Priuli & Verlucca: Quaderni di cultura alpina
Fotografia come antropologia. Pionieri in Valle d'Aosta tra Ottocento e Novecento
Arianna Colliard
Libro: Copertina morbida
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2012
pagine: 83
Se i primi fotografi raccolsero involontariamente materiale d'interesse etnografico, adoperando lo strumento fotografico per documentare diverse situazioni locali (come vita quotidiana, persone, moti risorgimentali, delinquenza e prostituzione), i primi antropologi si avvalsero invece consapevolmente del nuovo mezzo, che iniziò a diventare un corredo indispensabile nel bagaglio di coloro che, soprattutto nell'ultimo ventennio del XIX secolo, si recavano "sul campo" in missioni di studio. Anche in una realtà isolata come la Valle d'Aosta, la fotografia fece il suo ingresso a fine Ottocento e fu subito adottata da alpinisti, studiosi o semplici curiosi, come fedele e immediato mezzo di riproduzione del reale. Ogni autore ci appare oggi come un organismo autonomo - venuto a contatto a volte casualmente con questo strumento - e testimone del proprio tempo in modo sempre personale e differente, per formazione, cultura e sensibilità. Ciascuno di loro, quindi, ci fornisce un prezioso documento: sovente scaturito da un uso amatoriale o commerciale dell'apparecchio, altre volte frutto di una più esplicita consapevolezza. Oggi è l'Antropologia Visiva - disciplina solo recentemente sistematizzata e promossa - a teorizzare la fotografia come parte integrante di un processo di ricerca, senza trascurare il valore di un'indagine etnografica elaborata a partire da immagini del passato.
Alê è tournê. Emigrazione e ritorno. Tra fine Ottocento e metà Novecento nella comunità di Giaglione in Valle Susa
AA.VV.
Libro: Copertina morbida
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2012
pagine: 111
Scampare alla povertà, a una guerra o a un disastro ambientale, cambiare mestiere, fuggire da un matrimonio combinato, scoprire un mondo sconosciuto, ricongiungere la famiglia, misurarsi con chi ha avuto fortuna... sono alcuni dei motivi che hanno spinto (e spingono) milioni di persone a spostarsi da un luogo a un altro cercando nuove opportunità di vita. Anche Giaglione, comune di dieci borgate tra i 600 e gli 800 metri di altitudine in Valle di Susa, è stato ed è sia un luogo da cui partire, sia una mèta di approdo. Le storie raccolte in questo Quaderno, raccontate attraverso lettere, fotografie e testimonianze, fanno riferimento all'ampio e variegato fenomeno dell'emigrazione alpina che ha nella "cultura della mobilità" una delle sue caratteristiche specifiche.
Fam, füm, frecc: il grande romanzo degli spazzacamini Valle d'Aosta, valle Orco, val Cannobina, val Vigezzo, Canton Ticino
Benito Mazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2012
pagine: 78
Nel grande romanzo dell'emigrazione, per secoli risorsa primaria di tante vallate alpine, pagine molto dolorose sono state scritte dagli spazzacamini, il cui fenomeno ha caratterizzato le più povere di queste terre, dove la maggior parte delle famiglie si sono viste costrette, fino alle soglie degli anni Cinquanta, ad "affittare" nei mesi invernali uno o più figli ai "padroni". Questi, vecchi spazzacamini senza scrupoli, il più delle volte crudeli e inumani, se li portavano al seguito per le pianure nebbiose del Piemonte e della Lombardia, sottoponendoli a uno sfruttamento che non ha avuto uguali nel mondo del lavoro minorile delle nostre Alpi.
Architettura alpina contemporanea
Antonio De Rossi, Roberto Dini
Libro: Libro in brossura
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2012
pagine: 160
Un affascinante viaggio attraverso le Alpi italiane, francesi, svizzere, austriache e slovene, alla scoperta dei più importanti progetti di architettura alpina degli ultimi 25 anni. Più di 200 opere presentate e illustrate: dai grandi interpreti dell'architettura contemporanea in montagna - Peter Zumthor, Gion A. Caminada, Bearth & Deplazes, Valerio Olgiati, Hermann Kaufmann, Jürg Conzett, Cino Zucchi, Gabetti & Isola -, fino alle molte realizzazioni di qualità di tanti progettisti locali. Un lungo saggio critico introduttivo, che contestualizza la recente produzione architettonica montana in rapporto alle trasformazioni economiche e culturali delle Alpi di oggi e alla storia dell'architettura alpina dell'Ottocento e del Novecento.
Vini, vigneti e vignerons della Valle D'Aosta
Libro: Copertina morbida
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2012
pagine: 107
L'ottima salute di cui gode oggi la viticoltura di montagna in Valle d'Aosta viene da lontano: è dovuta in gran parte allo straordinario e a volte sovrumano lavoro dell'uomo che ha saputo in qualche modo strappare quel poco terreno coltivabile per la vite. Con enorme sforzo ha costruito i terrazzamenti, un'ottima soluzione per sfruttare i fianchi scoscesi della montagna. Con le pietre ha costruito i muri a secco, anche esteticamente belli, per contenere la terra che, in alcuni casi, con una fatica incredibile, ha dovuto trasportare dal piano. In altre zone, meno aspre, ha sfruttato con qualche lavoro i pendii ben esposti. Il vino: meraviglioso frutto di quattro stagioni di intenso lavoro della natura e dell'uomo che conosce la botanica della vite! Com'è noto, esso è una composizione di centinaia di reazioni da cui scaturiscono le caratteristiche del prodotto. Certo è che il vino è la più antica bevanda alcolica fermentata. Vinificavano già gli Assiri seimila anni fa e gli Egizi furono degli ottimi viticoltori. La vendemmia: sospirata conclusione di un ciclo colturale (ma anche culturale) che mantiene intatto tutto il suo fascino.
Secret. Formules de guerison utilisées en Vallée d'Aoste
Fiorenza Cout
Libro
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2010
pagine: 64
In questo lavoro, a carattere etnografiico, è stato preso in considerazione un aspetto particolare del più vasto campo dei rimedi empirici di utilizzo popolare: le formule di guargione o secret. Il secret è stato tramandato per secoli nel silenzio e la semplicità, l'umiltà e l'accettazione della volontà divina sono stati e sono ancora oggi gli elementi base per poterlo praticare. La Valle d'Aosta è una regione prevalentemente montana dove le piccole realtà di villaggio e di paese hanno mantenuto, in modo quasi inalterato, l'antico sapere della tradizione orale quale espressione di una cultura contadina legata ai ritmi naturali della vita e all'utilizzo di medicamenti semplici per la cura del corpo e dell'anima.
Un fiume di legno. Fluitazione del legname dal Trentino a Venezia
Roswitha Asche, Gianfranco Bettega, Ugo Pistoia
Libro: Libro in brossura
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2010
pagine: 128
Per lunghi secoli, dal basso Medioevo fino alla Prima guerra mondiale, enormi quantità di legname sono scese dai boschi trentino-tirolesi e veneti verso la pianura, e Venezia in particolare, sfruttando la rete idrica naturale. Servivano a soddisfare la grande richiesta di materia prima che veniva dalla metropoli lagunare e dalle altre città della terraferma, nel periodo considerato una delle zone più popolate d'Europa. Il Quaderno racconta gli sviluppi storici di questo "fiume di legno" attraverso sondaggi su di un'area specifica, quella attraversata dall'asse fluviale e torrentizio Cismon-Brenta. Un territorio attraversato, per più di cinque secoli, dal confine tra stato austro-tirolese da un lato e Repubblica di Venezia - Regno d'Italia, dall'altro. Un confine che, ben di rado e solo per brevi periodi, riuscì ad interrompere gli intensi traffici di merci, uomini e idee, conoscenze tecnologiche, manifestazioni artistiche e valori culturali tra la montagna trentino-tirolese e bellunese e la pianura veneta. La delimitazione temporale - dal basso Medioevo agli albori del XX secolo - fa specifico riferimento alla fluitazione, libera o legata, come sistema di trasporto che caratterizzò un peculiare assetto di filiera, perdutosi con il prevalere, dopo la fine del primo conflitto mondiale, dei trasporti su strada e ferrovia.
La processione da Fontainemore a Oropa
Libro
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2010
pagine: 144
Da sempre l'uomo ha un bisogno interiore di spiritualità. Da millenni le persone alla ricerca della fede si sono recate, sotto forme diverse, in pellegrinaggio nei luoghi di culto. Da secoli, ogni cinque anni, gli abitanti di Fontainemore e della Vallesa attraversano la montagna e si recano in processione al Santuario di Oropa per venerare la Madonna Nera, la cui statua - secondo la leggenda - fu ritrovata da un un pastorello sordomuto di Fontainemore. Negli ultimi tempi il numero di persone che affrontano questo sentiero di fede è cresciuto a dismisura. La processione è il vanto di questa piccola comunità che riesce anche in questa maniera a far partecipi tantissimi fedeli, che arrivano da molte parti. Le più di duecento testimonianze raccolte in questo libro possono sembrare tante, o troppe, per una singola manifestazione, ma la parola del pellegrino fa risaltare quasi tutti gli aspetti di questo avvenimento; ovviamente le ripetizioni si rincorrono, ma ognuno ha dato un suo contributo particolare. Il volume è arricchito dalla documentazione fotografica delle ultime cinque edizioni (1985-2005) insieme a una selezione di immagini d'epoca.
Martiri tebei. Storia e antropologia di un mito alpino
Massimo Centini
Libro: Libro in brossura
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2010
pagine: 96
I Martiri Tebei erano quei soldati appartenenti alla mitica Legione Tebea, composta interamente da cristiani, al tempo dell'imperatore Massimiano. Quando si rifiutarono di reprimere alcuni galli cristiani, la legione venne decimata ad Agaunum, oggi San Maurizio nel Vallese. Forse potrebbero essere solo una leggenda. Comunque, nel corso dei secoli, i Martiri Tebei hanno generato tutta una serie di tradizioni e miti moderni. All'origine del culto la testimonianza di Sant'Eucherio, vescovo di Lione della prima metà del V secolo, che ha assegnato ai Martiri Tebei un'eco che, a fasi alterne, è giunta fino a noi, trovando nella devozione popolare una notevole affermazione. In questo libro l'autore propone un'analisi approfondita del culto dei Martiri Tebei: vengono studiate le fonti di cui lo storico dispone al fine di comprendere in che modo possano aver alimentato la formazione del culto. Sono fondamentali il capitolo sull'evangelizzazione della regione pedemontana e quello sulla figura del santo martire. Altri capitoli analizzano la biografia di alcuni tebei "famosi" e i molteplici aspetti del culto che trova il proprio fertile humus in riti, culti, reliquie e in una fiorita aneddotica in cui agiografia, leggenda ed echi di pratiche pagane convivono in stretta simbiosi.
Paesaggio e architettura delle regioni padano-alpine dalle origini alla fine del primo millennio
Gilberto Oneto
Libro
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2010
pagine: 120
Obiettivo di questo testo è di indagare le origini vere del paesaggio e dell'architettura popolare delle regioni padano-alpine, esaminandoli come il risultato di una organica evoluzione nel tempo del confronto tra le esigenze umane e i caratteri ambientali.
Case contadine nelle valli di Lanzo e del Canavese
Luigi Dematteis
Libro: Libro in brossura
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2010
pagine: 128
Il felice accostamento del loggiato ad archi e di quello a colonne, che compare sulla copertina di questo volume ci introduce in un settore dell'arco alpino dove fantasia ed estro non mancano nella concezione della casa contadina. Appena le condizioni storiche consentirono il raggiungimento delle civiche libertà, l'architettura popolare, a lungo repressa, seppe rapidamente evolversi in forme proprie, interpretando in chiave alpina elementi classici, come appunto testimonia questo esempio. Dove ciò è avvenuto, come, quando e perché, sono le domande alle quali la presente ricerca tenta di dare risposta, anche se molti dei problemi sollevati attendono soluzione da altri studiosi più competenti. L'autore si reputerà già soddisfatto se avrà contribuito a stimolare interesse per la conservazione e la salvaguardia del patrimonio edilizio alpino, che decenni di ottusa mentalità utilitaristica hanno compromesso. Molto c'è ancora da salvare, ma occorre sbrigarsi prima che il tempo ed i novelli vandali abbiano partita vinta.
Astronomia e antica architettura sull'arco alpino
Adriano Gaspani
Libro: Copertina morbida
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2009
pagine: 144
Lo studio accurato, condotto con le più moderne tecniche di rilevamento e di georeferenziazione, ha mostrato che l'osservazione del cielo e la conoscenza dei cicli astronomici fondamentali mostrati dal sole, dalla luna e dalle stelle, condizionarono in maniera molto determinante sia il modo di disporre le pietre sia l'orientazione delle strutture che ne derivarono, rispetto alle direzioni astronomiche fondamentali. Un altro aspetto molto importante è relativo all'uso rituale e simbolico che le antiche popolazioni alpine fecero delle osservazioni astronomiche. Anche a quel tempo, come ora, l'uomo era in cerca di risposte in relazione alla sua origine al suo destino e al mondo che lo circondava. Questo libro descrive i risultati più recenti ottenuti dallo studio archeologico, storico e astronomico delle antiche popolazioni alpine e dei reperti che ci hanno lasciato e fornisce risposte inedite a molti quesiti che fino ad ora erano rimasti senza un'adeguata spiegazione.