«Sin dai primi versi del libro di Lucia Cupertino, "Dall'altra parte di una cicatrice", s'intravede la presenza di una frontiera fisica a separare geograficamente e culturalmente due paesi, due realtà culturali che abitano e modellano la sua visione del mondo: l'Italia e il Cile. D'altro canto, va detto che il tema della frontiera è declinato in più modi, sin dal titolo – la cicatrice come il contorno che disegna una frontiera, questa volta intima, affettiva, simbolica – e si snoda nei testi che via via ci presenta, sin dal primo il cui titolo è, appunto, Frontiere. Le frontiere non sono però solo quelle geografiche o politiche, e la cicatrice, come simbolo di questa divisione, è la lente che Cupertino fa sua per osservare e decifrare il mondo. Come nei “caotici segni” che celano le amputazioni fisiche e simboliche della guerra in Siria, o nella “preghiera bolognese”, dove la frontiera invalicabile sembra essere quella dell'indifferenza della società contemporanea davanti alla sofferenza delle persone anonime, simili a noi.» (Prisca Agustoni)
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Dall'altra parte di una cicatrice-Al otro lado de una cicatriz
Titolo | Dall'altra parte di una cicatrice-Al otro lado de una cicatriz |
Autore | Lucia Cupertino |
Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
Editore | Seri |
Formato |
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Pagine | 96 |
Pubblicazione | 08/2024 |
ISBN | 9791280970183 |
€10,00
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