Roma, fine anni Settanta. Filippo, psicanalista cinquantenne, scopre il tradimento della moglie Silvia, a cui lo lega un sentimento stanco, di sensualità platonica. Lei ha perso la testa per un ragazzo, un picchiatore che incarna lo stereotipo del fascista col culto della forza, e così il loro matrimonio ha una virata radicale. Filippo inizia a proiettare sulla moglie le sue fantasie erotiche, la interroga in modo ossessivo sui dettagli più torbidi della storia, e finisce col costruire insieme a lei una nuova morbosa intimità, in un gioco di specchi travolgente e distruttivo. Scritto con furia da Parise e poi chiuso in un cassetto - "non deve essere pubblicato mai, ma distrutto" - "L'odore del sangue" esce postumo nel 1997, scandaloso e da subito iconico nel restituire con precisione l'anatomia di un amore anziano, perché capace di dissezionare il desiderio e la natura animale dei suoi protagonisti e di tutti noi, che usciamo dalla tana per uccidere o per essere uccisi.
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L'odore del sangue
Titolo | L'odore del sangue |
Autore | Goffredo Parise |
Curatore | Silvio Perrella |
Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
Collana | BUR Scrittori contemporanei |
Editore | Rizzoli |
Formato |
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Pagine | XXXIII-233 |
Pubblicazione | 03/2004 |
ISBN | 9788817001311 |
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