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La disintegrazione del simbolico. Studi sulla struttura neurologica della mente

La disintegrazione del simbolico. Studi sulla struttura neurologica della mente
Titolo La disintegrazione del simbolico. Studi sulla struttura neurologica della mente
Autore
Argomento Medicina Clinica e medicina interna
Collana Filosofie, 909
Editore Mimesis
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 790
Pubblicazione 03/2025
ISBN 9791222315706
 
44,00

 
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L’analisi dei disturbi neurologici del linguaggio, della visione, della prassia, conosciuti con il nome di afasia, agnosia, aprassia e spesso connessi a patologie della memoria, ha costituito un importante banco di prova per le teorie del cervello e della mente che si sono susseguite dal localizionismo e dall’associazionismo fino alla teoria della Gestalt, prima dell’irrompere con il cognitivismo dei modelli computazionali, connessionistici e cibernetici in seguito rapidamente accantonati dallo sviluppo delle neuroscienze e dei modelli biologici. Quale ultima propaggine del sistema nervoso il cervello, strutturalmente diviso in due emisferi a loro volta settorialmente parcellizzati, può dirsi un’unità olistica solo grazie alla fitta e intricata trama di associazioni neuronali che fungono da collegamento. Ma questa trama, tanto complessa quanto fragile, come si sviluppa a livello embriologico e post-natale così può essere incompiuta o può sfaldarsi rivelando il suo rovescio speculare e regressivo nella destrutturazione della Gestalt e nei disturbi dei nessi connettivi. In questo senso le patologie della connessione neurologica, nelle forme della dissociazione o della mancata associazione o anche dell’iperassociazione, predispongono il terreno alle dissociazioni e alterazioni psicopatologiche con cui rivelano insospettate “simmetrie”. Il cervello diviso e settorializzato si riflette allora nella mente divisa e moltiplicata di cui prendono possesso l’Ombra, il Doppio, le voci allucinatorie, la narrazione delirante e psicotica: nella mutazione antropologica, determinatasi nella storia neurologica dell’uomo con la diffusione dell’alfabeto e l’eclisse del pensiero visivo quale originaria modalità primaria, riemerge l’automatismo inconscio e sonnambulico della mente che, non più volto all’arcaico ascolto delle voci degli dèi, rimane potente fattore predisponente la patologica suggestione ipnotica dell’individuo e delle masse.
 
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