“In Emily Dickinson, la più pura vestale della lirica metafisica d'Occidente, la vocazione alla poesia e la vocazione alla morte procedono su canali paralleli che spesso sembrano sovrapporsi e unificarsi coincidendo. Per intendere la vera e peculiare natura di tale connubio occorre partire da una premessa fondamentale di ordine biografico: un avvenimento, una situazione o una serie di situazioni dovette mettere Emily ‘in guardia’, o meglio dovette infonderle la precisa convinzione dell'Aldilà, che governa l'intero suo poema, anche se in un senso del tutto particolare e personale. È importante chiarire subito che in Emily Dickinson la poesia è appunto voce anteriore dell'Immortalità, vale a dire esercizio ascetico, preparazione al momento decisivo, finale-iniziale, all'ingresso umile e insieme sfarzoso dell'anima nel Reame del Cielo dopo il ‘soggiorno nel Possibile’” (dall'Introduzione di Silvio Ruffo).
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Il giardino della mente. Testo inglese a fronte
| Titolo | Il giardino della mente. Testo inglese a fronte |
| Autore | Emily Dickinson |
| Curatore | Silvio Raffo |
| Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
| Collana | Labirinti, 63 |
| Editore | La Vita Felice |
| Formato |
|
| Pagine | 192 |
| Pubblicazione | 05/2017 |
| ISBN | 9788893460958 |
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