Questo libro cerca di sviluppare un argomento anti-nazionale fondato sull'ipotesi che identità confini differenze non abbiano che un significato materiale, identificativo, ricognitivo, ma che siano del tutto privi di valore morale e non possano fondare alcuna difesa dell'idea di nazione. Ciò è vero sia in astratto, perché fondare valori su circostanze casuali è del tutto impossibile, sia in pratica perché se è vero che non ogni conflitto può essere evitato, almeno lo è che la "confusione" (delle razze, dei costumi, delle lingue eccetera) abbassa la soglia delle ostilità. Per dimostrare l'inutilità della nazione, in questo libro, a differenza di quanto si fa sovente, si muove non dal locale e dal tellurico, ma dalla globalità e dalla sconfinatezza della società planetaria, denunciando alcuni pregiudizi, come quello relativo ai rapporti tra politica interna ed estera degli stati, al mito dell'interesse nazionale e della potenza dello stato, all'illusione della coessenzialità tra stato e nazione, al rifiuto di introdurre il giudizio morale nella politica internazionale.
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Fare a meno della nazione
Titolo | Fare a meno della nazione |
Autore | Luigi Bonanate |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Politica e governo |
Collana | Tascabili Bonanno. Scienza politica, 3 |
Editore | Bonanno |
Formato |
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Pagine | 104 |
Pubblicazione | 01/2011 |
ISBN | 9788877968036 |
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