In un piccolo hotel sulle rive del Lago Lemano uomini e donne di varie nazionalità trascinano pigramente la propria vita - nell'attesa che il mondo uscito dalla seconda guerra mondiale acquisti tratti meglio definiti. Nella neutralità spaziotemporale dell'amena località, nella nitida impersonalità dell'albergo gli ospiti si avvicendano, vagano sospesi: lontani dai loro paesi d'origine e dai milieu cui appartengono, hanno perso lo scintillio del trucco di scena e si lasciano osservare nella loro verità, sconcertante, paradossale, e senza censure. Bastano così poche pagine perché l'idillio si incrini e ci si senta risucchiati dal movimento sfrenato di una giostra di personaggi cinici, di affaristi e scrocconi grotteschi, di donne melanconiche e malmaritate e uomini gretti o pazzi o solo inguaribilmente tristi. E il piccolo hotel di Madame Bonnard - che con equanimità e saggezza ci racconta la storia di ognuno di loro - ci appare di volta in volta un'esilarante gabbia di matti o il rifugio di chi a casa propria non vuole o non può tornare.
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Il piccolo hotel
Titolo | Il piccolo hotel |
Autore | Christina Stead |
Traduttore | Franca Cavagnoli |
Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
Collana | FABULA, 196 |
Editore | Adelphi |
Formato |
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Pagine | 205 |
Pubblicazione | 05/2008 |
ISBN | 9788845918247 |