Ogni poesia de "Il bambino astronauta" apre una silenziosa finestra su mondi sconosciuti, scandendo le tappe di un itinerario immaginario: lune di candeggina dove bagnare i propri sogni, albe turbinanti, ragazzi in fiamme affamati di neve, cuori fragili che ticchettano in alberi di metallo, apnee di cielo. La raccolta canta il senso di stupefazione e paura che si spalanca nell’incontrare l’altro, vissuto come un pianeta estraneo, da visitare in punta di piedi, alla ricerca di meraviglie e frammenti di specchio in cui riflettersi. Ma un senso di pericolo e caducità sembra adombrare queste terre ignote, come in procinto di divampare al minimo passo falso e tramutarsi in coriandoli di cenere nello spazio, un malinconico spettacolo da contemplare, di nuovo, in solitudine. Nell’arco dell’opera si avverte un’atmosfera di sospensione e di attesa, l’attesa di entrare in contatto con un’anima affine: un nuovo, rarissimo corpo celeste in cui immergersi senza tuta protettiva e in cui potersi sfiorare, finalmente, a mani nude.
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Il bambino astronauta
Titolo | Il bambino astronauta |
Autore | Dario Maglione |
Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
Collana | Scintille |
Editore | La Gru |
Formato |
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Pagine | 82 |
Pubblicazione | 06/2020 |
ISBN | 9788899291983 |
€12,50
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