Un ascensore si blocca in un condominio di Milano il giorno di Ferragosto. Un uomo e una donna rimangono prigionieri al suo Interno: Alex e Sarah. Dopo qualche iniziale velleità di fuga, entrambi si rendono conto che l'unica cosa che possono fare è aspettare pazientemente che qualcuno rincasi per la cena e lanci l'allarme. L'unica attività che permetterà loro di passare il tempo è parlarsi, raccontarsi. In breve si stabilisce un clima di complicità tra i due; i loro racconti divengono confidenze, le ritrosie iniziali si infrangono, lo scambio si fa personale, talora Intimo. In mezzo ad un fitto intreccio di racconti si snodano vicende inusuali e talvolta spiazzanti, come la bizzarra mania di Alex per i piedi delle donne. Tutto sembra condurre alla nascita di un'inattesa storia d'amore tra i due personaggi, ma Sarah si rende conto troppo tardi di aver taciuto una verità importante ad Alex: una verità che potrebbe costarle la sua fiducia e II suo rancore. Sorprendente, nel finale, una terza figura emerge improvvisamente dai racconti di Alex, dando la piega decisiva agli eventi.
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L'uomo che guardava i piedi alle donne
Titolo | L'uomo che guardava i piedi alle donne |
Autore | Michele Serafini |
Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
Collana | Composizioni, 65 |
Editore | I Libri di Emil |
Formato |
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Pagine | 128 |
Pubblicazione | 05/2016 |
ISBN | 9788866801917 |