Stiamo entrando nel secondo decennio del secolo. Chi è nato attorno al giro del millennio avrà un ciclo di vita assai diverso rispetto alle generazioni precedenti, con una longevità che nella media - almeno per le donne - potrebbe largamente superare i 90 anni, e un cospicuo aumento di quelli vissuti in buona salute. A ciò dovrà corrispondere una diversa allocazione di formazione e lavoro, non più separati da rigidi confini anagrafici, ma intersecati e alternati. Una trasformazione analoga dovrà avvenire anche per il tempo dedicato rispettivamente alla cura dei figli e al lavoro extradomestico: la strada per arrivare alla loro piena compatibilita è, in Italia, ancora lunghissima. L'immigrazione - che ragioni demografiche ed economiche rendono un fenomeno strutturale della società italiana - dovrà essere governata da politiche lungimiranti, intese a favorire l'integrazione e l'accesso alla cittadinanza: quando il radicamento risulta difficile, infatti, gli immigrati tendono a vivere in contesti segregati, dove trovano incubazione criminalità e conflitto. Tutte queste esigenze emergenti possono essere racchiuse in una formula: valorizzazione del capitale umano.
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Demografia del capitale umano
| Titolo | Demografia del capitale umano |
| Curatore | M. Livi Bacci |
| Argomento | Società, scienze sociali e politica Sociologia e antropologia |
| Collana | Prismi |
| Editore | Il Mulino |
| Formato |
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| Pagine | 188 |
| Pubblicazione | 02/2010 |
| ISBN | 9788815133977 |
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