Roma, 9 maggio 1978, via Caetani. Nel bagagliaio di una Renault 4 rossa viene ritrovato il corpo del presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro, rapito 54 giorni prima in via Fani. Quella salma, raggomitolata dentro l'auto, è diventata il simbolo degli anni di piombo, dell'incipiente caduta della Prima Repubblica, dell'impotenza del Paese, umiliato e lacerato nella sua sovranità dalle logiche sovranazionali della Guerra Fredda. Per lo Stato quella Renault 4 rossa, la bara di Moro, è diventata tutt'altro che una reliquia da conservare. Per trent'anni se ne sono perse le tracce, è stata dimenticata, abbandonata, fino a quando i cronisti d'un quotidiano l'hanno riportata alla luce, stanandola in un angolo di periferia romana. In queste poche pagine c'è il racconto d'uno scavo negli strati della storia. Protagonisti, un giornalista, un fotoreporter e quella macchina ritrovata, con cui è riaffiorata anche la memoria. Di un uomo. Del suo patibolo. E del suo sacrificio.
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L'auto insabbiata. La bara di Moro ritrovata trent'anni dopo
Titolo | L'auto insabbiata. La bara di Moro ritrovata trent'anni dopo |
Autore | Giorgio Guidelli |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Politica e governo |
Collana | Materiali |
Editore | Quattroventi |
Formato |
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Pagine | 62 |
Pubblicazione | 03/2008 |
ISBN | 9788839208262 |
€8,00
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