“L'Istituto per la Regolazione degli Orologi”, come tutti i grandi romanzi, è un libro che contiene un mondo. E lo si può percorrere in direzioni diverse trovando sempre qualcosa di nuovo. Intanto è il più bel libro su Istanbul, raccontata dal primo Novecento durante l'Impero Ottomano, con il fascino dei grandi e antichi palazzi abitati da personaggi quantomeno stravaganti, fino alla modernizzazione degli anni Quaranta e Cinquanta. Poi è una satira degli «enti inutili», della burocrazia metafisica, della cialtroneria indissolubilmente intrecciata alla grande saggezza. Ed è la storia di un bellissimo personaggio, Hayri Irdal, alle prese con il tempo fin da quando ragazzino era l'aiutante di bottega di un orologiaio, o anche prima visto che la sua esistenza è segnata fin dall'inizio, e per sempre, da una vecchia pendola di casa. Prefazione di Andrea Bajani.
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L'istituto per la regolazione degli orologi
| Titolo | L'istituto per la regolazione degli orologi |
| Autore | Ahmet Hamdi Tanpinar |
| Prefazione | Andrea Bajani |
| Traduttore | Fabio Salomoni |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | Einaudi tascabili. Scrittori |
| Editore | Einaudi |
| Formato |
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| Pagine | 464 |
| Pubblicazione | 04/2025 |
| ISBN | 9788806269272 |

