La personalità di Fidel Castro è sempre apparsa straordinariamente contraddittoria. In effetti, inizia la sua avventura rivoluzionaria dichiarando a New York, nel 1959, "ho detto in maniera chiara e definitiva che non siamo comunisti", per poi istaurare nel paese un regime di purissima marca marxista-leninista, dotandolo di una costituzione-fotocopia di quella sovietica. Si tratta di una strategia tesa all'unico obiettivo perseguito dal Líder Maximo: la presa e la conservazione del potere! L'Unione Sovietica che, pur di avere un alleato nei Caraibi, ha potuto garantire al novello Caudillo le leve del comando ad eternum. E poi imprevedibili passi in avanti e brutali ritorni indietro, illusorie aperture e drastiche decisioni della politica castrista, tesa unicamente ad allontanare tutte le possibili minacce - interne ed esterne - al potere del Capo della Rivoluzione. Carralero, scrittore cubano, rifugiato politico in Italia dal 1995, ci svela con questa sua opera le contraddizioni e le falsità di un regime che si è sempre basato sulla manipolazione dell'opinione pubblica, controllata attraverso mass-media terrorizzata da una polizia politica tra le più efficienti al mondo.
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Fidel Castro. L'abbraccio letale
Titolo | Fidel Castro. L'abbraccio letale |
Autore | Carlos Carralero |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Politica e governo |
Collana | Ingrandimenti |
Editore | Greco e Greco |
Formato |
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Pagine | 330 |
Pubblicazione | 01/2014 |
ISBN | 9788879806374 |
€14,00
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