesso tempo, sondano le nuove pratiche del comune, della riappropriazione, degli esperimenti di welfare dal basso, che animano le lotte della società meridionale. In queste pagine - che nascono dall'esperienza di Orizzonti meridiani, una rete che collega ricercatori ed esperienze militanti, e che prova da qualche anno a sperimentare un simile "materialismo geografico" Gramsci incontra i Subaltern Studies e le prospettive postcoloniali, per una cartografia delle lotte, delle resistenze, delle insorgenze che, da Sud, tracciano un'alternativa altermoderna, oltre la crisi del modello lineare e omologante di sviluppo imposto dal neoliberismo. Prefazione di Franco Piperno.
19,00

Dai laboratori alle masse. Pratiche artistiche e comunicazione nel movimento del '77

Dai laboratori alle masse. Pratiche artistiche e comunicazione nel movimento del '77

Danilo Mariscalco

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2014

pagine: 159

Il libro analizza le pratiche comunicative e artistiche del movimento italiano del '77. I corrispondenti fatti letterari (riviste, volantini, libri), figurativi (fumetti, fotografie, locandine, dipinti murali) radiofonici e performativi (le azioni dei cosiddetti "indiani metropolitani") vengono interpretati alla luce di un approccio metodologico in linea con le esperienze dei Cultural Studies internazionali ma con un'impronta italiana che attinge alla tradizione gramsciana e si nutre di alcune recenti elaborazioni del pensiero post-operaista, in particolare di ciò che fonda la nozione di capitalismo cognitivo. E sullo sfondo di queste acquisizioni teoretiche e metodologiche che qui si cercano di rileggere le pratiche culturali del movimento e le loro relazioni con alcuni paradigmi artistici e filosofici del Novecento, ma anche con la diffusione sociale dei mezzi di comunicazione e di produzione intellettuale. La pratica teorica del movimento italiano, già analizzata negli anni della sua affermazione da alcuni studiosi (Eco, Calvesi), è dunque interpretata come un rovesciamento del tradizionale rapporto egemonico che definisce il primato dell'arte e in generale dei "laboratori" intellettuali sulla cultura quotidiana, come una tendenza antagonistica emersa, in piena crisi della società fordista, nella generalizzazione-politicizzazione dell'arte e in forme di "autorappresentazione" in seguito regolate dai dispositivi post-industriali.
15,00

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