Il poemetto "Inno alla Sordità", qui tradotto in italiano da Paola Magi, venne composto nel 1556, quando il poeta angioino era già afflitto dalla malattia che lo renderà completamente sordo. Si tratta di un testo graffiante, ironico e malinconico, che rappresenta un documento prezioso per la storia della poesia e per la storia della sordità in quanto, come scrive Ongaro nella sua nota introduttiva, costituisce una testimonianza storica in forma letteraria dell’approccio alla sordità. Vincenzo Sorrentino ha creato, cinquecento anni dopo, il pezzo mancante a completare il quadro, la realizzazione grafica dell’allegoria della Sordità che chiude il poemetto. Il saggio introduttivo di Paola Magi affronta nell'ambito degli studi duchampiani l’inedita questione delle tracce dei testi di Du Bellay nell'opera di Marcel Duchamp, evidenziando i tributi dell’artista dadaista al poeta della Pléiade. Prefazione di Giancarlo Onger.
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Inno alla sordità. «La Compagnia della Sordità» da Du Bellay a Duchamp. Ediz. italiana e francese
Titolo | Inno alla sordità. «La Compagnia della Sordità» da Du Bellay a Duchamp. Ediz. italiana e francese |
Autore | Joachim Du Bellay |
Illustratore | Vincenzo Sorrentino |
Prefazione | Giancarlo Onger |
Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
Collana | Supernovae. Studi Duchampiani |
Editore | Edizioni Archivio Dedalus |
Formato |
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Lingua | francese |
Pagine | 56 |
Pubblicazione | 10/2017 |
ISBN | 9788897602231 |
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