Pacini Editore: Le ragioni di Clio
«Non mollare» (1925)
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2025
pagine: 192
Il foglio clandestino «Non Mollare» rappresenta, nel 1925, uno straordinario esempio di controinformazione, nella fase costitutiva della dittatura mussoliniana, con la pubblicazione di materiale segreto sui retroscena del delitto Matteotti e la documentazione di altre violenze delle camicie nere, alternate ad appelli alla mobilitazione popolare. Ne furono protagonisti a Firenze Ernesto Rossi, Gaetano Salvemini, Carlo Rosselli, Nello Traquandi e una dozzina di altri antifascisti di orientamento democratico e social-riformista. Pur realizzato in condizioni proibitive, quell’esperimento giornalistico rappresentò per il regime una sfida intollerabile: squadristi e polizia si impegnarono strenuamente a individuarne gli artefici. Dopo una decina di mesi, con la diffusione alla macchia di 22 numeri del foglio clandestino, arresti e processi determinarono la fine del «Non Mollare»: molti tra i suoi promotori avrebbero proseguito l’attività cospirativa tra carcere, confino ed esilio. Il volume riproduce in edizione anastatica i numeri del giornale, preceduti dagli scritti di tre suoi protagonisti: Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi e Piero Calamandrei. Il saggio introduttivo di Mimmo Franzinelli illustra caratteri, significato ed eredità di quel laboratorio di libero giornalismo.
Mussolini e Caprera. L'idea impossibile di un fascismo garibaldino
Paola S Salvatori
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2025
pagine: 176
Milano 1906. Il primo congresso di storia del Risorgimento italiano
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2025
pagine: 288
Dal 6 al 9 novembre 1906, mentre stava volgendo al termine la grande Esposizione internazionale, il Castello Sforzesco di Milano ospitò i lavori del primo congresso di storia del Risorgimento. Fu l’occasione di un animato confronto pubblico sulle principali questioni che gravitavano intorno al momento fondativo dell’unità. Archivi e biblioteche, musei, scuola e università, divulgazione e celebrazione patriottica, assetto organizzativo: le decisioni prese in quella sede avrebbero lasciato un’impronta profonda sulla storia dell’organizzazione risorgimentista. Gli atti del congresso, pubblicati nel 1907 in forma di resoconto stenografico, sono qui ristampati con una edizione critica che contestualizza l’evento e offre un quadro dettagliato degli uomini e delle donne che vi parteciparono. Ne esce una “biografia collettiva” di grande interesse, una galleria di personaggi appartenenti alle più svariate categorie (accademici, cultori di storia patria, giornalisti, militari, insegnanti, collezionisti): come tali, portatori di attese e interessi spesso contrastanti, in una commistione di ambizioni scientifiche e slanci educativi che ha condizionato a lungo la presenza del Risorgimento nel discorso pubblico.
L'immaginario mediterraneo nella storia d'Italia
Claudio Fogu
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2025
pagine: 288
Esiste una storia mediterranea d’Italia che appartiene tanto alla sua posizione geografica quanto all’immaginario delle sue genti. Quest’ultimo si è sviluppato con forza nel corso del XX secolo contribuendo notevolmente al “fare gli italiani”. Il libro, mettendo in luce i protagonisti, le forme e le peculiarità del mediterraneismo italiano, ne rintraccia la spinta primaria nella reazione di importanti settori politico-culturali alla cesura causata dal processo risorgimentale: unificando la nazione, il Risorgimento la separò però dal continente liquido per saldarla definitivamente ai destini dell’Europa. Lo stacco risultò drammatico soprattutto per quelle terre che da centro geografico del Mediterraneo furono trasformate in “meridione d’Italia”. Invertendo lo sguardo sulla storia dell’Italia unita, l’autore ne rilegge alcuni processi salienti – l’emigrazione e il colonialismo, il fascismo e l’immigrazione odierna – dal punto di vista di una “questione mediterranea” rimasta nell’ombra. Le forme culturali e politiche dell’immaginario mediterraneo degli italiani risultano iscritte nell’oscillazione tra due antiche matrici, quella dell’emporion e quella dell’Imperium, entro le quali si è sviluppata storicamente l’appartenenza della penisola al reticolo dei rapporti mediterranei.
«Uomini come noi». Il nemico nelle scritture dei soldati italiani (1915-18)
Francesco Cutolo
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2025
pagine: 320
Nelle memorie, nelle lettere e nei diari dei combattenti italiani, il nemico emerge come una figura onnipresente, ma al contempo invisibile e intangibile. Infatti, i militari condividono il medesimo fronte con l’avversario, il quale rimane spesso al di fuori dell’orizzonte visivo. Verso il nemico, i soldati adottano pratiche e mentalità prismatiche e mutevoli, ma non necessariamente ostili e alla ricerca dello scontro. Nei lunghi tempi della guerra di trincea, anzi, si fa largo in molti uomini la convinzione di fronteggiare un simile, inserito a sua volta in un sistema coercitivo e obbligato a lottare per obiettivi che non comprende. «Uomini e soldati come noi, fatti come noi, in uniforme come noi», con queste parole l’ufficiale Emilio Lussu, in “Un anno sull’Altipiano”, tratteggia gli occupanti della trincea nemica, da lui scrutata in lontananza. Attraverso lo studio di un corpus di testimonianze scritte di combattenti, il volume delinea il rapporto tra i soldati italiani e il nemico, considerandolo nelle sue diverse declinazioni (la violenza, l’odio, la solidarietà, la fraternizzazione, ecc.) e tenendo conto di quei fattori – la propaganda, il contesto bellico, l’estrazione socioculturale dei testimoni – che hanno condizionato gli individui esaminati. Un tema cruciale per comprendere l’esperienza bellica, che restituisce elementi per ricostruire e verificare questioni quali gli atteggiamenti dei soldati verso il conflitto, le pratiche della lotta di trincea, le dinamiche di adesione alla guerra e i processi di mobilitazione culturale.
L'impero nei musei. Storie di collezioni coloniali italiane
Beatrice Falcucci
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2025
pagine: 400
Dagli albori dell’esplorazione italiana in Africa e per tutta la durata del periodo coloniale, oggetti e campioni dall’oltremare giunsero nella Penisola, trovando spazio in mostre temporanee e in oltre cento allestimenti permanenti, dove furono studiati, descritti e presentati al pubblico. Grazie a una capillare ricerca condotta in musei, biblioteche e archivi, il libro ricostruisce, per la prima volta in maniera organica, la formazione, l’articolazione e le vicende post-coloniali di queste collezioni. La varietà, la consistenza e la genesi delle raccolte sono intrecciate al ruolo cruciale svolto da curatori, funzionari, scienziati. L’analisi del complesso rapporto tra oggetti, saperi, politiche coloniali e istituzioni tra periodo liberale, ventennio fascista ed età repubblicana rivela una componente essenziale dell’esperienza storica del colonialismo. I musei rappresentano, inoltre, un osservatorio prezioso per coglierne l’impatto nei tragitti della storia nazionale e per dialogare con i più recenti dibattiti sulle eredità materiali del colonialismo nell’Italia del tempo presente.
Nazionalismi e «pulizia etnica» in Bosnia-Erzegovina. Prijedor (1990-1995)
Simone Malavolti
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2024
pagine: 288
Prijedor, cittadina bosniaca celebre per la leggendaria battaglia del kozara del 1942, sale alla ribalta della cronaca internazionale esattamente cinquant'anni dopo per le terrificanti immagini dei corpi emaciati dietro al filo spinato di un campo di concentramento. È solo la punta dell'iceberg di un progetto iniziato con l'occupazione militare della città da parte dei nazionalisti serbi, nella notte del 30 aprile 1992. La ricerca, avvalendosi di un'ampia documentazione originale, ricostruisce l'evoluzione del progetto politico nazionalista serbo nella sua dimensione ideologica, militare e di State-building. Strumento non secondario di questo progetto sono i media locali ("Kozarski Vjesnik" e "Radio Prijedor"), ai quali viene affidato il compito di distruggere la tradizionale convivenza tra cittadini attraverso la costruzione dell'«immagine del nemico» e traghettare la città verso una nuova identità etnicamente pura. Un'escalation di violenza di massa che provocherà la fuga e la deportazione di centinaia di migliaia di cittadini, l'internamento di oltre 5.000 persone, l'uccisione di oltre 3.000 individui, la distruzione di interi villaggi e l'imposizione di una memoria pubblica unilaterale e negazionista.
L'università di massa in Italia. Una trasformazione senza modernizzazione
Adriano Mansi
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2024
pagine: 304
I profondi mutamenti economici, sociali e politici nell’Italia degli anni Sessanta del Novecento investirono anche il sistema universitario. Il volume ripercorre le fasi di questa trasformazione e analizza il ruolo di vari protagonisti, evidenziando i (vani) tentativi di riforma dei governi di centro-sinistra e l’opposizione di alcune componenti accademiche ancora legate a una concezione elitaria. Nonostante tutto, l’università diventò un’istituzione di massa, con una crescita vertiginosa delle immatricolazioni e con studenti di differente estrazione sociale che concepivano l’istruzione superiore in modo diverso rispetto al passato. Sulla scorta di un’ampia e spesso inedita documentazione d’archivio, si approfondiscono inoltre alcuni casi – Padova, Roma, Bari, Abruzzo e Calabria – per verificare le conseguenze della trasformazione nelle singole realtà attraverso lo studio dei rapporti tra i vertici accademici e la classe politica.
L'inchiostro di Clio. Storici e giornali nell'Italia contemporanea
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2024
pagine: 192
Frutto di un convegno organizzato dalla Sissco, il volume raccoglie contributi incentrati su un rapporto – quello tra storiografia e giornalismo – che ha accompagnato le trasformazioni culturali dell’Italia unitaria. Vengono ricostruiti alcuni percorsi intellettuali di storici che, attraverso l’attività giornalistica, parteciparono con intensità al dibattito pubblico: il ricorso alla carta stampata permise loro di influenzare orientamenti politici e culturali, partecipare alle trasformazioni del Paese e veicolare la conoscenza storica al di fuori del mondo accademico. Ne emerge un quadro diversificato di generazioni, prospettive e metodologie che aiutano a restituire – da una angolazione importante e ricca di implicazioni – la complessità del mestiere di storico.
L'Italia unita. Istituzioni, politica, società (1861-1900)
Marco Soresina
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2024
pagine: 304
L'Italia non "è" il 17 marzo 1861, ma si "fa" nei decenni seguenti. Dalla morte di Cavour alla morte di Umberto I, i primi quarant'anni del regno d'Italia sono la fase della costruzione dello Stato e — in modo assai più incerto — della società unitaria, un periodo in cui la politica e l'amministrazione si mettono alla prova in una dimensione spaziale nuova, ampia, che ambisce a divenire protagonista delle relazioni internazionali su scala europea e coloniale. Nel volume si affrontano con sguardo di sintesi tali questioni, con una periodizzazione in tre parti: 1861-76, la fase della costruzione dello Stato e delle istituzioni; 1876-82, la fase dell'allargamento della cittadinanza; 1882-1900, il periodo del rafforzamento del governo e della collocazione internazionale. Per ogni periodo, un primo capitolo è dedicato alle istituzioni e un secondo all'evoluzione della società politica, non esclusivamente agli schieramenti parlamentari. L'ultimo capitolo presenta con più ampio sguardo alcune questioni economiche e sociali.
Affetti e politica. Percorsi biografico-sentimentali di un'altra Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2024
pagine: 184
Le reti parentali, amicali e comunitarie, così come la sfera dei sentimenti e delle emozioni, costituiscono un terreno quantomai fertile di esplorazione dell'agire politico. Il volume si inserisce in questo filone di ricerca e presenta casi di studio dal tardo Risorgimento fino alla nascita della Repubblica, privilegiando nell'analisi della politica gli snodi e le interferenze fra pubblico e privato. Valorizzando la dimensione degli affetti e delle passioni, i saggi ricostruiscono l'universo dei vissuti personali e quello delle rappresentazioni e delle autorappresentazioni che ne scaturiscono. Si profila così un suggestivo "viaggio" all'interno di amori, amicizie e relazioni familiari, che prende avvio dall'umanitarismo ottocentesco (Elena Casati Sacchi), si concentra poi su coppie e figure femminili di matrice anarchica e socialista (Kuliscioff-Turati, Corradi-Rygier, Zibordi padre e figlia, E.S. Pankhurst), allunga infine lo sguardo all'Italia uscita dalla seconda guerra mondiale attraverso la vicenda della giovane cristiana democratica Paola Gaiotti De Biase.
L'inquietudine costituente. Saggi di storia politica
Fulvio Cammarano
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2024
pagine: 312
La storia non è antiquariato, ma “scienza” degli uomini nel tempo: un’indicazione, quella di Marc Bloch, che vale anche per lo storico quando guarda indietro, al proprio lavoro. Per questo i saggi di storia politica selezionati per questo volume non vanno letti come contributi del passato, ma come occasione per riflettere sull’avvio di alcune ipotesi storiografiche e impostazioni interpretative che hanno stimolato ulteriori indagini e in qualche caso aperto filoni di ricerca. Saggi che contengono proposte seminali, coniugate all’interno del dialogo tra storia e scienze sociali. Pubblicati tra il 1993 e il 2020, disegnano un percorso storiografico interpretabile come una personale ricerca del filo rosso che attraversa la storia politica contemporanea, storia di un ordine precario sempre attraversato dall’inarrestabile conflitto tra potere costituente e potere costituito, morale e politica.